Imparare a vivere e a morire

Commenti

  1. Grazie, un grazie commosso a Christiane e a Maria Pia per questo folle sbilanciamento in una dimensione ancora così lontana dalla mia quotidianità, impastata spesso di sensi di paura, di colpa e di penuria.
    Poter dimorare in questa beatitudine e stabilizzare per quanto è possibile questo stato di grazia è la cosa più importante da ricercare.
    letta

  2. Carissima Mariapia, sì, è proprio questo il nostro obiettivo: percepire il respiro dell’eterno nell’adesso di questo istante, e così gustarne tutta la bellezza, in un affidamento sempre più puro e semplice.

    Lungo sentiero per giungere ad adesso…

    letta

  3. La forza della disponibilità che mi abita, mi stupisce,”è lei che da origine a tutto il possibile”
    E’ questa frase che mi rompe dentro.
    La forza della disponibilità, la forza di quel lasciarsi, come bambini tra le braccia di Altro da sé per essere fatti “umani” pieni di felicità e di gioia.
    Forse ci necessita mendicare “l’amare” la nostra strutturale impotenza, il nostro limite: affidandoci…
    Riconoscere la nostra impotenza anche nei giorni normali della vita, senza esserne costretti da circostanze estreme.
    Vivere l’affidarsi, come innocenza, come infanzia che ci consenta di diventare adulti in questo transito terrestre, agendo la passione…come i bambini, riscoprendo il ludico e non solo lo sforzo nel fare.
    letta

  4. Grazie a tutti gli amici che hanno commentato il post! grazie per aver evidenziato il bisogno e la gioia dell’affidarsi!
    proprio in questo periodo cerco di far mie le parole oranti del salmo 30:

    Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
    e non si leva con superbia il mio sguardo;
    non vado in cerca di cose grandi,
    superiori alle mie forze

    grazie a tutti gli amici che hanno commentato il post! Grazie per aver sottolineato il bisogno e la gioia dell’affidarsi! In questo periodo cerco di far mie le parole oranti del salmo 130;
    Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
    e non si leva con superbia il mio sguardo;
    non vado in cerca di cose grandi,
    superiori alle mie forze.
    Io sono tranquillo e sereno
    come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
    come un bimbo svezzato è l’anima mia.
    un ciao molto affettuoso a tutti, Mariapia

    letta

  5. letta

  6. e’ interessante. è indispensabile essere credenti?

  7. Mariapia Porta dice

    Benvenuta, cara Luisa in questo blog!
    Avendo tu commentato un mio post, scritto qualche anno fa’, mi hai dato l’occasione di rileggerlo e di rimeditare la gioia che si prova nel sintonizzarci con la pace che ci abita nel profondo, proprio ora , nel momento in cui riusciamo a spegnere, almeno un poco, le pretese del nostro io.
    Per fare questo occorre essere aperti alla speranza, pensare che si può vivere meglio, che si possono avere momenti di felicità anche nelle inevitabili sofferenze. Credo che possa sopraggiungere anche la fede in una Presenza divina che ci ama e ci sostiene, ma che si possa iniziare a lavorare su noi stessi anche senza aver fatto una scelta di fede definitiva. Del resto noi tutti, supposti credenti o non credenti, oscilliamo continuamente tra stati di certezza e altri di ricerca! Cari auguri! Mariapia

  8. Leggo solo adesso questo post, trovato per puro caso da una ricerca in rete sulla scrittrice, che non conoscevo.

    Da astrofisico in cerca di un “altro modo” per fare scienza, che unisca il dato tecnico all’avventura culturale propriamente umana, rimango profondamente colpito dai pensieri riportati, dove veramente la scienza viene ricompresa in un orizzonte di senso assolutamente affascinante. “Le ricerche contemporanee riflettono per noi queste verità. L’infinitamente piccolo può avere effetti incredibili sulla realtà intera.”

    Dovrò approfondire. Per quanto poi dice nel letto di ospedale – roba da far tremare i polsi – il pensiero mi corre subito ad Etty. Mi sbaglierò (e lo dico senza nulla sapere della biografia di Christiane) ma leggo lo stesso accento. Qualcosa che opera in loro in un modo molto simile, almeno è la mia impressione…

    Marco

  9. Accolgo
    In preghiera silenziosa
    Con gratitudine
    Queste parole

  10. Cinzia Santini dice

    Sono tornata decine di volte su questa pagina, le parole di questa scrittrice, che anch’io non conoscevo, hanno aperto una falla nelle mie certezze, e versato un lenitivo sulle mie ferite. Sento che è tutto vero, mi corrisponde, ci corrisponde, ma quell’affidarsi, come mi risulta difficile… è un percorso, un cammino che dobbiamo fare, per cercare almeno di avvicinarci ai sublimi pensieri di felicità, ma sento che è possibile.

  11. Credo nella bellezza della nostra esistenza.
    Sento che ciascuno all’altro appartiene.
    Siamo ripieni di gioia e bellezza, dobbiamo contagiarci,
    non nascondendo noi a noi stessi e noi stessi agli altri.
    “Per la gioa non per il dolore il mondo fu creato”!

    Quello che ho letto ..che ‘ho sentito’ è tutto molto vero x me

  12. Grazie, Saverio, per questo tuo commento! Ho scritto questo post alcuni anni fa, proprio all’inizio del mio cammino in ” Darsi Pace”. Ora nella mia vita esterna qualcosa è cambiato, ma inalterata e più profonda forse, è la mia fiducia nella vita! Sento più vicina la morte, ma ci penso con maggiore serenità: il mio cammino ininterrotto in D.P. ha rafforzato la mia speranza di essere accolta anche nell'”aldilà”

Inserisci un commento

*