Nutrimento per lo Spirito: dalla fame al nutrimento

Commenti

  1. Grazie Paola, grazie Marco. Le parole giuste al momento giusto! un dono dello Spirito. vi abbraccio. giovanna

  2. Cara Daniela e caro Paolo,
    sono proprio contenta che la tecnica mi consenta di GODERE delle iniziative che si tengono a Fano.
    Mi siete nel cuore con affetto e spero che la mole di lavoro/progetti che sostenete vi ridoni CON ABBONDANZA momenti fecondi di gioia creativa.
    un abbraccio
    Rosella

  3. Grazie Rosella,
    in questo luogo si viaggia nel tempo e nello spazio… Forse a volte siamo davanti alle stesse pagine web senza nemmeno saperlo; tutto questo è veramente entusiasmante mi dà il senso dell’apertura e dello spazio infinito che cerco di respirare ad ogni meditazione.
    Siamo vicine nella dimensione più importane dell’esistere, quella spirituale!
    Anche se intervengo poco ti seguo sempre a volte un po’ più a fatica altre sento le stesse vibrazioni che muovono la mia anima.
    A presto per un abbraccio anche fisico.
    Daniela

  4. questo ricco “stralcio” dell’incontro (grazie) mi ha fornito molti punti di riflessione ma quello che m’intriga maggiormente è “la terza fase” IL PRESENTE che stiamo vivendo qui ORA.

    “noi dobbiamo fare un passo ulteriore apprendere a fare si che la ricchezza che produciamo non ci ostacoli”

    lascio che alcuni concetti sparsi si allineino e mi conducano per mano
    assenza di passione
    la capacità di osservazione della realtà
    che queste parole non siano chiacchiere
    la panza piena
    la ricchezza

    ecco inizierei proprio da quest’ultima COSA: la ricchezza.

    Secondo me, ricchezza e benessere possono non coincidere.
    Il benessere radica nel cuore dell’uomo, attiene alla sfera di ciò che desidera ed i desideri umani non si placano semplicemente col possesso delle cose. Penso che perchè nasca una PASSIONE per LA VITA, ( la propria e l’altrui) sia necessario cambiare la lente con la quale OSSERVIAMO le cose.

    Ciò che maggiormente mi ha aiutato in questi anni, durante la frequentazione del corso, sia a livello meditativo/spirituale che autoconoscitivo, sia proprio questo ampliamento di una facoltà di osservazione della realtà “quieta” direi: osservare DOLCEMENTE, senza giudizio, senza sforso, senza alcun fine le cose così come stanno, così come esse sono.

    Quando sono in questo stato anche i rapporti familiari sono fecondi e felici..
    Per me la materia, come la storia sono reali e non illusorie, ma ciò che apprendo osservando per conoscere, riconoscere e silenziare le mie aspettative, le mie pretese la miriade di voci che mi abitano è il piacere di poter dialogare con UNA PRESENZA, che si da in un filo dìerba così come in una rosa ed ancor più in un volto di bimbo.
    In questo stato di gioia interiore è facile che fiorisca la gratitudine per L’ABBONDANZA dei doni ricevuti e che nell’anima nasca una lode in ringraziamento.
    Solo in questa gioia, è efficace piantare il seme ricevuto in dono DALLA TERRA/NELLA TERRA dell’altro.
    La gioia dona di per sè stessa passione espansiva… è come l’intrinseca energia necessaria acciocchè nell’abbondanza di frutti maturi, fiorisca ETERNA MENTE il seme.

    rosella

  5. … puoi ben dirlo Daniela… abbiamo giusto giusto un minuto di “stacco” sul CONTEMPORANEA MENTE.
    ciao
    rosella

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