Festeggiare un compleanno è sempre un evento importante per tante ragioni.
Oggi darsipace.it compie il suo primo compleanno per ricordare un anno trascorso nella Rete.
Ai compleanni si invitano i “compagni di viaggi”, quelli con i quali hai fatto o stai facendo un pezzo di strada per dare valore e rinnovare il senso di questo stare insieme.
Avete capito bene .. gli inviati siete voi 🙂
Venire a mani vuote non è bello convengo con voi … quindi cominciate con gli auguri conditi con qualche vostra sincera considerazione su quanto è stato fatto e magari provate ad esprimere qualche desiderio per il futuro.
Per rompere il ghiaccio comincio io 🙂
All’inizio …
ci fu un grosso dibattito sull’opportunità di andare in rete. Come è possibile tradurre un’ esperienza di 10 anni basata sull’incontro e la condivisione in un contesto “spersonalizzanto” (?) come la Rete?
Ricordo che alcuni nutrivano una profonda avversione, altri inadeguatezza e altri ancora grande entusiasmo. Insomma si cominciava bene. C’erano tutti i presupposti per fare un bel lavoro. Decidemmo così di lasciar lavorare per primo … il tempo.
Passarono molti mesi e piano piano l’entusiamo di pochi divenne quello di molti.
I punti interrogativi stampati sulle facce di molti piano piano scomparvero lasciando il posto ad un bel sorriso.
Durante ..
.. gli incontri di redazione ciascuno metteva sul tavolo dubbi, perplessità, idee e quant’altro ritenesse opportuno.
Dovevate esserci. Discussioni su cosa e come scrivere. Come utilizzare strumenti come YouTube, MySpace. Fare un blog o cosa altro. Quale doveva essere la nostra identità digitale per essere conosciuti e riconosciuti in Rete.
Insomma i punti interrogativi dell’inizio ricomparvero nel durante.. e più grandi di prima 🙂
Alla fine .. siamo finiti in Rete
Partiamo con quello che sapevamo fare, sicuramente con qualche timore in meno ma con le idee sempre più chiare sul cosa scirvere, come e per chi.
Come vi raccontavo all’inizio solo un paio di noi frequentavano la rete per piacere e/o per lavoro. Tutti gli altri no.
In poco tempo mi sono meravigliato dei cambiamenti dei molti 🙂
Alcuni esempi di trasformazione. Non me ne vogliano 😉
- Paola che inizia commentando le poesie di Marco, adesso cura le interviste ai partecipanti dei gruppi e degli intensivi: con la sua videocamera (comprata appositamente) filma, monta (avendo fatto un corso ad hoc), sceglie musiche e pubblica su YouTube e sul sito darsi Pace.
- Giovanna la meno Internet di tutti si lancia (in realtà è lanciata dagli altri 🙂 ) nella rete dove sembra trovarsi a suo agio. Scrive post con un linguaggio accattivante che incita alla partecipazione.
- Alessandro impiegherà più tempo . Alla fine anche lui verrà lanciato. Inizia condividendo i suoi “muri” ma anche i suoi passi avanti incitato dai lettori del sito.
- Altri hanno risposto alla nostra richiesta di partecipare anche se non facenti parte direttamente della redazione. Quello che più ci stupisce è che molti hanno raccolto l’invito regalandoci una parte di sè raccontandoci il loro percorso di trasformazione iniziato o continuato grazie ai gruppi Darsi Pace e/o agli intensivi: Alessandro, Enrico, Lauretta ed Eva solo per citarne alcuni.
Il blog Darsi Pace comincia ad avere un certo seguito e ce ne accorgiamo dai commenti. Incontriamo così Rosella, Gabriella, Renato, Fabio, Michele per citare i più assidui.
Perchè tutto questo sia possibile è necessario avere in squadra dei fan della tecnologia internet. Un grande grazie va ad Andrea, il nostro webmaster, che con grande pazienza soddisfa le continue richieste e sollecitazioni. Grazie anche a Fabrizio per il supporto teconologico della redazione nelle attività di pubblicazione dei contenuti.
La scelta editoriale
Dopo un breve periodo dal lancio decidemmo di non pubblicare post giornalieri.
Condividere una parte di sè necessita di una riflessione quindi di tempo così come l’eventuale risposta.
Il tempo è dalla nostra parte, un alleato e non un nemico.
Il tema di ciascun post così come il linguaggio è “libero”. Nessuna forzatura. Ognuno si esprime in base alla sua sensibilità e il suo linguaggio (digitale?).
Cosa è successo?
Che i muri (solo digitali?) iniziali piano piano sono stati abbattuti. Molte energie si sono liberate. Il piacere di condividere e coinvolgere hanno avuto la meglio.
Adesso, a voi la parola!
photo credit Vindaloo
Grazie Domenico, perchè proprio non ero a conoscenza di questo importante compleanno …auguri al sito, auguri a tutti noi per continuare questo percorso, auguri a chi da questo sito riuscirà a cogliere uno slancio di vita vera!
Ammetto che ero fra i più scettici riguardo la scelta di metterci in rete, non credevo che, anche su un mezzo apparentemente così freddo come internet, si potessero condividere le più profonde emozioni. Mi sbagliavo, ora ne sono davvero coinvolta e nonostante il poco tempo che la mia quotidianità mi riserva, connettermi con il sito riesce a darmi un breve momento di pace e serenità.
Il mio timore iniziale riguardava, soprattutto, un senso di inadeguatezza nel potermi esprimere su un mezzo poi letto da molti. Ma avendo superato questo blocco mi sento davvero di invitare chi ancora si trova in bilico….. e mi rivolgo , soprattutto, ai componenti dei gruppi di "darsi pace", che sono tanti, perchè aprano il loro cuore anche sul sito……………dando sicuramente un contributo impagabile!
Un abbraccio Gabriella
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Caro "Parlavecchio",
rompo il ghiaccio da vera (tua) fans.
Che bello festeggiare: la tua ri-APPARIZIONE ( la Domenica) e San Francesco con: il primo compleanno di/in "Darsi".
Chi meglio di te poteva traghettarci (da vero Caronte) tra il vecchio ed il nuovo?
Mi mancavi!!!
Accetta questi svolazzi di nastri colorati come "lo scartare UN DONO", per tutti noi.
Ciao, ovunque tu sia e buon lavoro.
Con affetto, un abbraccio a tutta la "famiglia", tua e… nostra. (In Darsi, ci si può considerare in "famiglia" oppure no? un tentativo suvvia, quello " forse " C’E’!)
Rosella
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son stata "battuta sul tempo" da chi giustamente ne ha poco da sprecare.
ciao Gabriella, buona settimana
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Carissimi,
Il mio appuntamento su questo blog è ormai quasi quotidiano. non sempre scrivo perchè mi piace soprattutto leggere e assaporare post e commenti. Mi ci vuole un pò di tempo per assimilarli e quando sarei pronta per esprimere qualcosa io, può capitare che un’altra persona abbia già espresso quello che potrei comunicare io. Così lascio parlare gli altri.. che parlano in modo efficace anche per me
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Caro Domenico e cari amici di Darsi Pace, auguri a tutti voi e a questo sito che è un vero porto in mezzo ad acque spesso poco tranquille. Un’oasi, un giardino dove fermarsi a riflettere, ascoltare e condividere. L’inizio della scuola e altre vicende mi hanno tenuto un po’ lontano da voi, ma vi seguo sempre con grande interesse. State facendo un grande lavoro, un lavoro difficile e che pochissimi sono disposti a fare: mettere al mondo un nuovo mondo, farne emergere l’immagine possibile in ognuno di noi. Auguri e un sincero grazie.
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Leggere i vostri commenti è stato un bellissimo dono che ho scartato con piacere insieme alla redazione.
Riappaio dopo un lungo silenzio. Sono successe tante cose belle che assorbono molto del mio tempo ma non ho smesso di leggervi.
Anche per me è ormai un appuntamento quotidiano.
Mi piacerebbe abbracciarvi tutti sabato alla presentazione dei gruppi . Sarebbe una bella sorpresa.
Sarebbe un pò come attraversare un ponte digitale
Con affetto
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… Domenico, il dieci no, ma se fai una capatina all’Immacolata…
Una di Voi, conosciuta "quasi" per caso ad Eupilio, mi ha praticamente imbarcata, "quasi" in incognita, e "quasi"mio malgrado , sul volo del 5 Dicembre… chissà in quale mare esotico navigherei se non fossi ormai già IMPACCHETTATA e in volo…
Scherzi a parte. "Il Signore provvede" a ciascuno il necessario.
Io ho bisogno che QUALCUNO MI TRASCINI FUORI, per muovermi da casa…
Grazie … e Tu sai a…chi!
Questo è il mio riscontro al tuo post di BUON COMPLEANNO ed al tuo invito.
Per ora : abbracciamoci!!!!!!!!!!! virtualmente
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Carissimi, proprio oggi, se non sbaglio, partiva il nostro sito, sotto gli auspici benevoli della Beata Vergine Maria del Rosario.
Grande luce quella di Maria, che noi viviamo e a volte godiamo in quello stato che chiamiamo io in relazione, quando non sappiamo più nulla di noi stessi, non ci facciamo più rappresentazioni della nostra identità, traendole dalle male-dizioni del passato, ma siamo tutti aperti all’Infinito, tutti immacolati, creta da modellare, affinché sia lo Spirito a dirci chi siamo, a bene-dirci, a dirci: Rallègrati, sii felice, sei un’anima tutta piena di grazia divina, di vita e di pensiero creatore.
In un anno mi sembra che il sito abbia già raggiunto una fisionomia precisa, umile ma ben determinata: offriamo i frutti di un lavoro specifico, non solo opinioni vaghe, ma esperienze duramente estratte dalla fatica dei giorni, dalle miniere dell’anima.
E questo si avverte, credo.
Siamo ancora una piccola nicchia.
I nostri visitatori crescono, ma al riitmo dei nostri incontri, attraverso un lento passaparola.
A volte vorrei che la diffusione fosse più veloce, più intensa.
Ma forse è giusto che sia così.
Noi in fondo non desideriamo altro che spingere le persone ad impegnarsi per la propria liberazione interiore, per una vita spirituale, che può offrirci quella felicità che tutti ricerchiamo.
E questa consapevolezza non è mai facile, richiede tempo per essere accettata.
Lo sappiamo bene tutti.
Procediamo allora e che lo Spirito soffi con grazia sulle vele telematiche del nostro sito, portandolo a toccare tutti i cuori che lo stesso Spirito avrà preparato.
Un abbraccio. Marco
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Il primo anno di vita è sempre una grande emozione! Si cominciano a tentare i primi passi.
La nascita di tre bambini ha accompagnato la nascita di questo sito: Andrea, figlio di Domenico e Cristina, nato durante le infinite discussioni sull’opportunità di andare in rete (io ero la più scettica!), Michele, figlio di Andrea (il nostro fortissimo webmaster, gli vogliamo fare tutti un grande applauso?) e Francesca, nato proprio all’uscita del sito, e Lorenzo, figlio di Antonio e Claudia, nato pochi giorni fa.
Il sito Darsi Pace procede tra notti insonni, poppate e pannolini. Un grazie di cuore ai genitori! Queste nascite sono il segno di una famiglia che genera vita, un augurio per la famiglia Darsi Pace che vediamo crescere ogni giorno anche grazie a questo sito.
Grazie di cuore a tutti i fedeli compagni di viaggio in questa avventura. Grazie a tutte le amiche e gli amici che con i loro commenti ci incoraggiano e ci stimolano.
Invito tutti quelli che ci accompagnano silenziosamente ad ‘osare’ di intervenire anche con critiche, suggerimenti, proposte, o un semplice saluto.
Il sito vuol essere un luogo di condivisione e partecipazione aperto a tutte le persone in cammino e ognuno ha qualcosa da condividere con i compagni di viaggio!
Un grande abbraccio a tutti. giovanna
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Sono ancora in tempo per esprimere il mio augurio?
Grazie alla redazione e a tutti coloro che nei modi più diversi hanno partecipato.
Intervenire nel blog è stata una ulteriore occasione di conoscenza, di me stessa e di altre persone, mi ha immersa e mi fa sentire dentro una dimensione molto vasta e, nello stesso tempo, profonda.
Non riesco ancora ad utilizzare il linguaggio digitale, ma continuo a cercare attorno a me aiuto per conoscere questa nuova tecnologia e per riuscire ad utilizzarla in un cammino di umanizzazione.
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Caro Domenico,
eccomi, anche se in ritardo, a farti, farvi, farci gli auguri per questa bella esperienza vissuta insieme.
Anche se sono presente, quotidianamente, su questo sito, riesco sempre a recuperare, trovando un momento in cui faccio una scorpacciata degli articoli pubblicati.
Se non partecipo assiduamente alle discussioni, è per la stessa ragione di Mariapia, ritrovandomi cioè in ciò che gli altri già stanno esprimendo.
Tu sai poi, che anch’io sono un tuo fan, per la leggerezza con la quale affronti argomenti importanti, la modernità e la freschezza del tuo linguaggio.
Vorrei ringraziare, così, tutti coloro che hanno permesso questa bella esperienza, questo luogo di riflessione e condivisione tra anime consonanti, risonanti in armonia fra loro, a cominciare dalla redazione, dagli autori dei post e dei commenti, fino ai semplici, ma indispensabili lettori.
Ringrazio infine Marco, ispiratore di questa iniziativa, che ci accompagna, con intelligenza e compassione, nella meravigliosa esperienza che è la nostra vita.
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io vorrei ringraziarvi per il vostro,nostro sito ! anche io sto cercando come voi di essere VIVO ma ogni tanto mi perdo e uno dei modi piu’belli che ho per dire NO al nulla è cliccare su wwwdarsipace e vedere la scritta : forse cercavi wwwdarsipace. Boh!! Grazie a voi
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ciao Luca,
sai "io non so".
… però visto che spesso abito in questo blog, sappi che quando ti affacci accolgo le tue "poche parole" con simpatia ed affetto; e: "tifo per te".
buona giornata
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Luca… facciamo che prendo "cantonate" andando a ruota libera.
La testa che "sbatte" è la mia intendiamoci!
Non conoscendoti diciamo che: ti trovo "squisitamente ermetico".
Anche dentro me, per quanto la felicità del bonsai possa essere energetica, difficilmente oltrepasso la soglia dell’inerzia se qualcun altro non mi accompagna (o non mi prenota un volo).
Un’ inerzia interiore che ora comincia anche ad incarnarsi nel corpo che invecchia.
… ma ora, desidero raccontarti la storia del Bonsai, visto che apprezzi.
"… stavo percorrendo la tappa dello svezzamento che comprende "il trucco della distrazione" nel mio percorso per uscire/"esci dalla trappola" del fumo… ed ero in terapia di gruppo.
L’acronimo è LA SPADA io son pigra, è così.!!!
Pigra e con l’animo dell’avventuriera "sfido" l’impossibile: "trovare un UNICO PENSIERO, il più sintetico e semplice, adatto a distrarmi, dal desiderio compulsivo del fumo".
Avevo ventiquattro ore di tempo, mi sono così lasciata concentrare da scatenare una crisi d’emicrania, di quelle con i fiocchi, poi sono andata a dormire e, nel sonno (io che non sogno mai) mi sono pervenuti dei bonsai, prima uno e poi tre… al mattino mi sono risvegliata rosea e riposata ed ho partorito quella frase".
Tu entra in un gruppo che sta lottando contro un desiderio compulsivo, ed esordisci, quando è il tuo turno, con un: "scusa sai, il bonsai può essere felice?"
… attimo di silenzio poi scoppio di risa, ed io che ilare asserisco "funziona. Funziona proprio!" (e mi funziona ancora oggi)
S orriso- sì hanno anche riso e non solo sorriso
P ensiero – mi son fatta venire una crisi d’emicrania per pensarci
A zione- ho condiviso con il gruppo il frutto della mia ricerca
D ialogo – l’ho condiviso enunciando parole che ponevano una domanda.
A scolto l’ho sentito il sorriso proveniente dalla mia ed altrui pancia proprio dentro il cuore."
Per oggi questo è quanto.
Ciao Luca Buona giornata
con affetto
Rosella.
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Ciao Luca, sì, hai ragione, benediciamo quel pungolo che ci spinge ad andare oltre, e non pensiamo troppo alle prove che talvolta incontriamo lungo il cammino.
Io penso che quelle che attraversiamo per distoglierci dalla via della verità siano infinitamente più dolorose di quelle che incontriamo dirigendoci verso le fonti della nostra liberazione. E per di più sono anche del tutto sterili…
Pensiamo perciò alla gioia che ci viene ogni giorno dalla nostra onesta e umile ricerca.
Confidiamo nei doni che ci vengono offerti lungo la via.
E nella guida che non manca mai ai pellegrini di buona volontà.
E andiamo avanti.
letta
Caro Luca
sono veramente commossa.
Ascolta e lascia calare dentro di te questa frase (di oggi nel sito di Taizè) :
Giovanni il Battista predicava nel deserto della Giudea, dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
La reazione che avrebbe suscitato in me un tempo era quella di ascoltare "per l’ennesima volta" la stessa predica, che m’invitava ad uno sforzo etico nell’ essere "perfetta" in vista del giudizio finale.
Oggi, senza nulla togliere a questo sforzo, per chi ce la fa a sostenerlo (che è come buttare via di botto il pacchetto di sigarette e non pensarci più. Ci sono persone così!), semplicemente il mio film è diverso.
Mi racconto: " Ma pensa un po’ tu? persino Giovanni il Battista percorreva la strada sulla quale ci siamo incamminati in "darsi".
Il precursore, mi dice che nella conversione dall’io egoico nell’io Mariano all’io Cristico posso veramente lasciarmi toccare dallo Spirito che mi conferma (la confermazione è un sacramento… quello in cui lo Spirito…) e mi fa sperimentare la vicinanza del regno di Dio che è proprio dentro di me. Ma pensa un po’ tu? … CHE BELLO!!!"
Importante è che TU DECIDA di seguire qualcuno che ti testimoni questa conversione, oggi, qui su questa terra, "sperimentata e goduta", almeno in parte; ed in questo rapporto rafforzare il legame, che hai con questa persona, nella FIDUCIA.
Tutto il resto viene da solo.
La spinta interna derivante dall’essere risanati, è una forza tale da "portarti su ali d’aquila" da sè stessa… è necessaria un poco di paziente attesa, che si consolidi dentro di noi… non sò definire "tutto ciò che di nuovo accade in noi".
E’ vero che si attraversano gli inferi, nel terremoto del tuo io egoico, ma è questa spinta interiore che rompe la crosta, con moti ondulatori o sussiltori, sostenuti dal DESIDERIO DI CAMBIAMENTO che piano piano "nasce" (sarà il Nascente di Guzzi? mah?!) e si rafforza dentro te.
E’ un’esperienza che "canta e danza" in qualunque corpo nato da donna, anche nel mio, decisamente vecchietto.
Ciao Luca,
grazie ancora e Buona giornata
A presto
Rosella.
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Caro Luca,
non sei l’unico che ha questi pensieri, sensazioni, sentimenti di "resa".
Personalmente li ho vissuti e li vivo ancora.
DIci che non ne vale la pena. Non è giusto.
Ti e mi domando allora cosa vale la pena e cosa è giusto fare (o non fare).
Il pungolo … mi piace questa "immagine" che ti/ci spinge alla ricerca di una vita "bella" che vale la pena vivere, condividere e proporre.
Mi viene in mente a tal proposito una frase della canzone di Baglioni "Io sono vivo"
[i]Tra sparare, sparire e sperare scelgo ancora di sperare … [/i]
E chi l’ha detto che debba essere gratis, senza sforzo?
[i]Ogni giorno ha la sua pena …. [/i] una grande verità ( = esperienza) che mi aiuta a ridimensionare il mio quotidiano, a spegnere la mia rabbia e a rifrancarmi dalla fatica del giorno trascorso.
L’altra grande verità è che non bisogna isolarsi, allontanarsi dagli altri .. altrimenti alimentiamo e diamo spazio al peggio di noi.
Tutto questo è faticoso, con i figli, la moglie, i colleghi con me stesso che a volte non mi piaccio proprio.
Sono però faticosamente soddisfatto. Senza la fatica mi viene il sospetto che mi stanno fregando o che sto vivendo .. male 🙂
Ti saluto e .. buon pungolo a te, a me e naturalmente a .. TUTTI !!! :-))
letta
Ringrazio chi ha risposto e gki altri. Vorrei chiedere a Marco un approfondimento sulla sua terza e quarta riga.
Sono sicuro che in futuro mi troverò in un luogo dove dirò "cavolo,è come diceva quella lì del sito,Rosella…." Trovo per me PUNGOLANTE soprattutto il fatto di non vivere tutto come un DOVERE di PERFEZIONe.
letta
Caro Luca, volevo dire solo questo:
spesso si enfatizzano le prove e le difficoltà della vita interiore, della ricerca della verità; ma non si dice con chiarezza che se andiamo dall’altra parte, verso la menzogna e l’oscurità, non sono mica rose e fiori.
Tutt’altro!
E per giunta le prove che viviamo a causa delle nostre resistenze a dirigerci verso la nostra verità, posseggono l’amaro sapore dell’insensatezza.
letta
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