C’è un libro che utilizzo a scuola con i bambini per aiutarli a comprendere che diventare grandi è un processo lungo, continuo e richiede pazienza, coraggio, umiltà, perseveranza, le stesse qualità da coltivare nel cammino spirituale.
In questo cammino mi sento piccola come loro e mi piace riportare le parole di questo libro, splendidamente illustrato, per riflettere sui passi compiuti in Darsi Pace.
Il seme è addormentato nella terra Madre bloccato dal gelo.
Il risveglio delle nostre menti e dei nostri cuori è un dono che ci arriva da molte parti, a volte come inatteso, altre a lungo ricercato.
I gruppi Darsi pace stanno divenendo sempre più i luoghi dove coltivare e far crescere questo dono che trasforma dal di dentro le nostre esistenze in una relazione di autentica condivisione.
Ed è proprio dai nostri luoghi d’origine che sentiamo il bisogno di espandere le nostre radici incontrandoci anche fisicamente, per dare spazio alla nostra sete di senso, condividere le nostre vite, sostenerci per comprendere sempre meglio gli strumenti e il metodo integrato che Marco ci mette a disposizione.
La semina romana vede sbucare il piccolo seme dalla terra; sono ormai una realtà in tutta Italia i Gruppi Darsipacisti che si incontrano fisicamente: in Lombardia, in Piemonte, nelle Marche, in Emilia Romagna ……………………..tanti semi preziosi.
Il seme è nudo e paziente
Ho iniziato frequentando il gruppo di Mozzo nel 2008 dopo un intensivo a Eupilio e per un anno ho solo ascoltato, lasciando risuonare le parole dentro di me.
Piano piano il gruppo è diventato un insieme di relazioni calde e accoglienti, di parole consolanti, di chiarimenti e spiegazioni, di preghiera profonda, uno spazio dove mettersi a nudo senza il timore di essere giudicati, dove essere in comunione con l’altro.
Un luogo dove sono nate tante amicizie insieme al desiderio di stare insieme e condividere.
Il seme è coraggioso e fruttuoso
Dopo un primo approccio di conoscenza del metodo, ora nasce il Gruppo Darsi pace a Palazzolo, la mia città.
Ri-cominciare con una nuova consapevolezza mi fa gustare nuova-mente tutti i passaggi e intuire il valore e la bellezza della testimonianza.
Condivido la partecipazione, la serietà, l’impegno e l’entusiasmo con ogni partecipante, nel clima di sincera accoglienza che Giuliana ci offre a casa sua.
La decisione del gruppo, in questo secondo anno, di ripetere la prima annualità telematica è un passo importante di comprensione del cammino iniziatico intrapreso, un imparare ad essere sempre principianti, ogni giorno della propria vita, ad ogni età.
Ri-petere è ri-creare ogni volta qualcosa di nuovo dentro un processo universale, in un atto creativo del Nascente che è in me, in noi e che insieme diviene la nuova umanità.
Il coraggio che voglio infondere ai miei alunni viene dalla speranza, dalla fede nel granellino di senape che germoglia e diviene un grande albero ed è il coraggio che sento nascere dentro di me.
Non viene da me, comprendo che mi viene donato ogni volta in cui riesco ad affidarmi al Respiro dell’Eterno nella dinamica di morte e di rinascita, ogni volta in cui contatto lo stato di pace e di integrità che mi porta verso la Sorgente della vita.
Accogliere il piccolo seme ci colma di gioia!
Con la semplicità del cuore ci trasmetti la gioia del piccolo seme che porta potenti, immensi e sorprendenti frutti. Nella semplicità dell’accoglienza, la nostra accoglienza fa spazio all’inedito, al nuovo che ci ri – crea nella semplicità della nostra nuda terra.
Oggi, insieme, stiamo conducendo con determinazione la nostra ricerca, il senso del nostro cammino, la direzione si sta facendo sempre più chiara, determinata, ricca, appassionata.
Leggerti mi da gioia, incontrarti mi dona gioia!
Condividere l’esperienza che viviamo in “darsi pace” è sorprendentemente fioritura, viene da sé, basta lasciare che il piccolo seme si espanda nella vita di ogni nostro giorno. Grazie!
Ti abbraccio di cuore. Vanna
Un piccolo seme, che arriva anche a me da Palazzolo ?
Apprendo che a Palazzolo ( Sull’Oglio? ) nasce forse un gruppo di DARSI PACE ….Non so dove orientarmi per trovare agganci con altri partecipanti “darsipacisti” nel mio territorio, provincia o regione…io sono di Chiuduno (BG) mi sono iscritto anche se in ritardo rispetto all’inizio di novembre 2013 , in febbraio di quest’anno, al PRIMO ANNO TELEMATICO. La mia terra , su cui è piovuto molto, è stata inseminata fino al 4° incontro ……adesso che arriva la primavera , forse qualcosa comincerà a spuntare ….non vorrei diserbare quelle tenere piantine, distrattamente, assieme alle erbacce del mio orto.
cari saluti
ivano
Nel cammino spirituale anch’io mi sento come una bambina che muove i primi passi; i bambini che a scuola si fidano di me mi insegnano ad abbandonarmi fiduciosa a ciò che accade.
Ciò che mi colpisce del seme è la sua piccolezza unita alla determinazione di crescere, di diventare una pianticella che si irrobustisce, si colora di fiori e regala frutti.
Partecipo al campo di eventi di Darsi pace con lo stupore e la gioia per la nuova forma che si fa in ciascuno di noi e che, come ci ricorda Mariapia, non trasforma soltanto noi stessi, ma cambia anche il mondo.
Un abbraccio a tutti i piccoli semi.
Giuliana
Permanere nel lavoro di gruppo “fisico” a Mozzo (prov. BG per Ivano) mi ha consentito di sperimentare che per lasciare che accada la mia trasformazione interiore e addiveneire ad una sorta di “misura” è necessario che il piccolo seme marcisca e muoia.
Capisco che nei misteri gaudiosi della nostra storia sacra, così come nel primo ciclo scolastico, questo sia lasciato un po’ velato sotto un azzurro manto: ma, ciò non toglie che sia necessariamente vero. Ai misteri gaudiosi si accompagnano i dolorosi, e, non è sempre facile attraversare questo travaglio anche se esso, in un modo o nell’altro tocca tutti gli uomini, siano essi: genitori e figli, insegnanti e alunni; e non solo coloro che fanno una seria ricerca di senso. Certo i risultati che ne conseguono, differiscono e di molto: dall’impotenza alla pace e talvolta nella gioia.
Detto questo, ritengo che per incarnare/concretizzando (coagula) mi sia utile l’esperienza nel gruppo fisico, mentre per lavorare su di me e quindi approfondire l’esperienza solitaria dell’interiorità spirituale mi è più congeniale il lavoro telematico.
Grazie Rosanna per il tuo contributo.
Son sempre affascinata dal vostro lavoro alla scuola primaria, tuo e di Giuliana, ed anche da come fiorisce lo Spirito tra le vostre mani. Anche se quest’ anno la mia presenza nel gruppo fisico è stata praticamente un’assenza, ringrazio tutti i componenti per avermi concesso di vedere attraverso i loro occhi e le loro mail, le grandi cose che il Signore ha fatto tra noi.
Un abbraccio a tutti, con affetto
Rosella
Grazie, carissima, credo che l’immagine del seme sia davvero immensamente ricca, una metafora universale, a noi è richiesto di essere seme, di ricevere il seme, di spargere i semi, spargere in abbondanza, senza misura, senza pretendere di vedere tutte le fioriture: sappiamo infatti che i semi vanno un po’ dovunque: sulle pietre come tra le spine, ma a volte cadono anche su terreni grassi e accoglienti: che il campo di DP mostri sempre più le sue messi abbondanti, promessa di tanto pane per tanta fame …
Un abbraccio. Marco
Carissimi Vanna, Giuliana, Rosella, Marco, sentirmi seme che cresce insieme a voi in questo grande campo DP è davvero bello!
E’ nell’abbandono fiducioso che impariamo a trasformarci ricollegandoci al Principio; il chicco muore per germogliare dall’alto e trasformare il mondo con la potenza della sua rinascita, in un presente che profuma di futuro.
Non è importante sapere quando, ma credere che il campo DP diventi un bosco, una foresta, dove l’uomo di oggi disilluso e disincantato, possa sfamare la sua fame di senso.
Un grande abbraccio. Rosanna
Carissimo Ivano, benvenuto!
Adesso che è quasi primavera tutti ci dedichiamo ai nostri orti,ognuno al proprio, ma è bello poi condividerlo con gli altri.
Nel primo anno telematico ti darò dei riferimenti per prendere contatti con il gruppo di Palazzolo sull’Oglio.
Un abbraccio e un arrivederci a presto. Rosanna
Grazie Rosanna, mi piacerebbe uasare questo libro con i miei figli. Ci dai il titolo?
Ci piacerebbe conoscervi tutti, magari il 5 aprile nell’incontro annuale.
Ciao
Giammarco
Caro Gianmarco , il titolo del libro è “Il timido seme” di Diana Hutts Aston – Sylvia Long edizioni Motta Junior indicato a partire dagli 8 anni. Viene usata una breve narrazione per fare divulgazione; sono le illustrazioni la parte fondante del libro. Il filo lo devi trovare tu….
Il 5 aprile non potrò esserci, ma sono certa incontrerai buona parte del gruppo DP. Comunque sarò a Maggio a Santa Marinella, un intensivo davvero speciale per i corsisti.
Buona lettura! Ciao. Rosanna
Grazie Rosanna per il dono della tua condivisione ricca di luminose parole che mi rimandano fertili immagini di semi
Il seme addormentato nella terra Madre bloccato dal gelo.
Il seme nudo e paziente
Il seme coraggioso e fruttuoso
immagini che mi invitano a osservare ,riflettere, come mi sono presa cura del mio piccolo seme…
quali azioni per la sua crescita :
– smuovo piano piano la terra intorno…cerco di renderla soffice arieggiata con piccoli e profondi respiri
– quotidianamente….annaffio il mio piccolo seme conl’acqua rigenerante che attingo alla Fonte
– nutro la terra con l’humus delle letture del giorno
-presto attenzione alle erbe infestanti che crescono intorno….
-osservo e percepisco vita,morte , crescita
– sento la leggera spinta delle radichette verso il basso
– sento la spinta verso l’alto in cerca di Luce
gioisco per qs piccola, lenta crescita e mi ritrovo in un campo con altri semi germogliati“ un campo gravido di vita……”
alcuni semi sono già ben cresciuti…li osservo …vorrei crescere come loro….
..un contadino si prende cura di noi…ci incoraggia,ci sostiene. ,ci nutre ci da speranza:cresceremo..come alberi piantati lungo il fiume…..daremo i nostri frutti……
A tutti i semi, alle piccole piantine, alle piante fiorite, agli alberi carichi di frutti , agli arbusti,
vorrei esprimere la mia gioia per essere nel campo di Darsi PACE un campo che sta crescendo , si sta espandendo…si sta radicando in tanti luoghi…dal campo fisico di Mozzo e dal campo telematico del 3 anno
un rigoglioso abbraccio IRENE
Carissima Irene, ci sono semi di tutte le misure, dal baccello dell’orchidea che ne può contenere un milione, al seme della palma che può pesare fino a 30 chili.
La bellezza del Creato è questa diversità, ciò che ognuno è chiamato precisamente ad essere adesso, qui ; è il cammino che stiamo percorrendo insieme in questo fertile campo che è Darsi Pace, che ci fa scoprire poco a poco l’unicità del Mistero che siamo, attraverso l’ amorevole cura della piantina e l’abbandono fiducioso al Padre.
Un forte abbraccio. Rosanna
Da alcuni giorni rileggo queste vostre gioiose parole che hanno riacceso il mio desiderio di partecipare agli incontri di gruppo anche fisicamente. Ho ricevuto la mail che invita gli iscritti al primo anno a contattare altri partecipanti ai corsi della propria zona. Io abito a Roncola, un ameno paesello in provincia di Bergamo, ho contattato persone che abitano vicino a me, loro seguono un percorso personale. Sono iscritta al primo anno telematico e mi chiedevo se fosse possibile partecipare agli incontri di un gruppo. Un saluto a tutti, spero mi possiate dare indicazioni, grazie di cuore. Stefania.
Cara Stefania, anche per te possono valere le indicazioni che sia io che Giuliana abbiamo fornito ad Ivano nel quarto incontro del primo anno telematico .
Anche la distanza non è un ostacolo per molti semi che sono ingegnosi e si lasciano trasportare dal vento…perciò affidiamoci al soffio dello Spirito!
Ciao. A presto. Rosanna
cari piccoli semi……..
questa mattina il mio piccolo seme ha ricevuto un nutrimento straordinario…….
piccole gocce d’acqua …le ho sentite calde ,lente, scendere dagli occhi lungo il viso , fino alla bocca…..un gusto caldo,leggermente salato…….che emozione!!!!!!!!!!!!!!
un abbraccio irene
Ti ringrazio molto Rosanna per la tua gentile risposta.
Spero a presto. Un saluto. Stefania
Cara Rosanna, la prima sera che ci siamo incontrate al corso , proprio qui a Palazzolo sull’Oglio , mi ha colpito la dolcezza con cui tu e Giuliana ci avete accolto, senza forzature , senza pretendere, senza giudicare ed è stato bellissimo! Quella sera ho avuto la consapevolezza che il nostro gruppo fosse davvero un piccolo seme che avrebbe germogliato. Ora , ogni volta che ci incontriamo e’ una esperienza nuova , il momento della condivisione e’ il momento più vero e intenso, e vado a casa con un po’ di pace in me stessa.
Grazie Rosanna, grazie Giuliana!
Giusi