Nella giornata della pace papa Francesco dice al mondo, e a ciascun uomo:” Non più schiavi,ma fratelli”.
Laddove la schiavitù si presenta sia a livello sociale che spirituale, e riguarda prima la mente e il cuore e solo dopo la lotta e la “piazza”.
Questo vale per chi percorre il cammino di “darsipace”, e vale in sé, perchè è nella pace integrale che risiede la verità del bene che ogni uomo cerca.
E’ nella prospettiva di “darsipace” che desidero proporvi una riflessione sul recente clamoroso evento del crollo del muro tra Cuba e USA.
E’ stato un muro duro e terribile, di quelli che gli uomini sono bravi a fare, come il muro di Berlino, o quello tra USA e Messico, tra Israele e Gaza, tra Cina comunista e Taiwan, tra Russia e Ucraina, e ancora quelli della Corea e di Cipro.
I muri del mondo sono la conseguenza naturale e inevitabile dei cuori duri dell’uomo, dei cuori schiavi dell’uomo vecchio, che producono relazioni belliche, relazioni schiave invece che fraterne.
Parlando di evento storico, i mass media di tutto il mondo hanno sottolineato che la caduta del muro di Cuba ha avuto come protagonista papa Francesco.
E a me sembra che il miracolo vero sia proprio questo, e cioè che un risultato di tale portata sia stato raggiunto dal vicario di Gesù Cristo.
E’ stato raggiunto non solo grazie all’uso dell’indispensabile ragione, ma soprattutto grazie all’uso del cuore e della logica dell’amore.
Il vicario ha pensato proprio come Gesù, ha agito nel nome di Gesù, sapendo che chi ha fede fa miracoli come li ha fatti Lui.
La cosa più naturale che ciascuno poteva aspettarsi era che dovesse essere l’ONU ad abbattere i muri.
Non è il suo mestiere? Non spetta ad essa difendere e costruire la pace nel mondo? Non ha avuto mezzo secolo a disposizione?
Eppure non ce l’ha fatta.
Questo dimostra che non bastano grandi mezzi finanziari, non bastano grandi istituzioni sovranazionali, non basta la politica.
Ed ecco che dove la politica ha fallito sempre, è riuscito uno il cui mestiere non è né la politica, né la diplomazia.
Ed è proprio su questo punto che gli analisti e i politologi sono ciechi, e quindi sono muti, e queste cose non sanno dirle.
Nel migliore dei casi, che concedo volentieri, si tratta di inconsapevolezza, nel caso peggiore è velo ideologico.
A me sembra evidente che il Principe della pace ha dato la forza di creare pace al suo vicario che è riuscito a conformarsi a Lui.
Noi che siamo non dico esperti, ma praticanti di “darsipace”, abbiamo ricevuto luce sufficiente a farci vedere che il frutto della pace nasce sull’albero della vita, sull’albero di una carità che opera nel nascondimento, che agisce sui cuori, anche dei politici e dei diplomatici, che opera senza interessi e secondi fini.
Questa è la riprova che lavorare per la conversione dei cuori è lavorare direttamente nel campo politico, e in questo caso nel campo della politica di pace, e soprattutto è la prova che quel tipo di lavoro è efficace.
Rallegriamoci, e raccontiamo a tutti che noi, quando cerchiamo la conversione del cuore, non siamo folli, ma abbiamo il conforto di questi dati di realtà.
Io credo che possiamo e dobbiamo cantare “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà”.
E se, sempre a proposito di Cuba, il “disegno” fosse stato ancora più ampio?
Uomo di buona volontà per eccellenza fu San Giovanni XXIII, autore non a caso della “Pacem in terris”.
E chi è stato che nel terribile 1963 della crisi di Cuba, ha convocato il dittatore dell’URSS, Chruscev, e il presidente degli USA, Kennedy?
E’ stato ancora una volta il vicario di Cristo: il mondo deve ringraziare lui se la terra ha evitato l’olocausto della guerra atomica, quando i missili a testata nucleare erano già sulle rampe delle corazzate e dei sottomarini, sotto le ali dei bombardieri, sulle rampe di lancio delle basi terrestri americane e russe.
Sappiamo del bombardamento evitato sulla Siria, dopo la giornata di preghiera e di digiuno indetta ancora da papa Francesco: e anche in quel caso la giornata di preghiera è stata il giorno prima che partissero i cacciabombardieri, ormai già schierati sulle piste degli aeroporti militari.
Forse questi “particolari” non entrano nei libri di storia, perchè non riguardano l’empirico e il tangibile, ma riguardano l’invisibile, quello del Piccolo principe.
Noi abbiamo il privilegio di riuscire a leggere con gli occhi del cuore.
Questa lettura è un dono, e ci è dato anche se noi stessi, io il primo, siamo solo in cammino, faticoso, verso l’integrità e la pace in noi e nelle nostre relazioni.
Ho iniziato ricordando il messaggio “non più schiavi, ma fratelli”.
Le forme di schiavitù esistenti richiedono un’analisi sociale ed economica, e impongono di far rispettare la legislazione in materia.
Ma se noi riducessimo tutto ai parametri economici e politici inanelleremmo molti insuccessi.
Noi possiamo far crescere la consapevolezza di quanto la storia ci mostra, e cioè che i singoli, e i popoli e le culture devono fare i conti anche con la schiavitù dei cuori, più inclini alla guerra che alla pace: una nuova umanità, e una politica nuova, non possono farsi senza la loro conversione.
L’augurio di pace per quest’anno è che qualche cuore si ammorbidisca e così un altro muro si abbasserà.
Abbiamo bisogno di nuovi libri di storia, e non solo di storia, per imparare a guardare l’essenziale, ciò che si vede con gli occhi del cuore.
In questa attesa continuiamo a lavorare su noi stessi lasciandoci plasmare dalla Parola:
“imparate da me che sono mite e umile di cuore” (Mt 11,29)
Grazie GianCarlo e un abbraccio.
Giuliana
Caro iperbolico Giancarlo
…non so…
ma siamo sicuri che il vicario del Cristo non sia a capo di una istituzione sovranazionale?
E che non ha grandi mezzi finanziari?
Mi hacolpito poi come circa 1 mese fa parlando alla comunità europea e’ stato da tutti applaudito con ovazioni.
Ma ascoltavano veramente quello che diceva?
Insomma questo mettere d’accordo tutti puzza un po e soprattutto non mi sembra in linea con l ‘accoglienza riservata al Cristo.
E poi siamo sicuri che le cadute moderne di muri non rispondano che alla costruzione di altri muri invisibili fatti per es. con immense cascate di dollari e cartelle di contratti commerciali,oppure stupendi tablet e smartphone con performanti fotocamere che ci “gradifratellino”
Scusa la provocazione
con affetto
Davide
Condivido pienamente che la conversione dei cuori, più inclini alla guerra che alla pace, sia la strada! E come è duro e difficile in un mondo circostante che si muove ancora prevalentemente in base alla logica del vecchio io bellico e della ipocrisia! Bisogna rimanere ben saldi nella propria interiorità, nutrirsi degli assaggi di pace che la pratica e la preghiera ci offrono ed essere fiduciosi nel fatto che il Suo Regno sicuramente trionferà!
“Voi avrete tribolazioni nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!”.
Grazie Giancarlo per quello che ci hai detto. Per tutti noi è un’ulteriore occasione di riflessione e di reciproco sprone/sostegno! Maria Rosaria
Aggiungo “Lettera di San Paolo apostolo a Tito”, quanto mai in tema, paradigmatica e rassicurante.
Carissimo, noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, corrotti, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, affinchè, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.
Maria Rosaria
Caro Giancarlo, ti ringrazio per questo post che rallegra il mio cuore.
Nessun muro può essere abbattuto all’esterno se prima non è stato abbattuto nei nostri cuori. E questa demolizione è continua perché l’ego è uno straordinario ricostruttore di muri.
Papa Francesco sta facendo crollare tanti muri non solo all’esterno ma soprattutto nel cuore di molti. “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori” (Lc 2,36)
Buona festa dell’Epifania a tutti. “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te.”
Un abbraccio. Giovanna
Al lavoro, Giuliana, per ri-leggere la storia con occhi di verità.
Sono buone le parole antelucane di Giovanna, il cui cuore è rallegrato, e quelle di Maria Rosaria.
In quelle di Davide sento tutta la rabbia e l’amarezza dei tradimenti del tempio in cui Cristo rientrerebbe indignato.
E’ possibile una lettura soprattutto politica dell’intervento di papa Francesco per Cuba, e in questo caso qualcuno potrebbe strizzare l’occhio e dire che Vaticano batte ONU 2 a 0.
Io però credo che realmente lo Spirito Santo lavora e dona luce a chi lo invoca.
E naturalmente lo Spirito lascia agli uomini la piena libertà di invocarlo o di fare di testa loro.
Quindi tu dici bene quando ti chiedi se i politici europei hanno ascoltato davvero quello che il papa ha detto loro.
Lo stesso papa che ha dolorosamente presenti i vizi della curia romana, che ha recentemente stigmatizzato uno ad uno.
E’ uomo che non ha remore a parlare con chiarezza dei peccati della sua chiesa, perchè solo così può purificarla.
E’ uomo capace di stare in ginocchio quattro ore davanti al Santissimo mentre già rombano i motori dei bombardieri.
Accetto le provocazioni, soprattutto quelle affettuose, perchè servono al confronto.
Un abbraccio a tutti, GianCarlo
Sono d’accordo con te, solo la conversione del cuore può portare a una nuova umanità che vive fraternamente, adesso siamo più inclini alla guerra che alla pace, istintivamente siamo bellici e competitivi. Quindi, quali uomini arrivano ai vertici del sistema economico, politico, mediatico?…. Come diceva Machiavelli, saranno quelli che hanno la forza del leone e l’astuzia della volpe e quando conviene, si mostrano buoni facendo cadere il muro con Cuba, per nascondere che ne stanno costruendo un altro con la Russia, molto più velenoso.
Un caro saluto
La storia di Cuba è molto legata all’intervento dello Spirito ,mi sembra che ci sia un disegno dello Spirito di Pace che va da Papa Giovanni a Papa Francesco .Forse non tutti ricordano che nel 1962 Papa Giovanni con un vigoroso intervento diplomatico risolse la crisi Usa -Urss proprio in merito a Cuba sventando lo scatenarsi di una nuova guerra nucleare Voglio riportarvi il nucleo del testo del suo famoso radiomessaggio «Alla Chiesa sta a cuore più d’ogni altra cosa la pace e la fraternità tra gli uomini; ed essa opera senza stancarsi mai, a consolidare questi beni. A questo proposito, abbiamo ricordato i gravi doveri di coloro che portano la responsabilità del potere […] Oggi noi rinnoviamo questo appello accorato e supplichiamo i Capi di Stato di non restare insensibili a questo grido dell’umanità.”
Ma qual è il senso darsipacista di questa memoria storica per me oggi ?
Mi sento incarnata nella storia ,al di la’ della mia piccola estensione spazio temporale.
Sento il disegno di pace e di salvezza e in questo caso lo vedo netto come una continuità di Spirito tra i due papi .
E questo mi da forza nel mio lavoro quotidiano di pacificazione ,mi fa sentire in comunione con tutti i grandi uomini di pace della storia .Nei secoli dei secoli ……..
Oggi è una festa bellissima .
Buone Epifania piena di Luce per tutti ,
Chiara
Grazie Giancarlo che con questa riflessione ci aiuti a leggere il disegno dello Spirito nella storia dei nostri giorni .
Chiara
Mi piace la” provocazione” di Davide, ma condivido pienamente la certezza che la pace sia una faticosa conquista delle menti e dei cuori, guidati dallo Spirito! mariapia
Ieri sera mi ha chiamato Giovanna di Vita(ti voglio bene lo sai)per chiedermi se aveva interpretato bene il commento da me fatto sul post di Giancarlo(voglio bene anche a te,cosa credi).
Ne veniva fuori,secondo lei un attacco ben preciso a papa Francesco.
Rileggendolo mi sono reso conto che aveva ragione.si,mi sono espresso male e l’ultima cosa che volevo dire era quella;tra l’altro mi sento molto vicino alle cose che dice.
PERÒ… rimane il fatto(naturalmente mi posso sbagliare)che,suo malgrado sicuramente,è veramente a capo di una istituzione sovranazionale ricchissima e potente.
E che certo lui vuole cambiare non lo metto in dubbio.ma non credo alla pista cospirazioni sta che lo vorrebbe fare fuori,perche semplicemente certi “poteri”hanno capito (magari non da subito)che va molto bene così (suo malgrado,lo ripeto).
E poi,ma cospirazioni da chi visto che è sempre in televisione eo nelle librerie non ci si salva dalla pubblicazione dei suoi titoli?Io sono certo che lui vorrebbe comparire di meno…ma forse qualcuno(non lui)provvede a proporcelo a quintalate.E qui sta forse la sua “morte”:nella’inflazione di interventi,scritti,telefonate,inviti a Scalfari per un caffè…
E sicuramente farebbe anche a meno di quello stupendo settimanale esteticamente accattivante…IL MIO PAPA…
Ma a chi serve questa roba?
Giovanna mi dice….meglio cosi..arriva a più gente…sarà.
Sulla buona fede del papa non ho dubbi;sulla sua grande fatica anche;e sul fatto che venga strumentalizzato pure.
…e se qualcuno dovesse farcela ad eliminarlo…il martirio non è forse il degno compimento della vita di un cristiano partendo dal Maestro passando da S Giovanni,SStefano,S Pietro,S Paolo………..
Giovanna mi dice che ci insegna la bontà ed è vero.ma come?a me non basta.se poi è cosi semplice noi nei gruppi come mai scopriamo continuamente il contrario?
Giovanna mi dice che fa e farà piazza pulita di prelati corrotti e compromessi ,e io sto con lui.
Ma come dice Marco:chi li ha messi li?chi ha creato quelle strutture?
E poi una cosa che proprio non capisco:perso cine cosi liberali come Augias,teologi cosi non-cristiani come Mancuso o altri spiriti pieni di “calore”come Odifreddi,che prima avrebbero torturato con le loro mani Benedetto ora si inginocchiano davanti a Francesco.Cosa è successo?I due papi non condividono,in esternazioni diverse,gli stessi pensieri?allora è un discorso di facciata?boh….
Scusate le imprecisioni,sono un povero disgraziato,lo so.
“Rallegriamoci, e raccontiamo a tutti che noi, quando cerchiamo la conversione del cuore, non siamo folli, ma abbiamo il conforto di questi dati di realtà.”
Condivido questa analisi storica attuale e desidero inserirmi nel dialogo in corso in altro modo, attualizzando una storia di qualche secolo fa che torna a mio parere esemplare proprio oggi.
Degli uomini in ricerca, i Magi, lasciano la toro terra per seguire una luce che illumina il cuore del cammino della vita, quel desiderio di conoscenza che è speranza viva di una sapienza più appagante e vera.
Cammin facendo, incontrano Potenti manipolatori, dal cuore colmo di menzogna, paura e odio; e pseudo sapienti molli che hanno perso il desiderio di rischiare un sol passo fuori le mura delle loro ragionevoli certezze.
Eppure, i Magi restano: semplici come bambini, mentre seguono le indicazioni che tali uomini offrono loro; e io credo che proprio questa semplicità consenta di ritrovare la stella “fuori le mura”e d’incontrare trepidi e adoranti il bambinello.
Quel Gesù che in seguito affermerà: “io sono la via la verità e la vita” .
Quale futuro è offerto all’umanità nella strage degli innocenti?
e quale in un bambino che nasce come “uno di noi”?
Eppure qualcosa è accaduto nel cuore degli uomini, essi hanno sperimentato nello stupore che:”ogni bambino che nasce fa storia” raccontandoci che Dio si Fida ancora dell’uomo.
La fiducia fedele di Dio che tocca il cuore dell’uomo ci parla nel suo Spirito d’amore, e noi sussultiamo nel sentirci amati: Colmi di gioia non possiamo più rinunciare a questa pienezza, non riusciamo a fare ritorno per la stessa strada.
In questo incontro, in questa pienezza: nel miracolo di una Vita Nuova che ci fa sentire amati, anche noi, come i Magi siamo guidati per un’altra strada a fare ritorno. Consapevoli che: se non contempleremo ogni bambino come “la Vita che Vive” non entreremo nel regno dei cieli.
Sì, rallegriamoci, quando cerchiamo la conversione del cuore, non siamo folli e grazie Giancarlo per offrirci questa visione messianica della storia attraverso la politica.
Buona Conversione a tutti e ciao
Rosella
Mi piace il commento di Giancarlo, non tanto per stabilire la supremazia del papa sull’ imperatore, ma perché spero nella vittoria del Bene sul male.
Davide mi sembri troppo sotto pressione, secondo me anche se papa Francesco leggesse il tuo commento non se la prenderebbe più di tanto, è una grande anima no? .
Comunque forse una parte dei parlamentari europei applaudiva perché condivideva il discorso del papa, forse qualcuno ascoltava con superficialità, forse alcuni non ritenevano conveniente o rilevante dissentire con il papa, forse…forse nel cuore di ognuno sepolto sotto tanti opportunismi, distorsioni, paure c’è comunque una piccolo frammento/desiderio di Bene che risponde al richiamo del Bene.
Più in generale in merito alle tue considerazioni mi verrebbe da ricordarti la frase di Gesù “Chi non è contro di noi è per noi” riportata nel Vangelo di Marco.
Un saluto. La pace del Signore sia sempre con tutti noi.
Si,hai ragione sono molto sotto pressione.
E la mia pressione aumenta quando mi rendo conto di non aver capito ancora cosa vuol dire sperare nella vittoria del bene sul male.sono in dp perché qui sento che posso imparare qualcosa sull’argomento.
Davide
Caro Davide,
so che sei un artista e mi va di rimandarti l’immagine centrale del giardino dell’Eden nel quale, l’abero della vita è posto a fianco dell’albero della conoscenza del bene e del male… .
Dio permette di attingere a piene mani dall’albero della vita, ma interdisce dal mangiare i frutti dell’albero che separa il bene dal male.
Io la vedo così:
l’albero della vita è l’albero dell’amore, della sintesi creativa che, secondo San Paolo produce frutti precisi:
“L’Amore è paziente, è benigno;l’Amore non arde di gelosia, non si vanagloria, non s’insuperbisce, non si comporta in maniera sconveniente, non persegue il proprio interesse, non si indigna, non nutre alcun risentimento per il male ricevuto, non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce della verità. Tutto ammette, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.”
mentre Sant Agostino ne evidenzia l’umus nel quale è generato: nella libertà “ama e fai ciò che vuoi”.
Dal mio punto di vista, la svolta antropologica in atto si gioca tutta sull’unificazione.
Lo Spirito d’amore ci raduna in un solo corpo e per favorire questo è necessario lasciare ogni divisione, ogni pretesa egoica all’interno della quale il bene e il male, come ciò che è giusto e ciò che è sbagliato restino separati.
E’ solo nutrendosi all’albero della Vita, nello Spirito di Cristo che noi siamo ricreati unificati, trasfigurati e risorti.
Nel perdono di Cristo noi facciamo esperienza di essere ridonati a noi stessi, alla nostra integrità, alla nostra originaria immagine e somiglianza.
Noi abbiamo un concetto di giustizia che separa il bene dal male, mentre la giustizia di Dio è il perdono.
E’ la vita che Vive rigenerata in me come in te, attingendo allo Spirito d’amore che Lui ci ha lasciato quando è asceso al cielo per riservarci un posto… .
Anch’io è per questo che permango nel lavoro trasformativo proposto nei gruppi “dp”, lavoro che ciascuno opera su sè stesso; ma ho deciso che la cosiddetta giustizia del credere di sapere: ciò che sia giusto o sbagliato è solo una pretesa da spegnere: un avvento da riporre nel Cristo e nei tempi che solo il Padre suo conosce.
Il mio compito è quello di non sprecare altre energie invano, ma di utilizzarle per aprirmi ad accogliere e ridonare il per dono di Cristo: “Padre, per la Sua dolorosa passione, abbi pietà di me e del mondo intero” e di offrire me stessa come tramite.
Prova a fare quattro passi nel giardino dell’Eden, allontanati dall’albero del bene e del male e contempla la Vita che Vive in te, come in tutti.
Un abbraccio e ciao
Rosella
Davide che fai mi interroghi come le vecchie professoresse di filosofia? (Sto scherzando)
Forse nella storia e nella vita, in cui il male e il bene convivono, il discernimento oltre che alla conoscenza umana dei fatti sta alla saggezza del cuore, dono dello Spirito, delle cui intuizioni non si può dare se non una gioiosa testimonianza e solo in parte una spiegazione razionale e documentata.
Credo che potresti leggere il commento di oggi di M.Guzzi sulla pagina facebook di Darsi pace, io ci credo molto.
Apprendo che sei un artista chissà quali i possibili sviluppi nel tuo campo dal renderti disponibile ad essere strumento dello Spirito che ho l’ impressione possa essere la risposta che stai cercando.
Certo le parole di Rosella “Prova a fare quattro passi nel giardino dell’Eden, allontanati dall’ albero del bene e del male e contempla la Vita che Vive in te, come in tutti” cosa ci può essere di più suggestivo? Per indicazioni più precise confidiamo in Rosella .
Non ci conosciamo, ma mi sento in empatica vicinanza a chi similmente a me ha sete di verità quindi fraternamente ti abbraccio.
Ciao Davide, mi sembra di capire il tuo disagio, che è anche il mio: quello di non comprendere bene ciò che avviene nel mondo perché non vediamo la realtà, ma una sua rappresentazione virtuale volutamente confusa e sovrabbondante.
Il tuo disegno del post precedente, con quelle spire circolari, forse può anche simboleggiare questa rappresentazione confusa della realtà, confusione che aumenta allontanandosi dal centro, da quel filo rosso che a volte non vediamo, ma sappiamo che c’è, che è “la Vita che Vive in te, come in tutti” come dice Rosella.
Un caro saluto
Certo Aldo.
Trovarsi in una spirale d’odio cosi forte da voler strangolare con le propie mani quei tre di Parigi…
Oggi ho propio bisogno di..
…sorrido …mi abbandono…
Davide
Caro e sconosciuto Davide
(ma perche’ caro se sconosciuto?….perche’ il mio spirito ti percepisce affine per le tue parole di libera e coraggiosa ricerca, che scrivi anche se per quel che sono potrebbero a volte “urtare” o ” inquietare” …funzione che a me appare santa e promotrice di liberta’ e di crescita….ecco il il tuo coraggio io spesso lo perdo, perche’ mille e piu’ volte ho sperimentato come il dar voce a quella parola vera e sincera, cosi’ come era apparsa nel cuore, di ricerca di spiegazione e a volte anche di obiezione, ha creato poi disturbo e poi silenziamento e allontanamento)
Ti saluto qual lettore e per dar un seguito al tuo riferimento ai fatti di Parigi, con semplcita’ “pubblicizzo” uno scritto -non breve, occorre del tempo a leggerlo- in cui mi sono imbattuto ieri.
Mi parrebbe un saggio modo di prendere in mano gli amari foschi rabbiosi pensieri ed emozioni che i fatti recenti suscitano. Non so nulla di chi lo scriva ne’ del contesto in cui e’ stato pubblicato…ma le parole scritte mi hanno colpito, fatto riflettere, calmato e lenito, ri-volgendo mente e cuore a pensieri di vita e speranza. Magari se vorrai troverai il tempo di leggerlo e di darmi la tua opinione (tu come chiunque voglia in DP e tra i lettori…)
Alfredo
http://www.rrrquarrata.it/www/2015/01/09/9-punti-su-cui-riflettere-riguardo-alla-sparatoria-di-parigi-e-charlie-hebdo-di-omid-safi/
grazie Alfredo per l’articolo, di cui hai messo il link, e che ho trovato non solo interessante ma veramente bello.
a Davide voglio testimoniare la mia condivisione sui suoi interrogativi. Il dubbio accompagna il cammino di chi vuole raggiungere una consapevolezza sempre piu piena.
Ciao darsipacini Alfredo e Cettina
Mi e piaciuto l’articolo anche perché aiuta ad approfondire sganciandosi un po da tutti questi “je suis Charlie”,dalle matite e tutto quello che le agenzie pubbliciste-giornalistiche ci propinano.
Il mio desiderio di vendetta era rivolto al gesto.non si possono ammazzare delle persone per quello che scrivono.
Pero io non mi sento Charlie.non so di che liberta si parla quando si attacca senza discrimine,come ad esempio figurarsi la trinità cristiana come tre omosessuali.
E io sono uno che fa vignette ( non per lavoro) e so quanta non solo voglia di svelare ma anche di offendere ci può essere.
Già 20 anni fa mi divertivo a leggere Wolinsky e mi piaceva la sua vena erotica ma niente di più.
Penso che chi fa questo lavoro ci risulti simpatico e familiare ma in fondo non mostrano altro che la loro ombra e noi nei corsi dp arriviamo con fatica a scoprire che l’ombra non è la nostra parte Vera.
Comunque seguendo i fatti di Parigi mi e venuto in mente Matrix.ho l’impressione che come nel film viviamo rimpinzati di brodaglie disgustose(le notizie che ci arrivano)che assicurano al sistema la nostra incoscienza.
Sono stanco.vorrei svegliarmi.provo a spegnere la tv.
scussatee lee impreccisionme.
grazie per lo scambio di vedute.
Davide
Ciao Davide e Cettina, grazie anche per questi commenti, Mi fa piacere che vi sia piaciuto l’articolo. Buona Domenica!
Alfredo
Anche a me è piaciuto molto l’articolo segnalato: è molto complesso e ha bisogno di tempo per essere assimilato, non come il profluvio di parole che ci investe attraverso la TV! Pensare, riflettere, meditare è meglio! Mariapia
Inevitabilmente la tragedia del terrorismo islamico a Parigi piomba nel nostro dibattito.
Nell’ultimo post avevo detto che Parigi ed Amsterdam erano bombe ad orologeria che il politicamente corretto finge di non vedere per non ammettere quello che un autorevole musulmano ha onestamente dichiarato, e cioè che:
” Non tutti i musulmani sono kamikaze, ma tutti i kamikaze sono musulmani”.
L’Europa deve affrettarsi a prendere atto di tanti fallimenti di integrazione e di troppi cedimenti per stupido “buonismo”.
Lo stato fascista Isis uccide chi è colpevole di avere un diverso colore della pelle o di essere di diversa religione.
A Parigi i terroristi hanno soffocato nel sangue il diritto di molti uomini alla sacrosanta libertà di pensiero.
Nel dibattito nostro è stato indicato un articolo che dice molte cose buone accanto ad altre errate e dannose.
L’articolista sostiene che la libertà di parola implica il diritto di offendere: non sono d’accordo.
Chi segue un percorso per cercare la pace interiore e per favorire la pace nel mondo, capisce perfettamente che l’offesa fa male e danneggia, perchè nasce dall’aggressività, non rispetta la persona, produce una escalation di violenza.
Concordo con Davide che non si sa di che libertà si parla quando non c’è un limite, ad esempio il rispetto della dignità.
E concordo con l’articolo citato quando dice che la satira feroce viene esercitata a senso unico.
Riconosco a “Charlie hebdo” un coraggio che i Vauro o i Crozza se lo sognano, loro son bravi con papi e cardinali perchè porgono l’altra guancia, mentre con altri rischierebbero i coltellacci .
Ma anche i “Charlie” sono faziosi perchè mai fanno disegni laidi ad esempio su Lenin o Fidel Castro.
E quindi sanno che un limite esiste, e lo tracciano loro stessi nel modo in cui rappresentano le icone della loro parte.
Non si deve eliminare la satira, basterebbe onestamente trovare un accordo su quale è il limite insuperabile che valga sia per Che Guevara che per Ratzinger.
Eppure in questa storia di Parigi ,ci sono degli elementi interessanti ,rivelatori della fase apocalittica che stiamo vivendo .Sento che potrebbe essere veramente il tempo in cui L’umanità compie un salto e si converte .
Mi hanno colpito il silenzio composto dei parigini mentre le campane di Notre Dame suonavano a lutto per gli anticlericali ,il fermarsi collettivo ,alcuni lampi di luce come Lassana Bathily,un Giusto. che rischia la vita per salvarne sei , ,o il discorso del fratello dell’agente ucciso . E insieme le atrocità le bambine bomba in Nigeria , e le bambine yazide schiave , i ragazzi norvegesi massacrati nell’isola e gli studenti pakistani .
il mio Cuore ,i nostri Cuori non possono contenere tutto questo dolore .
Signore salvaci , dacci il discernimento necessario per non produrre confusione e chiacchere .
Aiutaci a trovare la Parola Nuova che è già Pace .
Con l’intercessione di San Paolo
“La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. ”
Notte luminosa e senza paura a tutti Chiara