Lampi – La nostra coscienza ottenebrata e la luce della verità (politicamente scorretta) che ce la guarisce

Commenti

  1. Perfetto, Marco. La ragione dis-illuminata dalla fede è una macchina inceppata. La confusione ne è conseguenza perché l’uomo, da solo, non è capace di vedere oltre le proprie distorsioni, spesso comode, per poi avvertire uno strano vuoto che imputa alla condizione umana. Così non è. La natura umana è prettamente spirituale. Siamo spiriti incarnati. Se andiamo contro natura, andiamo incontro alla fine. Un cordiale abbraccio!

  2. A proposito di coscienza, di luci ed ombre, di equivoci e interpretazioni, di discernimento necessario e sempre da invocare dall’Alto, questo scritto di Marco mi ha mi ha portato a rileggere con interesse quanto il Catechismo della Chiesa Cattolica scrive ai nn. 1776-1802. Illuminante ad es. è il n. 1799: “Messa di fronte a una scelta morale, la coscienza può dare sia un retto giudizio in accordo con la ragione e con la legge divina, sia, all’opposto, un giudizio erroneo che se ne discosta”.

  3. Ciao Marco, ciao a ciascuno di voi del gruppo.
    Ultimamente, la situazione è proprio come esprime Marco, con la sua tipica lucidità: io personalmente ho fatto, e faccio tuttora esperienza di cristiani che pur di poter essere ascoltati (e quindi politicamente corretti nell’eloquio), sono capaci di dire TUTTO e IL CONTRARIO DI TUTTO. Giusto un esempio? Ok. Senza far nomi. La dottrina sul peccato originale: viene vista come uno stigma, e da alcuni filosofi e addirittura teologi (sic!) cristiani (ma de che?) viene messa in discussione portando avanti il PRIMATO DELLA DIGNITA’ della Persona umana. Poi però la precisazione che si fa è che “la dignità dell’uomo non lo giustifica nel far quel che gli pare e piace”… Ok, ma allora perché non asserire quello che la Chiesa ha sempre detto, in maniera chiara e lucida sulla coscienza e sulla caduta primordiale? Ve ne scrive uno che nei suoi 28 anni di vita su questo pianeta, ha percorso vie abbastanza astruse, criticando i dettami della morale cattolica (da un punto di vista meramente agnostico), ma finendo poi col constatare che la Verità non può esser manipolata, e che uno voglia o non voglia alla fin fine Essa si rivela comunque.
    Grazie ancora per il lavoro, e vi rinnovo il mio sostegno (al momento solo morale ed emotiva), e condivido con voi la gioia di aver acquistato (con un entusiasmo che mi si rinnova di giorno in giorno nel procede in questo cammino NUOVO) tutti e tre i libri del cammino spirituale di Darsi Pace (i voll. Darsi Pace, Per Donarsi e Imparare ad amare), e c’è TAAANTO lavoro da fare, ma con tanto tanto gusto e tanta pace che si rinnova e cresce man mano che avanzo.
    A presto!

    Giò

  4. giancarlo salvoldi dice

    Confusione. Razionalità pura da cani rabbiosi. Discrezionalità soggettiva nel decidere ciò che è bene e ciò che è male.
    Ho concluso proprio ieri il quarto contributo “Sui fondamentali della politica”, che verrà pubblicato a giorni, titolato:
    ” Politica e morale: Machiavelli o Tomaso Moro?”
    Campioni del pensiero dominante omologato come Roman Polanski o Woody Allen sono pedofili conclamati.
    Ma quel che voglio far sapere è che 35 anni fa il Partito radicale transnazionale, quello di Pannella e Bonino, ha firmato un documento in cui si reclamano i “diritti civili” tra i quali c’è il diritto civile alla pedofilia.
    In Olanda, faro europeo del politicamente corretto, esiste da anni un partito pedofilo legittimato da una magistratura democratica, che nell’estate 2013 gli ha riconosciuto perfino il diritto alla promozione della pedofilia.
    Ho raccontato questo a giornalisti increduli di Montecitorio, ed ho spiegato loro che i Verdi tedeschi sono crollati alle recenti elezioni perchè è emerso che il loro leader Jurgen Trittin è stato sostenitore del diritto “in-civile” alla pedofilia.
    Io provo imbarazzo solo a dire queste verità verificabili da chiunque e che il “politicamente corretto” impone ai nostri liberi mass-media di tacere: alla confusione si aggiunge la protervia di poter fare ciò che piace, anche con la violenza.
    Menti eccelse, spiriti disperati e sarcastici, attori che fanno ridere e vengono osannati, passano come carri armati sui corpi innocenti di bambini e bambine: hanno corpi sempre più permeabili e cuori sempre più impermeabili.
    Il mondo ha bisogno delle “Nuove visioni” di Guzzi, rubrica che andrebbe meglio evidenziata in apertura del sito.
    Scusate questo scritto, ma la brutalità non sta in me ma negli orrori che qualcuno deve pur cominciare a denunciare,
    per il domani dei nostri figli, di cui siamo ovviamente responsabili.

  5. Mi pare che ciò che è stato descritto in questo post abbia a che fare con la tracotanza umana, peraltro piuttosto ingenua nonostante sia molto dannosa, dell’autofondazione: ci pensiamo come fondamento a noi stessi e perciò crediamo di trovare in noi la legge che ci delinei come esseri umani. È però un’illusione, ma nel frattempo facciamo disastri, a nostro e ad altrui danno, proprio come nell’esempio della pedofilia portato da Giancarlo.
    D’altro canto, però, per noi uomini e donne del XXI secolo non è più possibile pensare in termini astratti e metafisici una Verità dall’alto dei cieli, oggettivamente postaci davanti, cui tenteremmo di avvicinarci. Per noi, cui le scienze umane hanno insegnato l’essenzialità imprescindibile dell’antropologico, la Verità deve avere a che fare direttamente con la nostra vita, altrimenti non ci tocca e l’adesione, ammesso che ci sia, sarebbe esterna, senza produrre reali cambiamenti in noi. Per noi cristiani la Verità è un Uomo figlio di Dio, la sua vicenda storica, il suo rapporto con la trascendenza che ci ha insegnato a riconoscere come Abbà affidabile, il suo rapporto con le persone che ha incontrato. Se non ci decidiamo per quella Verità che interpella la nostra coscienza con i tratti dello Spirito del Risorto, continueremo a rimanere in balia della confusione di fronte alla molteplicità delle possibili scelte tutte omologate per cui ognuno ha i suoi diritti da rivendicare.
    A questo punto, proprio perché la nostra libertà è in relazione stretta con la Verità che è lo Spirito di Gesù Risorto in noi, Spirito che possiamo sperare di ascoltare se facciamo un lavoro di pulizia dell’ego, possiamo tentare di entrare in dialogo con chi non la pensa come noi, nel difficile equilibrio tra rispetto dell’interlocutore e affermazione, assertiva ma mai violenta, della giustizia come cura del più debole.
    iside

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