Vi siete accorti che mi piace trovare cose “belle” nella Rete e che mi piace condividerle anche con mia figlia, mia moglie e tra un pò anche con il più piccolo.
Capita poi che ti venga chiesto di partecipare ad un incontro di genitori per raccontare che cosa sta succedendo in Rete, perchè questo mondo è così attraente per i giovani. Si parlerà di “Genitori e Figli nella Rete”.
E’ un pò che ci penso e mi sono fatto un’idea. Poi ho pensato perchè non approfittare di voi per coinvolgervi nella preparazione, per avere qualche suggerimento e riflessione. Mi piacerebbe sentire per primi i genitori a seguire tutti gli altri e magari ci fossero i vostri figli … ne sarei lusingato.
Vi condivido alcune riflessioni.
Prima riflessione – Oggi la Rete viene dipinta come “luogo pericoloso”, dove si agirano strani individui con strane idee per la testa. Un luogo dove può capitarti di tutto. Un luogo che uccide la creatività (guardate il video di questo post), le relazioni, .. insomma da evitare possibilmente.. troppo complicato, difficile e losco.
Cito Camus: “L’onestà consite nel giudicare una dottrina dai suoi punti di eccellenza e non dai suoi sottoprodotti”.
Se al posto di dottrina metto il calcio, lo studio, oppure i genitori, i figli, le relazioni oppure .. la Rete il significato di onestà è ancora valido.
Purtroppo i sottoprodotti (la nostra pancia) si vendono meglio dei punti di eccellenza (i nostri punti di bellezza) i quali richiedono uno sforzo maggiore per metterli in luce .. infatti hanno bisogno di essere “meditati” (come lo studio e le relazioni), “praticati” (come lo sport), “frequentati” (come gli amici).
Seconda riflessione – A proposito del discorso del Presidente Napolitano sulla “regressione civile” vi evidenzio un passaggio dell’intervista a De Rita (sociologo) estratto dal Corriere della Sera del 02/06/2008.
“Bisognerebbe favorire al massimo tutto ciò che aggrega. Mi rendo conto che non è facile. Ma occorrerebbe rifare le associazioni, i sidacati, i partiti, le parrocchie, tutto ciò che può ricreare un’identità positiva. Un po’ alla volta sono venuti a cadere tutti i luoghi e tutte le forme che permettevano di fare qualcosa con gli altri.”
Quando diciamo la Rete diciamo che Internet è “La Rete di Persone”. La Rete di cui si parla NON E’ tecnologia.
Nella Rete ci sono persone quindi ci sono relazioni. Non è perfetta (cosa lo è?) E’ su questo che ci dobbiamo interrogare e farci coinvolgere dai nostri figli.
A dire che se le relazioni nella vita reale fanno schifo e producono fango .. bhè il fango anche se rimescolato sempre fango rimane.
Terza riflessione – La rete sta “modificando” le relazioni. Le relazioni in rete sono tra pari (peer to peer). Nessuno chiede il curriculum o si fa chiamare dottore, ingegegnere… . Contano i contenuti, la tua esperienza quello che hai imparato, che condividi e fai con gli altri. INternet o la Rete chiamatela come volete è un “facilitatore” delle relazioni. In rete come nella vita ci si mette (dovrebbe mettere) la faccia .. onori e oneri.
I rapporti del tipo “capo e sottoposto” gerarchico – militare non aprono alcuna relazione … quindi in Rete non esistono
Concludo… con una frase di Don Bosco che mi risuona spesso: “Amate le cose che amano i giovan (neel nostro caso i figli)”
Ma non è che il problema è di tipo educativo? Mi spiego. Non sapendo più tirare fuori le cose belle che abbiamo (figuriamoci dagli altri) come genitori, educatori (maestri, professori,..) allora dobbiamo sempre scaricare su qualcun’altro o qualcos’altro… o no?
Allora me la date una mano a .. mettere un pò di Darsi Pace?
Aspetto vostri suggerimenti e commenti.. e non dimenticate di dirlo ai vostri figli e agli amici dei figli 🙂
Naturalmente vi faccio sapere quando si terrà l’incontro e per chi non viene … vi farò un post-racconto 🙂
Carissimo, mi trovi d’accordo: la Rete è una potenzialità in più del comunicare.
E come tale può potenziare relazioni positive o negative.
Come ogni nuova tecnologia.
Le stesse questioni si posero per la radio e per la TV, ma anche per la scrittura (pensa alle riflessioni di Platone) o per la ruota…
Ogni tecnica potenzia il nostro potere: nel bene come nel male.
Il problema che oggi manifesta la Rete mi sembra questo:
più le relazioni si moltiplicano e si semplificano gli strumenti per comunicare, e più sembrano virtualizzarsi, alleggerirsi fin quasi a sparire.
E’ un paradosso: l’infinita molteplicità delle relazioni tende a vanificarle?
Si creano reali amicizie in Rete?
Io vedo tanta gente che si connette e si sconnette senza badare molto agli altri.
E’ possibile altro?
Noi crediamo di sì, altrimenti non staremmo qui:
ma la base di questo sito non è virtuale.
Sono gruppi di persone che lavorano insieme da anni sui livelli più profondi della loro persona.
Dobbiamo trovare nessi vitali tra il piano telematico e quello fisico?
Così potremmo rigenerare anche i livelli associativi, di cui parla De Rita?
Vedremo. Un abbraccio.
letta
Ciao Dom , meglio tardi che mai , la mia vita mi lascia poco tempo per l’informatica cerco di rubacchiarlo ma per i miei due cuccioloni la cosa è ben diversa .
Tornare a casa la sera e vederli solo per pochi minuti durante il pasto e poi vederli sparire perchè preferiscono il pc a volte mi duole , altre no penso che avrei fatto lo stesso anche io.
Loro a 16 e 13 anni non hanno vissuto la strada come me , il contatto fisico con tutti i suoi risvolti come me , pensa che quando scendevamo in cortile eravamo oggetti di continue lamentele condominiali (alle quali mi sono sempre opposto )ma in mia presenza o della mamma si stava comunque .
Il mondo cambia ,si va avanti ed oggi io osservo mio figlio studiare con la tv accesa (fa compagnia) o ciattare a velocità della luce , certo non hanno fatto alcune esperienze importanti ma ne stanno facendo altre delle quali io non ho la conoscenza per poter giudicare.
letta