La bellezza e la gioia del pensare

Commenti

  1. Respiro la riflessione che ci offri, carissima Mariapia, come una boccata di aria pura.

    E’ sempre più faticoso per me stare dentro relazioni ed ambienti privi di pensiero vivente e pieni di parole senza senso.
    Per fortuna nel cammino che sto compiendo con voi imparo a ritrovare ordine nella confusione, a mettere a fuoco il Centro verso il quale desidero tornare perseverando nella purificazione delle mie distorsioni.
    Il lavoro interiore mi fa sentire viva nel travaglio di questo tempo.

    Grazie e un forte abbraccio.
    Giuliana

  2. Mentre leggevo cercavo di visualizzare la mia relazione/comunicazione con gli altri e quale/come la comunicazione oggi nel/tra il genere umano, ed ho visto il buio! Poi mi è apparso lo stivale: simbolo per me da un periodo di “luogo” relazionale e di conforto nel quale il mio pensiero/affetto/possibilità di comunicare, viaggiano liberi ed incontrano persone sulla mia stessa lunghezza d’onda, Queste persone siete tutti voi! il mondo DP! Il pensiero e la parola hanno riacquistato Senso ! Seppur monade nella mia realtà, vivo nella certezza/gioia che sotto le attuali generali insignificanti chiacchiere, si sta evolvendo una rete invisibile di fili forti e resistenti, che si intrecciano e sostengono vicendevolmente per dar vita ad un nuovo tessuto..!
    Per la nuova annualità che si sta avviando , auguro a me stessa che l’immagine/simbolo diventi il mondo, e a tutti che il nostro pensiero attraverso la meditazione avvolga quello generale perchè possa conoscere/sperimentare ” la bellezza e la gioia del pensare”. Un abbraccio Maria Rosaria

  3. “ Il pensiero fa la grandezza dell’uomo”. “Perché questo pensiero è presenza, amore, desiderio e volontà.”

    Credo che il senso della mia vita e del lavoro che compio sulla terra possa sintetizzarsi in questo: imparare a vivere la vita “con cuore riconoscente e grato”.

    Ri-conoscere definisce la qualità del nostro “essere fatti”, quindi sintetizza l’essere e il fare, la Marta e la Maria che operano in noi, e non a caso la Chiesa ha riconosciuto Sante entrambe.
    Spesso dubito che la traduzione “Maria ha scelto la parte migliore” sia corretta, credo invece che sia quella che non sarà mai tolta; poichè, quella incarnata da Marta è soggetta al compimento dei tempi, nella resurrezione nella carne e quindi per quel che ne sappiamo “temporaneamente tolta”.
    Insomma solo ora ed a fatica va delineandosi il fatto che tutti i sacramenti abbiano una pari dignità nella loro essenza incarnata, così che fioriscano i differenti carismi mentre lo Spirito d’Amore li conduce a dialogare tra loro incarnando Vita.
    E’ solo un pensiero rivolto al sinodo in corso.
    Grazie Maria Pia per il dono del tuo lavoro che ci aiuta a crescere.
    Con affetto
    Rosella

  4. solo ora ho notizia dell’esondazione del Bisagno, son vicina a te come a tutti i miei cari
    Rosella

  5. Marco Guzzi dice

    Grazie, carissima, hai proprio ragione. Siamo ossessionati da attivismi senza pensiero, e perciò senza cuore, da slogan come “fatti, non parole”, proclamati con enfasi retorica, e commovente superficialità, perfino in ambito religioso e cristiano. Ma tutto nasce dal pensiero, ed è solo il pensiero, quel Lògos che per noi si fa carne, esistenza, cuore, e storia, che può rigenerarci fino in fondo.
    Un abbraccio. Marco

  6. Il tuo scritto Maria Pia mi ha sollecitata a riportare ancora alcune mie riflessioni di questi giorni. Da poco mi sono sentita telefonicamente con Giuliana e con Vanna. Ho vissuto che le parole/pensieri reciproci erano veicolati dal cuore. “Come tra sorelle” ho esclamato con gioia dentro di me! Questa esclamazione mi ha aperto un varco immediato sul significato e sugli schemi mentali che abbiamo circa le relazioni familiari/amicali. “Ma come, due persone conosciute da poco, care come sorelle!!?? Ma allora il cuore non ha categorie di appartenenza, schemi.?! I ruoli, non hanno più il loro potere??!! “. La mente ha vissuto di colpo il crollo delle categorie e insieme al cuore, la gioia di potersi espandere all’infinito, senza confini! Dunque, le relazioni, non sulla base di vecchi concetti di appartenenza e/o di convenienza, ma sull’espansione del cuore e della mente verso una nuova Umanità, tramite/verso un Comune Obiettivo.
    Ho avuto sentore che stiamo ri-disegnando e ri-generando il modello comunicativo e forse non ne siamo molto consapevoli.
    Ho intravisto come in ognuno di noi, un io cosciente /consapevole e che si espande, possa diventare agente di cambiamento e come possa collaborare a ri-disegnare il mondo! (S.ta Marinella 2014). E’ questa nuova modalità di “pensare con il cuore” e di ” vivere le relazioni in uno stato Unitario ed Integrato”, sento, che sta iniziando a costruire quel nuovo tessuto di cui parlavo ,seppur con fatica e paura perché agli albori.
    Con affetto, Maria Rosaria

  7. Cara Rosella!
    Grazie per essere vicina a me e ai Genovesi in questo frangente dell’alluvione, l’ennesima della sua storia moderna. Io abito sulla riva del torrente Bisagno, che era fino a ieri colorato di erbe , fiori e arbusti, ora è come un grande e impetuoso fiume fangoso. Fortunatamente il mio palazzo è in zona non pericolosa e io sono al quarto piano .Però tante persone già colpite dall’ultima alluvione, soltanto tre anni fa, piangono e io ne sono rattristata . Se si fosse costruito secondo ragione e con lungimiranza e si fosse fatto opera di prevenzione ,non saremmo a questi punti. Pensare bene serve anche per risolvere i problemi pratici! In tempi apocalittici come questi, in cui anche il tempo meteorologico ci ricorda che stiamo precipitando forse verso un’ altra era, dovremmo veramente essere sobri , riflessivi e solidali! Mariapia

  8. Le tristi notizie di cronaca, di politica, di burrasche, mi danno la sensazione che stiamo scivolando in un nuovo Medio Evo, in una vita più insicura, più soggetta all’ arbitrio del più forte.
    Però il non voler vedere o l’esserne angosciati è ciò che alimenta l’io egoico e separativo.
    Mi viene in mente la “Perfetta Letizia” di S. Francesco, dove questo io non è più alimentato.
    Ma non so…?
    Un caro saluto.

  9. Grazie a tutti voi che avete commentato il mio post: aiutiamoci veramente a pensare, parlare e comunicare, come ha sottolineato Maria Rosaria, secondo il desiderio di crescita e di verità che abita in noi!
    Ieri ho letto una frase della filosofa Hanna Arendt che supporta ulteriormente le nostre considerazioni: “ Il male non è in alcun modo demoniaco. La forma moderna del male è la banalità e la mancanza del pensiero.” E ancora: ” Il male risiede in ogni rifiuto di pensare, in ogni questione non sollevata per quieto vivere, in ogni dubbio tralasciato “.
    Ad Aldo che ha citato nel suo intervento la perfetta letizia di San Francesco, quasi in alternativa alle lamentele sulla tristezze odierne , mi permetto di consigliare di vedere su questo blog il mio post di qualche tempo fa’ proprio su questo fioretto e di leggere soprattutto i molti commenti chiarificatori. Mariapia

  10. Grazie Maria Pia e’ bellissimo lo scritto di Bellet quanto mai vero e condivido le tue riflessioni. Possiamo davvero re – imparare a pensare!
    Gabriella

  11. grazie Maria PIA mi hai proprio stimolata…pungolata …sento il bisogno . l’esigenza di approfondire qs pensieri con l’aiuto del libro di Bellet che acquisterò che mi regalerò …un abbraccio irenilde

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