Dopo la riflessione di apertura di Marco Guzzi al seminario intensivo “La struttura che connette”, pubblichiamo il secondo momento del suo intervento, dedicato ad una pratica di concentrazione e di riallineamento fisico e mentale.
E’ fondamentale, per chiunque voglia contribuire alla trasformazione di questo mondo senza agire le proprie distorsioni, iniziare sempre di nuovo dal centro della vita, e quindi dal mistero del corpo e di una coscienza illuminata: in breve dal risveglio del cuore.
Vi invitiamo perciò non solo ad ascoltare passivamente, ma a ritagliarvi un momento prezioso per poter essere anche voi guidati in questa dolce e rilassante meditazione!
Seguirà a breve il terzo intervento di Marco alla settimana estiva organizzata da Aleph Umanistica e da Mauro Scardovelli a Trevi nell’Umbria nel luglio del 2018.
Stupenda e rasserenante questa meditazione condotta da Marco Guzzi che ci accompagna con amorevole gentilezza sulla via del ritorno al centro di noi stessi. E’ sempre molto utile, anche per chi come me è già abituato alla pratica meditativa, riconfrontarsi di tanto in tanto con la meditazione guidata, per riconfermare un metodo di lavoro già acquisito ma soprattutto per riscoprire in forme inedite la bellezza del rilassamento, della concentrazione e dell’abbandono alla Fonte della Vita. E’ un’esperienza sempre nuova della vera trasformazione di noi stessi e del mondo intorno a noi. Grazie!
Maria Letizia
è proprio così, cara Maria Letizia, l’esperienza meditativa autentica è sempre nuova, e sempre sorprendente …. ciao. Marco
Io ho trovato molto importante aver proposto un’ esperienza meditativa che ha dato particolare risalto alla ‘riconnessione’ fisica di noi stessi, con e attraverso il corpo. Personalmente ne avverto la fragilita’ ma ne sento anche le resistenze all’abbandono (a volte molto forti) che diventano evidenti soprattutto durante le fasi del respiro quando “l’aspettare ” un naturale inspiro si trasforma in impazienza …
Questa ricerca di integrità a partire dal corpo penso sia fondamentale per la nostra liberazione e trasformazione perché si lavora sulla parte più densa di noi, quella che io riscontro essere meno permeabile al cambiamento.
Grazie Marco e un saluto a tutti…
mcarla
Sì, cara Maria Carla, tornare sempre di nuovo all’ascolto del corpo è un ottimo esercizio di umiltà, che facilita e accelera i processi della nostra liberazione. Ciao. Marco
Redazione, thanks so much for the post.Really thank you! Keep writing.