Perchè continuiamo inesorabilmente a irrobustire il nostro ego e abbiamo così tante difficoltà a spostarci verso il cuore e l’anima?
Perchè il grande potere dell’ego è la staticità.
Lui non richiede sforzi ci fà agire su vie automatiche, anche dolorose o strazianti ma comode e conosciute.
Invece anima e cuore richiedono dinamicità, richiedono cioè lo spostamento verso il vero se e verso gli altri, nel continuo movimento della relazione. In questo dinamismo c’ è la vera vita che l’ego cerca disperatamente di bloccare.
Credo quindi che abbiamo bisogno di palestre per l’anima, cioè un luogo dove andare almeno una volta al giorno ad allenare i muscoli del cuore per poter incamerare quell’energia che sprechiamo, regalandola all’ego , e spostarla verso lo spirito.
possiamo fare questa ginnastica :
ogni volta che qualcuno ci irrita o ci impaurisce facciamo un movimento di spostamento indietro e guardiamo a distanza.
Qualsiasi cosa ci disturbi dell’altro in realtà appartiene a noi e ci fa da specchio,
Con un buon respiro guardiamo bene e svuotiamo la mente dai pensieri automatici che all’inizio ci tranquillizzano ma poi producono sensi di colpa o ansia.
Fatta questa pulizia, con onestà, riusciremo a vedere il punto dolente e a dargli un nome. Così irrobustiamo i muscoli del cuore e cominciamo a vivere una vita reale.
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Bella l’idea delle palestre dell’anima.
Un tempo, e ancora oggi in realtà, si chiamavano Esercizi Spirituali.
Il problema è: questi esercizi oggi funzionano? oppure il più delle volte sono diventati luoghi in cui si ascoltano conferenze e ci si confronta ben poco con le proprie emozioni reali?
In fondo la ricerca dei nostri Gruppi tenta di elaborare Esercizi spirituali adatti ad una persona del XXI secolo: pratiche, ben radicate nella tradizione, ma anche espressione del linguaggio del nostro presente.
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cara Beatrice, ti ringrazio molto perchè mi hai fatto riflettere sul fatto che l’ego è immobilista, si crogiola nei suoi mali, senza impegnarsi a sconfiggerli. Spesso le nostre pene ce le teniamo ben strette, perchè temiamo il cambiamento, la liberazione.
mi hai fatto ricordare anche quello che ci ripeteva un ottimo professore di filosofia: " Diffidate sempre dei conservatori! Non vi vogliono bene! Mi è piaciuta anche la metafora della palestra del cuore; a questo proposito suggerirei altri due esercizi:
– Quando siamo o stiamo per incontrarci con una persona "antipatica" impegnamoci a trovare almeno due sue buone qualità.
– Ascoltiamo tanto, con tenerezza, le persone, prima di parlare noi. Pensiamoci bene due volte prima di dare consigli a un adulto. Lo facciamo forse per affermare il nostro potere e per mettere l’altro, magari un pò fastidioso ,a tacere?
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cara Beatrice,
ti ringrazio per il post che ha consentito a Patrizia di farmi fare un tuffo, in un laghetto di beatitudine, condiviso.
Grazie ancora
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