Vorrei iniziare questa nuova stagione 2013/14 con un famoso pensiero di Einstein, che diventi per tutti noi una sorta di viatico, ma anche un augurio e un impegno di lavoro: “Non possiamo risolvere i nostri problemi con il pensiero che avevamo quando li abbiamo creati”.
Credo che questa intuizione dovremmo applicarla con cura sia alle nostre crisi personali che a quelle della cultura, dello stato nazionale, del governo mondiale, e della stessa Chiesa.
Questo è il tempo infatti in cui i problemi che incontriamo a tutti i livelli possono essere risolti solo se modifichiamo radicalmente le forme del nostro pensiero, anzi se cambiamo proprio la nostra forma mentis.
Questo rovesciamento della mente si chiama in greco metànoia.
La meta-noia universale è oggi l’unica via di uscita dalla para-noia globale, e cioè dalla fissazione mentale sostanzialmente suicidaria in cui ci stiamo paralizzando.
Viviamo infatti questi anni con la sensazione davvero inquietante di un mondo in preda ad una vertigine senza più controllo. Questa società planetaria iperconnessa e delirante ci appare come una sorta di valanga che precipita a valle portando con sé e travolgendo tutto ciò che incontri: case, villaggi, ecosistemi, strutture mentali, codici morali, sacrosante verità.
Meno male che possiamo già da ora e in ogni momento spostarci su diverse e ben più alte e aerate frequenze di pensiero rispetto al misto di angoscia, noia, ossessione economicistica, criminal minds, oscenità e pubblicità offertoci notte e dì dalla comunicazione di massa.
Non dimentichiamocelo, fratelli, in specie quest’anno, ne avremo bisogno: in ogni istante l’anima può cambiare punto di vista, elevarsi, sganciare le zavorre mentali, tutto il chiasso e la violenza di questo mondo, e lasciarsi assorbire dal Respiro dell’Eterno: anche ADESSO.
Il filosofo morale statunitense Michael Sandel dice che siamo passati da una economia di mercato a una società di mercato, in cui cioè tutto ormai è in vendita: i corpi, gli uteri, gli stessi diritti: possiamo pagare per saltare la fila o per tatuare addosso a qualche povero ragazzo spot pubblicitari o per affittare il corpo di una donna indiana e impiantarci dentro un figlio, magari con lo sperma di un “donatore” sudafricano, o ancora per affittare persone che si sottopongano a sperimentazioni farmacologiche pericolose o semplicemente per farci uccidere.
Questo mercato globalizzato delle carni umane in realtà sta per deflagrare: ci sono 600.000 miliardi di dollari di ricchezza fittizia in giro, e cioè qualcosa come 12/15 volte il PIL mondiale, che prima o poi manifesteranno la loro natura di buco nero, smascherando i crimini di decenni di speculazione e di consumi istericamente gonfiati.
Ma ancor più ci sono ormai milioni di persone fuori di testa, sballottati dentro esistenze economicamente e psicologicamente insostenibili, vittime anch’esse, insieme ai disoccupati e agli emigrati, di un mondo disumano, la cui vera natura è quella di una Matrix vampiristica universale.
La nostra civiltà occidentale ha superato da tempo la linea mortale, la deadline di uno sviluppo ancora pienamente umano, ha smarrito da tempo addirittura il senso comune e unificante di cosa sia l’umano.
Viaggiamo infatti da decenni in zone psico-culturali ben poco umane: osservate, vi prego, con attenzione da questo punto di vista il flusso pubblicitario che ingoiamo ogni giorno, la sua minuziosa educazione, rivolta in specie ai bambini, a uscire appunto dalla sfera dell’umano…
L’economista francese Serge Latouche arriva perciò ad invocare esplicitamente una radicale conversione: “Noi occidentali dovremmo trovare l’ispirazione per realizzare una metànoia, cioè un ritorno a noi stessi”.
Noi, nei Gruppi “Darsi pace”, lavoriamo appunto per questa conversione dell’intera civiltà cristiano-occidentale ai propri stessi ideali obliterati:
la nostra civiltà, infatti, ormai catastroficamente trionfante e planetarizzata, non ha altre vie di evoluzione umana se non quella di riscoprire in modo del tutto originale la propria matrice cristiana, l’ispirazione cristiano-messianica di tutta la modernità, della scienza come della democrazia moderne, e, purificandone le tendenze nichilistiche, proseguirne la traenza storica.
Al contempo però questo processo rivoluzionario richiede anche una purificazione rigenerativa ed un grandioso rilancio della stessa esperienza di fede: l’attuale crisi della fede cristiana infatti sta in realtà alla radice della crisi di civiltà in cui stiamo precipitando.
Non usciremo mai da questo precipizio nell’inumano e nell’antiumano se non riscopriremo la nostra sostanza spirituale ebraico-cristiana; e al contempo non riaccenderemo mai questo fuoco di luce sulla terra se non rinnoveremo profondamente e seriamente la nostra esperienza di fede, il senso cioè di una liberazione che superi ogni schiavitù, anche quella della morte.
Le donne e gli uomini ancora vivi in questo Occidente sconsolato dovrebbero perciò occuparsi con entusiasmo e determinazione soltanto di questo duplice rinnovamento:
della propria cultura (anche politica) e della propria fede.
Di questo immane compito devono occuparsi la Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane in primo luogo, ma poi anche quei partiti e quei movimenti culturali e politici che non diano per scontato questo progressivo ed estenuante esaurimento nervoso dell’intera civiltà umana.
Vi propongo su questo tema una Nuova Visione nel mio sito www.marcoguzzi.it:
La fede richiede pensiero
http://www.marcoguzzi.it/index.php3?cat=news/visualizza.php
Questo è in fondo il vero novum epocale: il passaggio storico-evolutivo già in atto richiede un grandioso rivolgimento/metanoia culturale che non può che radicarsi però entro i processi spirituali di liberazione interiore delle singole persone.
Su queste linee impegneremo tutte le nostre forze anche nella prossima stagione 2013/14.
Desidero perciò comunicarvi che dal 1° di settembre sono avviate le iscrizioni alla nuova 1a annualità fisico-telematica dei Gruppi “Darsi pace”, e a tutti gli altri Gruppi: 2a e 3a annualità, Approfondimento I e Approfondimento II: www.darsipace.it
Potete, se volete, diffondere questa informazione presso i vostri amici interessati, e con tutti i mezzi telematici a vostra disposizione: siti, blog, mail, Fb, twitter, etc.
Sabato 5 ottobre poi, alle ore 18, a Roma, presso il Complesso storico dei Domenicani, in Piazza della Minerva n. 42, presenteremo pubblicamente la
Stagione 2013/14 dei Gruppi
Darsi pace
Martedì 1 e mercoledì 2 ottobre, dalle ore 9 alle ore 12, all’interno del Trimestre sabbatico organizzato dall’USMI nazionale, terrò a Roma due incontri sul tema.
Questa è l’ora
L’interpretazione della crisi contemporanea in chiave messianica
Sabato 5 ottobre parteciperò infine ad un Convegno della Caritas di Roma, dalle ore 9.30 alle ore 13, presso l’Università Lateranense sul tema:
Giustizia e carità ai tempi della crisi
A questo incontro interverranno Mons. Enrico Feroci, il card. Tettamanti, Stefano Zamagni, il Card. Vallini, Leonardo Becchetti, e Giuliana Martirani.
Grazie dell’ascolto, amici, e rallegriamoci dentro questa crisi pur tanto dolorosa: è un intero sistema di pensiero che si sta consumando, un modo ancora troppo miope, ego-centrico, materialistico, e stolto di concepire la vita umana, la creazione, e le relazioni interpersonali. Ma c’è un’altra modalità che sta emergendo dentro il tracollo della vecchia. Addestriamoci perciò, seguendo il consiglio di Einstein, e alimentandoci alle fonti della gioia e dell’entusiasmo, alla velocità, alla leggerezza, alla gentilezza, e alla bellezza di questo nuovo pensiero.
Marco Guzzi
Grazie Marco per queste tue parole di rilancio del nostro lavoro nei gruppi DP, perché penso proprio che la fatica di mantenerci fermi e tenaci nel perseguimento della “nuova visione” sia l’ ostacolo maggiore per molti di noi. Essere confermati nel nostro cammino non può che ‘dissetarci’ e rinnovare la nostra fiducia in ciò che stiamo facendo (vi risparmio il mio personale commento sull’analogia con le immagini bibliche che proprio mentre sto scrivendo mi vengono alla mente: Mosè, la terra promessa, gli Ebrei che affrontano stenti e fatiche lasciandosi alle spalle la prigionia d’Egitto…). Sono certa che anche il nuovo anno di lavoro dei gruppi (per me il 2° telematico) ci aiuterà in questa direzione. Buon viaggio a tutti, mcarla
“Non possiamo risolvere i nostri problemi con il pensiero che avevamo quando li abbiamo creati”: il cambiamento inizia sabato 5 ottobre! A presto! nonno paolo
Condivido con gioa la citazione di Einstein perchè ridà impulso e speranza al mio cammino e ringrazio te,Marco, e tutti gli altri per questi preziosi e proficui stimoli.Mi unisco a Maria Carla nell’augurio di un buon nuovo anno dei gruppi(anche per me il 2°telematico).Letizia