Tante cose di cui fare tesoro, tanti piccoli-grandi segreti, nelle accorate parole di Claudia.
Un vademecum per i nostri periodi bui, per le fasi depressive, quando non si vede una via d’uscita e la speranza è una parola vuota, fastidiosa, fasulla.
Chiedere aiuto, spezzare la catena che ci lega ad una visione parziale della realtà e ci fa ripiegare sul nostro dolore: questo atteggiamento di apertura è una prima valvola di sicurezza, che favorisce, a livelli neppure immaginabili, una serie di effetti “serendipitari”, per cui ci viene incontro proprio ciò di cui abbiamo bisogno, e per cui siamo pronti solo ora.
Occorrerà forse uno sforzo di comprensione per decifrare i sottili messaggi che arrivano, ma qualcosa di nuovo accade.
A questo punto, ed è il secondo segreto, è opportuno mettersi a scuola. Altre persone in ricerca possono accompagnarci per un tratto di cammino, svelandoci sentieri inediti e nuove fioriture.
Claudia ha cercato aiuto nella medicina, nella psichiatria, nella direzione spirituale, nella comunità di appartenenza, riscoprendo al contempo il potere della parola rivelata della tradizione, una fonte sorgiva di sapienza e di luce.
Ma soprattutto è stata fedele al suo dolore, non lo ha mascherato, non lo ha contraffatto. “Stai agli inferi e non disperare”, ci ricorda Silvano del Monte Athos, perché è solo da lì, dall’attraversamento del baratro d’angoscia, dove si rinnova la profonda ferita originaria, che potrà sbocciare un virgulto, piccolo, verdino, di vera speranza.
Nella trama dei giorni Claudia ha potuto sperimentare l’unione sempre più forte con l’unico maestro per noi cristiani, venuto a liberarci da ogni idolatria, a richiamarci alla più profonda verità del cuore.
E’ quindi arrivato il momento di donare ciò che ha ricevuto: dall’anima sempre più unificata sgorga infatti un’azione integra che trasforma in buoni conduttori, canali senza ostruzioni della potente azione creatrice dello Spirito della vita.
La semplicità con cui Claudia si racconta mi commuove; mi colpisce sentire la sua esperienza di guarigione come nascita dall’alto, sostenuta dalla forza della Parola rivelatrice e dalla scoperta di una figura inedita di Cristo.
Le sue parole hanno fatto risuonare in me quelle utilizzate dall’evangelista Luca quando racconta l’apparizione di Cristo risorto agli apostoli. (Lc24, 36-49)
Il Risorto è una persona, non un fantasma, si fa toccare e guardare, mostra i segni della croce, mangia con gli apostoli e apre le loro menti all’intelligenza delle Scritture.
L’incontro di Cristo vivente,nell’esperienza del dolore e della rinascita, introduce nella relazione con la divinità e inevitabilmente tutte le altre relazioni risentono della gioia, della verità e della bontà che da questa derivano.
Grazie Claudia per la forza che riesci a trasmettere e grazie Paola per la sensibilità che mostri nel lavoro di ritaglio e di collage delle testimonianze che proponi. Mi riporti il clima che respiro nei corsi intensivi e ravvivi la mia speranza.
Giuliana
letta
Commozione, condivisione, gioia !!! questo ed altro provo nel sentire queste parole di carne e spirito.
E mi è di conforto sentire che il mio cammino, pieno di inciampi ma in cammino, si innesta sul cammino di altri che lo hanno già percorso. In particolare mi ritrovo nell’esperienza del primo incontro con Marco: quel pomeriggio che doveva essere di semplice conoscenza è stato di piena adesione perchè nelle parole che sentivo ho riconosciuto il Cristo che dall’origine respira silenziosamente dentro la mia anima, è la mia anima, e attende l’abbraccio ricambiato.
Capisco quindi pienamente Claudia quando dice che si può rinunciare a molte cose ma non più a ‘darsi pace’ 🙂
Sono felice che il lavoro creato da Marco si diffonda grazie a chi ne sperimenta il valore, nuova chiesa di una nuova umanità.
Con affetto
letta
oggi c’incontreremo: Claudia, Sevi insieme ad altri: Giuliana, Vanna, Roberto… siamo un discreto gruppo.
Sono grata a Paola per avermi dato modo di conoscere meglio la persona con la quale condivido un tratto di cammino.
Son distratta e "pressapoco". Pur godendo dell’esperienza e della fatica altrui, mi resta celata dal sorriso dolce, la profondità dalla quale nasce l’anelito paziente al cambiamento. Grazie Claudia
Ciao e buona giornata
Rosella
saluti anche da Gianni.
letta