Presentiamo il video della recente conferenza di Marco Guzzi sul tema: “Il risveglio della fede. Spunti per una nuova evangelizzazione”.
Come era prevedibile, Marco ha fatto ampi riferimenti a Papa Francesco e al nuovo vento che sta soffiando in questi giorni nella cristianità.
Già Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, aveva accettato di essere ordinato sacerdote “ad titulum paupertatis” (celebrando nel 1538 la sua prima messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma); così il nuovo Pontefice, il primo dell’ordine dei gesuiti, ha confermato di mettere la povertà al centro della sua vita e della sua vocazione, invitandoci a ritornare alle origini, per una vera riforma della Chiesa.
“Nella scelta del nome Francesco c’è poi il cuore stesso dell’esperienza dei gesuiti. Francesco era alla radice della vocazione di Ignazio, è leggendo lui che rimase folgorato. San Francesco è il modello del nostro fondatore, è un fondamento della sua conversione” (padre Antonio Spadaro s.j., intervista su La Stampa 14.3.13).
Ci è sembrato bello aggiungere al video un testo poetico nel quale il nome “Francesco” fiorisce con gioia ilare da un cielo di nuova intensità, da uno stato spirituale che costituisce il nucleo della testimonianza (martyria) cristiana: solo se siamo disposti a sacrificare ciò che di vecchio c’è ancora nel nostro sguardo ‘rapace’, trasparirà, nella fatica del processo dell’incarnazione, la luce di un corpo glorioso, trasfigurato.
DIETRO IL MARTIRIO
“ C’è un cielo di nuova intensità,
Di nuova ilarità:
Francesco”.
Mi togli le lenti a contatto:
L’occhio a spillo, rapace
Che capta invece di nuotare.
Scrosti le piatte
Stesure tutte uguali
Dell’affresco. Stendi un impasto
Di biacca, per una pelle
Visiva fatta ad arte.
Sforbici la tela del mio lume:
Fori e fessure:
Madri della luce.
29.8.1991 Martirio di Giovanni Battista
(Marco Guzzi, Preparativi alla vita terrena, Passigli Editore 2002, p.58)
Per me, le conferenze di Marco sono un utile strumento per ricapitolare i concetti fondamentali del percorso dP; mi aiutano a raccogliere i pensieri e a fare sintesi di ciò che nell’estensione del corso si dipana negli anni.
In particolare, rispetto a questo intervento, mi è molto piaciuta la conclusione che pone l’accento sull’ascolto sintonizzato sulla vita dell’altro. Quante volte invece mi ritrovo orecchio distratto dal pensiero vagante anziché rimanere concentrata sulla parola che l’altro sta cercando di dirmi! Il lavoro continua…
Un grazie speciale a Paola che rende possibile anche ai distanti l’ascolto di queste conferenze!
Un abbraccio a tutti
iside
Insieme a tanti, posso confermare per esperienza l’analisi di Marco . Accoglienza, Ascolto, Accompagnamento, aprono all’Annuncio. Quando ho vissuto questo sentirmi accolta-ascoltata-accompagnata, che il Papa ha detto “l’essere custoditi”, proclamandolo e declinandolo nella omelia di inizio pontificato, allora ho scelto la strada della trans-formazione permanente, che è la strada della verità e dell’essenzialità. E’ come quando poti la pianta: tagli anche rami vivi, ma secondari, per dare maggiore vigore a quelli più essenziali. Allora sì sperimenti che l’equilibrio è un miracolo perchè è dinamico.http://youtu.be/UisCecs6Gm8