L’abbraccio infinito

Commenti

  1. Grazie Beatrice per avermi riportato all’essenziale.
    Ho davanti agli occhi l’immagine del ‘Padre prodigo’ di Rembrandt: solo all’interno di questo abbraccio ‘cieco’ che mi accoglie incondizionatamente io vengo rigenerata, io comincio ad esistere come figlia, io riacquisto la mia regalità e la piena libertà, e divento capace, a mia volta, di un abbraccio ri-generante e liberante.
    Un caldo abbraccio. giovanna
    letta

  2. è vero Beatrice, un abbraccio caloroso ci rimette in sesto, in piena comunicazione con l’altro, e allora….
    un grande abbraccio anche da parte mia e tanti auguri.
    letta

  3. Cara Beatrice il tuo intervento mi ha suscitato subito una forte sensazione di accordo pieno.
    Il contatto fisico è stato sempre per me qualcosa di non facile, nel senso che pur desiderando tanto riceverlo e donarlo, mi sento spesso bloccata, soprattutto per esternarlo. E’ una mia componente caratteriale!
    Ciò ha costituito anche un cruccio per i miei genitori, in particolare per mio padre che, pochi giorni prima di morire, parlando di me a mio marito, ha confidato che nonostante fossi stata una figlia meravigliosa, mi avrebbe voluto un pò più estroversa. Per fortuna nessuno dei miei figli è così, non perdono mai occasione, quando mi passano accanto, di darmi una carezza od un bacio.
    Quindi come dici tu non perdiamoci in chiacchere, ma abbracciamoci teneramente. Con affetto Gabry
    letta

Inserisci un commento

*