UN UOMO UN MAESTRO UN . . .

Commenti

  1. Bene, carissimo Alessandro, ti seguiremo in questo viaggio.
    Che si fa anche scrittura.
    Scrivere non significa trasporre su carta o al pc pensieri che già sono in noi.
    Se fosse così sarebbe in fondo un’attività secondaria, di secondo livello.
    Ma ciò non spiegherebbe come mai le Scritture siano all’origine delle civiltà, ne siano il fondamento, l’inizio ispirato.

    Scrivere sul serio significa invece far nascere, far accadere, fare spazio ad un evento inaugurale.
    In tal senso questo sito vorrebbe essere anche un altro luogo di nascita, in cui provare con grande libertà a pensare scrivendo, e così a precisarci dialogando tra di noi.

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  2. Grazie Alessandro per aver voluto con semplicità condividere con noi i tuoi pensieri, superando tutte le resistenze che ne bloccano il fluire immediato e spontaneo.

    E i pensieri ‘divenuti’, fatti esperienza, intorno alla fede sono quelli che anch’io vorrei riuscire a condividere, con spontaneità e semplicità, mentre accadono.

    Ti seguirò in questo viaggio.
    Un abbraccio. giovanna
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  3. Alessandro Ciarella dice

    Marco ,sono daccordo con te ed è per questo che parlo di viaggio.
    Quando la penna segue lo Spirito ecco nascere ciò che forse potevamo solo sperare ma io, nella mia povertà, al momento posso dar voce solo alle mie difficoltà.
    L’inserimento della Parola nasce dall’esigenza di condividere con voi le sensazioni che suscita.
    E questo brano mi sconquassa …….. Vedo uomini che mollano tutto ed io ? Non riesco nemmeno a trovare il tempo per la meditazione Sigh

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  4. Caro Alessandro,
    il video e le parole del tuo post mi scendono nell’anima, commovendomi come quelle di Merton, anche se mi prendono in altro modo.
    Di solito sono prolissa ma la commozione un poco mi contiene, vorrei solo soffermarmi sull’ultima domanda: “chi ci insegna l’umiltà?”
    LA VITA.
    Non c’è altro maestro. Cerco di spiegarmi: il desiderio, LA PASSIONE di trovare e conoscere, sono l’essenziale. L’altro punto di vista è quasi, ripeto, quasi un inganno. Può portarti fuori strada.
    Io ho il gusto della leggerezza nell’apprendere, spero che quello che riporto di seguito non ti dispiaccia.
    Scritto da un poeta Sufi
    Un uomo bussò alla porta dell’amico:
    -Chi è là?
    -Io
    -Non c’è posto per due
    L’uomo ritornò dopo un anno di solitudine
    -Chi è là?
    -Tu o Amato
    -Poiché sono io, che io entri
    Non c’è posto per due in un’unica casa.

    Ciao A presto Ro
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  5. Caro Alessandro, grazie per il tuo aiuto alla fatica di dire il nome e di dire chi è per noi, per me, quel nome.
    Quel nome mi riporta a me, come bene spiega anche il racconto sufi.
    E quando ripartiamo da noi stessi, non possiamo troppo sbagliare, se siamo onesti e sufficientemente umili. C’è tanto da lavorare.
    Ma la fede è qualcosa di più: una follia sovraumana, qualcosa che sovverte le leggi della materia. E’ l’"orizzonte degli eventi", qualcosa di affascinante e misterioso, di cui si parla verso la fine del video sulla Sindone. Sulla superficie dei buchi neri, se ho capito bene, c’è questo "orizzonte degli eventi", che si chiama così perché in esso le leggi della fisica subiscono delle modifiche drastiche. Se Gesù non è risorto, se Gesù non è vivo in me, in noi, nelle nostre storie, a redimere i nostri ‘buchi neri’, a salvarci dai nostri inferni, non vedo molte prospettive. Preghiamo per essere sempre pronti, con tutti i nostri limiti, ad accogliere questo evento, questo orizzonte di liberazione. Con affetto. Paola
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  6. Caro Alessandro comprendo in pieno quando dici che, a volte, hai dei blocchi nello scrivere, per me è lo stesso, per questo ho vigliaccamente evitato di far parte delle redazione del sito in modo stabile (anche se qualche piccolo contributo lo do) e colgo l’occasione per abbracciarvi tutti voi della redazione, che siete l’anima davvero di questo sito………….compreso Andrea che ne cura i dettagli tecnici.
    Avendo partecipato ad alcune vostre riunioni so quanta passione ci mettete e quanto non è sempre facile per ognuno di voi cogliere l’argomento che possa trasmettere sensazioni, sentimenti e dare! Perchè questo è il vostro (e quindi anche nostro) intento, dare pace! E con umiltà, appunto.

    Pertanto non dobbiamo preoccuparci di esporci se dentro di noi crediamo in questo percorso, ben vengano gli sbagli purchè come dice Marco G. si possa pensare scrivendo! Grazie a tutti Gabriella
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