Mi permetto di segnalarvi, in tempo di quaresima, e dunque anche di riflessioni, questa lodevole iniziativa delle testate di Espresso e Repubblica che offrono in edicola a 14,90 euro un cofanetto composto da libro, CD e DVD che si intitola “Le parole altre. Il lungo viaggio di Tiziano Terzani”; perché ho avuto modo di assistere, all’Auditorium Parco della Musica con Gabriella, allo spettacolo con Angela Terzani Staude (la moglie) e il Francesco Bruno ensemble, da cui il DVD video è tratto e ne sono rimasto colpito sia per la ricchezza dei contributi, con inediti brani di interviste al celebre giornalista provenienti dall’archivio RAI, affettuose testimonianze di amici dello stesso e per la scelta dei brani musicali appositamente composti dall’ensamble che hanno accompagnato e commentato la serata in ricordo.
Grazie alla puntuale segnalazione del sito presso cui mi sono a suo tempo registrato (www.tizianoterzani.com) sono venuto a conoscenza di questa iniziativa e credo che nel desolante panorama culturale che ci circonda siano una cosa da apprezzare. Ho avuto già altre volte modo di parlare delle qualità di questo Viaggiatore, come ha voluto fosse unicamente scritto sulla pietra che lo avrebbe ricordato nel cimitero di Orsigna, giornalista e scrittore, della sua umanità e della sua grande esperienza di culture orientali che gli ha permesso di giungere infine alle stesse sintesi cui siamo pervenuti noi all’interno dei Gruppi Darsi Pace; e siccome non lo trovo affatto un caso riporto di seguito un breve stralcio di una delle sue ultime interviste. Risponde Terzani al suo interlocutore:
“… tutta la mia vita ho visto rivoluzioni fallite:
Unione Sovietica, i massacri di quel regime in nome di un sogno, un grande sogno, orribile, un incubo…
la Cina, ci sono andato, ho studiato il cinese pensavo che la Cina era un’interessante esperimento,
un incubo, massacri …
e tutte : la rivoluzione vietnamita, la rivoluzione cambogiana, sempre queste rivoluzioni fatte fuori
con grandi massacri, risultato? Una grande povertà sia materiale che spirituale,
allora forse è il momento di pensare che la sola rivoluzione che è possibile fare è
quella dentro di noi,… cominciare da noi….“
Buttiamo faticosamente via le nostre maschere ritorniamo al nostro vero io incorrotto….
Ricolleghiamoci alla vera Fonte incontaminata, è questa la nostra rivoluzione.
E’ una piacevole lettura, uno spettacolo interessante e della buona musica che sicuramente renderanno ancora più piacevole il nostro percorso.
grazie Marco, colgo l’occasione per invitare ad una serata promossa da Emergency per sostenere l’Ospedale intitolato a Tiziano Terzani in Afghanistan. Di seguito l’invito.
Cari Amici,
Emergency in collaborazione con l’Associazione socio-culturale " Villa Carpegna", vi invita alla serata swing di sabato prossimo 27 febbraio alle ore 21, presso la sede della suddetta associazione sita in Viale di Valle Aurelia, 129.
L’ ingresso di 7 euro contribuirà a sostenere l’Ospedale di Emergency "Tiziano Terzani" di Lashkargah (Afghanistan).
Ci auguriamo di vedervi numerosi.
I coordinatori del Gruppo Aurelio
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Forse è proprio il nostro itinerario spirituale che abbiamo avuto la fortuna di intraprendere io e te, Marco, il motivo per cui siamo fortemente attratti da queste figure umane che sono "altro".
Il faticosissimo lavoro a cui Marco G. nei gruppi ha cercato di iniziarci è stato proprio quello di "imparare a mettere in discussione innanzitutto noi stessi, per migliorare e quindi per donare"; da ciò ecco che gli esempi, che in passato già avevano capito questo segreto (vedi non solo Terzani, ma Etty Hillesum ed altri), noi li sentiamo vicini al nostro cuore e affini ai nostri sentimenti.
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Grazie davvero, caro Marco, per questa interessante segnalazione! e per la frase che hai riportato che ci sollecita ad intraprendere e continuare la nostra personale rivoluzionaria conversione.
Un saluto affettuoso
Filomena
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Provo un grande piacere nel ringraziare Giovanna, Gabriella e Filomena per i luminosi contributi offerti.
Sono molto felice quando mi si offre la possibilità di citare questo Viaggiatore e scrittore, giornalista e uomo, perchè sento di poter aggiungere qualcosa di buono a ciò che lui è riuscito a trasmettere.
Sento di dovere molto a Tiziano Terzani per avermi fatto a vedere la morte e la vita in modo diverso e per avermi aiutato a capire meglio come sono fatto.
E’ stato poi molto singolare scoprire quante assonanze ci sono fra le sue riflessioni e tutte quelle piccole o grandi conquiste che nel percorso intrapreso con Marco Guzzi sono riuscito a raccogliere.
Un sentimento di profonda gratitudine e di pace.
Marco F.
letta