Salvami! Quale fede ci salva? Nichilismo – Oriente – Cristo

Commenti

  1. Ecco alcuni accenti con cui il Papa Francesco ha aperto questa sera il Convegno diocesano di Roma:

    “Dobbiamo prepararci a una lotta spirituale senza paura: i cristiani devono essere rivoluzionari”. In “una società crudele che non dà la speranza … noi dobbiamo offrire la speranza cristiana”. La morte e risurrezione di Gesù Cristo sono “la più grande mutazione della storia dell’umanità”, come diceva Benedetto XVI, ed è una “rivoluzione” perché “cambia il cuore”. “E noi siamo rivoluzionari di questa rivoluzione perché andiamo per questa strada della più grande mutazione della storia dell’umanità: un cristiano se non è rivoluzionario non è cristiano, deve essere rivoluzionario per la grazia che il Padre ci dà attraverso Gesù Cristo morto e risorto”.

    Diventare cristiani è proprio un bel “lavoro quotidiano” sul proprio cuore…

  2. giancarlo salvoldi dice

    Desidero partecipare alla salvezza dell’umanità, e a volte mi prende il dubbio se sia più importante l’impegno sociale e politico o l’impegno a convertirmi. E provo un po’ di imbarazzo e timidezza perchè “questo mondo” irride, apertamente o in cuor suo, alla debolezza del percorso di conversione personale. E’ invece a me evidente che sono necessari ambedue i percorsi, e che quello della conversione è non solo indispensabile ma anche prioritario: solo se io guarisco posso trovare i rimedi politici giusti che guariscono la storia e il mondo. C’è una consequenzialità logica e necessaria. In una società crudele che ruba la speranza, il messaggio rivoluzionario è cambiare il cuore, e se lo faccio questo diventa automaticamente comunicazione di speranza e di salvezza, ad onde concentriche che si allargano.
    Si crea la rete dei cuori nuovi, infinitamente più potente di quella di internet.

  3. Carissimo, hai ragione, è proprio questo l’oerientamento di tutto il nostro lavoro: inserire nei progetti moderni di liberazione storica e politica l’elemento, ormai indispensabile, della trasformazione interiore.
    Non sarà facile far passare questa prospettiva, ma tutto procede però ineluttabilmente in questa direzione.
    Ciao. Marco

  4. Caro Marco, mi avrebbe tanto piaciuto dei partecipare a questo incontro per sentire la tua posizione su questi argomenti.
    So che andrai piano nel liquidare il Budhismo come Nichilismo, una semplificazione che non é sperabile da te.
    Spero tanto pur che questa istanza di “salvezza” non sia un ennesimo intento del “ego” sempre cercando soppravivere e continuarsi nella sua irrinunciabile identitá…. Stiamo attenti a no squalificare “le spiritualitá” come una moda new age di elaborarsi una religione su misura… tutte queste squalifiche tagliano il dialogo (per mancanza di considerazione e rispetto) con tanta gente, giovane e non tanto che ricavano forza e speranza per continuare a camminare…
    Il nostro paradigma intelettuale cattolico e veramente massiccio in fondamenta ma pure pesante e laberintico nel suo insieme. Belle giornate!

  5. Carissimo, non ti preoccupare, è lontano dal nostro spirito sia il “liquidare” il Buddhismo come nichilismo, sia il sottovalutare le varie ricerche spirituali del nostro tempo. Io credo che questa epoca richieda ascolto reciproco. dialogo, e discernimento: nessun giudizio all’ingrosso, nessuna facile assimilazione, nessun superficiale sincretismo; ma appassionata conoscenza e comprensione e selezione dei veri semi di novità, di vita nuova.
    Grazie, e a presto. Marco

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