Il Natale non viene mai per caso, avendo sempre il Nascente da offrire. Tuttavia, come avvenne una volta a Betlemme, capita “che non ci sia posto” (Lc 2,7) per il Nuovo che spinge dentro di noi.
Del resto, si sa, che il Nascente è un po’ scomodo, perché vuole un posto in cui nascere davvero e non il solito presepio di cartone, tra lampadine colorate che ammiccano e stelle artificiali. Da dove partire allora per fare il presepio vivente a Natale se non dal nostro cuore assetato di luce e di pace?
Già, la luce! Che cosa sia la luce lo racconta la notte scura di Betlemme. Per mostrare, senza tante parole, che cosa venisse a fare in noi e tra noi, il Figlio della Vergine ha scelto di nascere di notte e non in pieno giorno. In effetti, per dire tutto il suo splendore il sole si irradia nelle tenebre.
Il Nascente è come il sole: viene nella mia notte per trasformare le ombre in chiarore, il sopore in risveglio, la paura in coraggio. Viene ad avvolgermi di luce, il Nascente. Perché anch’io, proprio io, mi riconosca uno di quei pastori che “la gloria del Signore avvolse di luce” (Lc 2,9).
I pastori di Betlemme sanno anche bene che cosa sia la pace, avendo imparato che è un dono elargito dal Cielo “agli uomini che Dio ama” (Lc 2,14). Gli angeli hanno annunciato loro la pace a tutto tondo: con se stessi, con i pastori vicini, con il gregge, con la pioggia, il vento e la calura, perfino con i lupi che rapiscono e uccidono gli agnelli…
La pace non è semplicemente l’assenza di guerra, né il tenermi a debita distanza da chi mi è ostile, nemico vero o presunto. La pace è il respiro divino da lasciare entrare nelle necrosi della mia carne ferita affinché la ossigeni con l’amore che cura, lenisce, guarisce, fa rifiorire. La primavera cristiana spunta a Natale (a Pasqua maturano i frutti).
E’ il mio cuore il luogo in cui il Nascente chiede di venire al mondo. Adesso e qui. Per illuminarlo a festa. Per pacificarlo fino in fondo.
Il Nascente infatti è partorito ogni giorno nella nostra carne, se lo desideriamo. Impariamo perciò da Maria come rendere “natalizio” ogni giorno del nuovo anno.
Complimenti Corrado.
Quasi quasi “stupisco”.
Nel caso tu avessi un recondito arretrato di riscontri positivi, mi parrebbe bello dirti che: l’intensivo dell’Immacolata sta ri-velato a tutti noi, il mistero della tua Anima (femminea) che va intessendo il Bambinello.
Non ti facevo così poeta e ciò mi rallegra.
Sorrido mentre penso alle mie pregresse allergie verso il Clero o altre figure consacrate e lascio andare…
BELLA la conversione! (LA MIA ovviamente)
Salutami le persone speciali che tu conosci, quelle che stan sparse per il mondo a donare, con la loro VITA la pace di Cristo REALMENTE.
Un abbraccio di cuore
Con affetto: Buon Natale
Rosella
ciao Corrado un abbraccio e un sincero augurio di buon Natale. un augurio anche a tutti gli allergici e a coloro che lavorano per ossigenare le proprie ferite. antonella
Caro Corrado
le parole che ci doni vibrano come un canto profondamente radicato dentro il mio essere.
Ti sento e ti riconosco come Pastore e fratello in cammino non solo, ma anche PROPRIO CON ME.
Con gioia mi riconosco una Pastorella, una di”quei che la gloria del Signore avvolse di Luce”(Lc2,9)
Sappiamo che “le cose nuove” promesse da Dio, nella nostra storia umana sono solo germogli indifesi.
Con tenera e attenta cura che possiamo apprendere quotidianamente da MARIA, le nostre mani sapranno umilmente e fedelmente custodire con intangibile speranza il DONO del Nascente in noi.
Grazie davvero a te e a tutte le persone anche sconosciute che ci fanno del bene e camminano attendendo con noi l’Emmanuele e i suoi frutti.
Un abbraccio
Giuseppina Francesca
E’ Maria che partorisce Cristo.
Donna che in silenzio ascolta, resta turbata, domanda il senso, accoglie la potenza che si fa ombra.
Nel buio di un grembo sta la luce della vita.
“Eccomi sono la serva del Signore”
Serva con lo stile del Signore, che non si impone, ma è accolto e generato solo da chi vive in se stesso l’impegno di essere servo.
Possa questa ombra coprire la nostra vita e attraverso noi coprire altre vite.
Grazie, Corrado.
Un abbraccio.
Giuliana
A voi, carissime Rosella, Antonella, Giuseppina, Giuliana e amici conosciuti e non… di questo sito DP, così “natalizio” per definizione, l’augurio di tener viva, animandoci l’un l’altro, la consapevolezza che il Nascente, come sole che sorge, ogni giorno viene a salvarci.
Alla sera di Natale è l’Inno dei Vespri a suggerirci le parole giuste che orientano il nostro sentire interiore:
“Luce d’eterna luce,
speranza inestinguibile,
ascolta la preghiera.
Tu che da Maria Vergine
prendi forma mortale
ricordati di noi!”
L’odierna Giornata Mondiale della Pace ci ricorda che questo dono del Cielo sta nelle nostre mani, e dunque è anche frutto del nostro lavoro. La pace si costruisce, si dona, ci si educa alla pace, quotidiana-mente. Così è Natale ogni giorno.
“Educare i giovani alla giustizia e alla pace” è l’impegno additato dal Papa Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace del capodanno 2012. Ecco un passo del suo Messaggio:
“Guardiamo con maggiore speranza al futuro, incoraggiamoci a vicenda nel nostro cammino, lavoriamo per dare al nostro mondo un volto più umano e fraterno, e sentiamoci uniti nella responsabilità verso le giovani generazioni presenti e future, in particolare nell’educarle ad essere pacifiche e artefici di pace”.
Carissimo Corrado, che piacere sentire la tua voce stamattina alla radio! Hai detto parole bellissime nella tua predica, richiamando quelle del Papa.
Maria, Regina della Pace. Maria e la Pace: una stessa realtà che possiamo sperimentare nel cammino di conversione del cuore, se ci affidiamo alla potenza della Sua Grazia.
Auguri a tutti, con l’invito ad ascoltare la messa che su Radio1 Padre Corrado celebrerà in queste domeniche di gennaio, alle ore 9,30.
Paola
Che sorpresa carissima Paola leggere il tuo commento questa sera!
Grazie dell’amicizia.
Sì, a gennaio ci sarò anche il 6 e le domeniche, ma non la domenica 22.
Ci sarò poi le prime due domeniche di febbraio.
Ancora auguri a tutti.
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