Come ho tentato di comunicare nell’altro post, sento la missione come il luogo dello Spirito Santo che preme da “dentro” per muoversi nei cuori umani e ri-creare il mondo, ri-generarlo in modo nuovo e inedito. Un grande dono dello Spirito è anche il metodo di Nuova Evangelizzazione che nei gruppi Darsi Pace viene assimilato in modo graduale, senza forzature né illusioni, ma in maniera pratica e reale, secondo i ritmi di ciascuno. La metabolizzazione molto concreta del lavoro, in Darsi Pace, mi ha condotta inevitabilmente a trovare strategie minime per ri-trasmettere, almeno nello spazio che mi è concesso, la vivacità e l’originalità racchiusa nel metodo.
Nei laboratori che ho programmato nelle cinque settimane della quaresima, ho tentato di tracciare un percorso in base a quello che ho potuto assimilare in questi anni, fino a oggi, nel cammino iniziatico del movimento, per trasmettere, almeno in minima parte, la freschezza e la novità di un annuncio “sempre antico e sempre nuovo”.
La preparazione è stata lunga, mi sono confrontata e fatta aiutare anche da due formatori che da più tempo navigano in questa esperienza, per integrare temi e contenuti che potevano essermi sfuggiti e poi, con il consenso del rettore di Siena, abbiamo dato il via agli incontri dopo averli pubblicati non solo nella cappella ma anche sul giornalino della diocesi di Siena.
Ho notato che i temi annunciati nelle locandine destavano già curiosità e interesse. Questo mi indicava un elemento importante e cioè quanto il linguaggio attualizzato è necessario per stimolare alla partecipazione e alla curiosità. Ritengo profondamente importante il titolo del documento che è stato scritto dai Vescovi nel giugno 2001 per gli orientamenti pastorali “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia”, infatti il linguaggio è un fattore determinante e imprescindibile della Nuova Evangelizzazione che, nei gruppi Darsi Pace, viene approfondito per comprenderne il fondamento e l’origine. Le parole sono spirito ed è importante discernere da quale spirito esse provengono per essere efficaci e costruttive; nello stesso tempo analizziamo il mondo che “cambia”, captandone le sfide e, sempre nello spirito di Cristo, si cerca di trasmettere il Vangelo con modalità più consone all’uomo e la donna odierni.
Un lavoro da impostare e re-impostare sempre di nuovo perché il cuore della fede è sempre lo stesso ma le forme cambiano, perché lo Spirito appunto, è Creatore, non si annoia e non ci annoia.
La presenza dei giovani ai laboratori è stata davvero numerosa con una attenzione e un interesse da mozzafiato e questo per sottolineare l’efficacia del metodo Darsi Pace. La meditazione è stata la pratica introduttiva e conclusiva di ogni incontro e ha avuto un impatto diversificato, ma sostanzialmente positivo.
Il resto dell’esperienza ho pensato di condividervela in un nuovo post attraverso la voce viva di alcuni giovani che ho interpellato (perché interpellare tutti era impossibile!) che mi hanno dato qualche feedback sulla loro partecipazione.
Lo spirito “risuona” nell’esistenza di ognuno al punto in cui sta ed è profondamente gustoso e affascinante cogliere le svariate forme che prende per plasmarci sempre di più alla Bellezza e alla Verità, quando colgo questa realtà in movimento gioisco ed esulto di essere nelle mani di un tale INVENTORE.
Mi rallegro per i risultati della tua iniziativa! Trovare il linguaggio, l’intonazione, il luogo giusti è fondamentale. Auguri per un proficuo proseguimento! Mariapia
Come è bello e come dà gioia questa tua condivisione che annuncia moltiplicazione di pani e pesci e di poter esultare perchè ci si affida ad un INVENTORE che ci ha promesso di farci pescatori di uomini!!!
Bellissimo che questa esperienza missionaria senese sia rilanciata da te Suor Chiara che vivi dentro un monastero e che, come scrivi, la preparazione non solo personale, sia stata lungamente supportata da confronti qualificati e condivisi anche con i giovani.
Aspettiamo l’altro post e il materiale già pronto e pubblicato. Grazie di cuore e BUON VENTO.
Giuseppina Nieddu
Carissime MariaPia e Giuseppina,
grazie per il vostro augurio, vi sento vicine e operative nella gioia di poter comunicare la Vita racchiusa nella potenza inesauribile del Vangelo. Vi abbraccio. Chiara