L’insurrezione

Commenti

  1. Caro Marco! Ho ascoltato questo tuo intervento tutto in una volta, con grande interesse. Sei stato grande! Sono sempre più convinta che occorre lavorare per questa nuova umanità relazionale! Ne va del destino personale nostro e dell’universo intero! Mariapia

  2. massimo cianfrini dice

    Ciao Marco, questo nuovo video è una conferma della tua lucida e profonda capacità di proporre argomentazioni e su temi sempre stimolanti. oggi, con il tuo approfondimento, sono tornato con la memoria ad un maestro zen che, guarda caso, ha fondato il movimento “Essere pace”, si chiama Thich Nhat Hanh, cultore dell’inter-essere. il suo invito ad approfondire la ricerca spirituale nel proprio alveo culturale mi ha fatto approdare-grazie a mia cognata che frequenta come me il primo anno dei tuoi corsi- a, guarda ancora il caso a “Darsi Pace”, certo, per essere pace: bisogna darsi pace! ed il tuo corso mi sta aiutando ad ampliare gli orizzonti di questa benedetta coscienza.
    PS ho appreso proprio adesso che il maestro zen che ho citato sta lentamente migliorando in salute, ne sono contento.
    se posso permettermi, invito i colleghi “darsi pacisti” alla sua lettura, che io ho trovato “illuminante” nella dimensione della spiritualità orientale.
    Grazie di nuovo Marco

  3. Bel regalo Marco, grazie ! Molto potente questo video che ci offre una bussola per attraversare il deserto in cui ci siamo insabbiati. Da trovare c’è un pozzo d’acqua sorgente. Sapere che esiste e con una bussola in mano, mi rimette già in piedi !

    Citando Ernesto Balducci, e Renè Girard, Marco mi fa cogliere l’ AMBIGUITA’ della vita e le sue stranezze, o forse i miracoli della storia.
    Se come nota Balducci, tutta la storia dell’umanità , alimentata dal bisogno di sottomettere la natura all’uomo, si è rivelata come una storia di oppressioni , di guerre , di sottomissioni e di stermini, come ha potuto rivelarsi anche in positivo come un processo di liberazione che oggi garantisce , almeno a parole , meraviglie come i diritti dell’uomo, la libertà di coscienza , di cultura e di fede, il rispetto del diverso , il soccorso in mare dei migranti , ecc?

    Trovo la risposta nella citrazione di Renè Girard che riconosce alla nostra civiltà occidentale , una sua unicità non paragonabile ad altre civiltà, pur se ambigua e sanguinaria . Non senza commozione, scopro che nella nostra coscienza di occidentali, forse anche perchè nauseati dalle carneficine, abbiamo incorporato nei nostri valori civili, non l’Orgoglio dei vincitori, ma invece la difesa e la cura per i deboli e le vittime !

    Mi pare di vedere in questo risultato inatteso, la prova di una qualche legge degli opposti che riporta le cose al suo fondamentale equilibrio ontologico.
    Infatti, anche se l’essere umano credendo di fare del bene , fa del male, o viceversa, credendo di aver fatto del male, provoca invece del bene, poichè l’essere umano è distorto e disturbato, in fondo è dotato di una bussola interiore,spirituale, che lo dirige, come un piccione viaggiatore, sulla via del ritorno, riconsegnandolo alla sua essenziale umanità basica. Se ne era accorto anche Einstein che non siamo individui isolati, (anche se confusi e dispersi in un super-mercato) ma collegati alle stesse leggi fondamentali che regolano in modo intelligente e non – PER CASO – l’espandersi dell’Universo: “Dio non gioca a dadi con l’Universo !

    Mi pare di aver colto in questo video, dei pensieri forti e creattivi, una bella storia di speranza per noi poveri dispersi in un super-mercato , certamente utili per deridere le menzogne della pubblicità che ti riduce ad un rifiuto umano, neppure riciclabile ! Ma per comprendere meglio i misteri delle straordinarie storie in cui si infila l’essere umano nelle varie epoche storiche …. dovrò cominciare a pensare di vivere più a lungo …almeno di quanto le mie paure mi facevano pensare !
    Ciao, a tutti
    ivano

  4. Annapaola Boy dice

    Che belle parole di speranza ! mi chiedo come farle capire ai miei nipoti adolescenti così lontani da ogni forma di spiritualità che confondono con le lezioni forzate di catechismo. Grazie perché in questo caos ci aiuti intravedere la luce
    Annapaola

  5. Marco, grazie perchè in modo notevole ed incisivo hai fatto intravedere “fiori nel deserto” a chi crede che vi possano spuntare e vi possa sentire il loro profumo! La tua relazione è un’iniezione di vita e di fiducia per chi ha avviato un cammino diverso da quello della massa, e rischia la solitudine, e apre al contempo uno spiraglio verso la salvezza del mondo. Non capisco, e ne sono amareggiata e sofferente, perchè la maggior parte dell’umanità preferisce star male e non cerca strade diverse, che dilatano la coscienza e portano al ben-essere! Sperando che le tue parole arrivino a tantissimi cuori…., ti ringrazio ancora e ti abbraccio Maria Rosaria

  6. Carissimi amici, grazie di cuore del vostro ascolto così profondo, accorto, e accorato.
    Anch’io ho molto imparato da Thich Nath Hanh, e anzi uno dei primi Video che pubblicammo, era proprio suo …
    Di nuovo, un grazie di tutto cuore. Marco

  7. Antonella Marcantonini dice

    Capite ? Mi capite ? Quante volte lo dici caro Marco…io non ti capisco ti sento ogni
    parola vibra nella pelle
    entra nelle vene
    scalda e infiamma il
    sangue
    giunge al cuore dell
    anima rendendo il
    suono della parola Verità.
    Tu porti lo Spirito
    nella carne e nel cuore
    nell anima.
    Grazie e cosi sia la
    Nuova Umanità.

    Antonella*

  8. Giuseppina Nieddu dice

    Le tue, carissimo Marco, non sono “conferenze” ma atti politici che per chi ha orecchie e vuole in-tendere sono atti insurrezionali che incarnano e trasmettono il desiderio di Cristo”…sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso…”
    Credo sempre piu’ nella urgente potente forza Spirituale dei “cenacoli” di piccoli gruppi che condividono una relazionalita’ amicale fondata sul movente comune che con passione da “carbonari” sperimentano con metodo il cammino della sperimentazione iniziatica della trasformazione.
    Grazie di cuore . Giuseppina

  9. Grazie delle parole di consapevolezza e fiducia che ci hai offerto anche in questa conferenza. Se per le animucce più sensibili e attente può sembrare evidente che siamo tutti in relazione con il tutto, è comprensibile nella natura, nella società, mi posso sentire in relazione con Dio, dire che il sentirsi individuo separato sia un’ illusione non lo percepisco ancora come idea non oso dire condivisa, ma neanche comunemente conosciuta, come enunciarla e trasmetterla in modo semplice?
    Con la speranza e l’urgenza che l’umanità si incammini verso l’auspicato cambiamento radicale di cui nella crisi di civiltà che attraversiamo sono però salvificamente insite le linee di un’ evoluzione che ci rigenera.
    Sentendomi uno con tutti nello Spirito fraternamente saluto (senza individuarmi troppo).

  10. Grazie delle parole di consapevolezza e fiducia che ci hai offerto anche in questa conferenza. Se per le animucce più sensibili e attente può sembrare evidente che siamo tutti in relazione con il tutto, è comprensibile nella natura, nella società, mi posso sentire in relazione con Dio, dire che il sentirsi individuo separato sia un’ illusione non lo percepisco ancora come idea non oso dire condivisa, ma neanche comunemente conosciuta, come enunciarla e trasmetterla in modo semplice?
    Con la speranza e l’urgenza che l’umanità si incammini verso l’auspicato cambiamento radicale di cui nella crisi di civiltà che attraversiamo sono però salvificamente insite le linee di un’ evoluzione che ci rigenera.
    Sentendomi uno con tutti nello Spirito fraternamente saluto (senza individuarmi troppo).

  11. Sempre grande Marco, ti si perdonano anche quei chiletti in più…Grazie!

  12. Grazie a voi, carissimi, effettivamente l’esperienza di essere un Io non come de-finita e posseduta identità, ma come spirito, e cioè come infinita relazione, e costante creazione e dilatazione di relazioni e della consapevolezza di sé, non è affatto facile. Io credo che ci vorranno secoli, o addirittura millenni, affinché questa autocoscienza diventi più diffusa, ma non c’è fretta nell’infinita sfera del tempo. In tal senso potremmo anche pensare che il cristianesimo, e cioè appunto l’annuncio di una nuova umanità, eternamente viva e in piena comunione spirituale col tutto e con tutti, sia appena ai suoi inizi….
    Auguriamoci comunque di progredire ogni giorno in questa esperienza, che ci libera e ci rallegra.
    Marco

  13. Grazie della risposta. devo dire che il pensiero é più veloce dei post. L ‘ urgenza era riferita al timore di distruzione della natura e autodistruzione della specie, mai come ora ci sono state possibilità così concrete nonché il rischio di creare società disumane. Lo so temi molto grandi. Un saluto. ☺

  14. Caro Marco,
    che grande conferenza! Un video, magnifico, bello, bello ed entusiasmante dove emerge tutta la Potenza dello Spirito Universale con la Forza dell’Amore che libera, sostiene e solleva.
    E come ci hai ricordato sempre l’amore è luce che viene dal cielo, da quel mondo cioè nascosto, celato, invisibile ma che può diventare presente nel sentire dell’essere, nell’essenza misteriosa delle nostre sottili e infinite relazioni con tutti e con il tutto.
    E il cielo ci aiuta sempre con la più grande dolcezza, con i suoi fonogrammi da captare, e I suoi messaggi semplici ma che non hanno mai un codice preciso, ma sono sempre da valutare, e da considerare con sensibilità, e molta grazia e fiducia.
    E “messaggi senza codice” è anche il titolo di una tua poesia (MG Passigli 2005- Nella mia storia DIO) che fu per me uno dei primi testi importanti che avevo memorizzato e che ora mi fa piacere riportare qui interamente in quanto mi aiutò molto ad entrare nell’orizzonte spirituale di tutta la tua poetica.
    Ricordo che nel luglio 2010 a Campello sul Clitunno, nel bellissimo intensivo; “La gioia piena”, http://www.darsipace.it/2010/07/06/la-gioia-piena/ nella serata dedicata alla poesia avevo recitato questo testo, esprimendo ogni parola con empatia e grande emozione, e mi sembra che potrebbe corrispondere a tutto quanto ci viene trasmesso dalla tua conferenza così calorosa, toccante e appassionata,
    Questo video è un regalo davvero grande!
    Grazie! Grazie del tuo impegno,, delle tue ricerche, e di tutte le tue fatiche per i tanti input e numerosi e preziosi doni che continuiamo a ricevere, e ci confermano sempre che è solo lo Spirito che da la Vita e la rigenera.
    dall’ultimo libro di poesie :
    LA NASCITA DELL’UOMO
    Antologia poetica – sezione
    Ascoltare

    MESSAGGI SENZA CODICE

    1.

    Non voglio che tu mi sappia.
    Voglio che tu mi cada
    In braccio.

    Amarmi è non essere nessuno.
    E’ una grazia:
    Lo stato del mondo nascente.
    Ed il peccato
    E’ essere qualcuno
    In proprio: un ceffo o un papa.
    E’ uguale.
    E’ una disgrazia
    Tapparmi la bocca
    Di cerbottana.
    Io suono per il flauto
    Sconsolato, per lo svuotato, per chi
    Non sa il suo nome
    E si riprende il mio.

    2.

    Non scherzo. Io faccio sul serio.
    Sei tu che mi prendi alla leggera.
    E questo è un bene.
    Transito ignoto nelle mele
    E arrossandole tutte le maturo.

    3.

    Io non voglio piacervi.
    Vi voglio salvare.

    A volte sono l’ascia del Sioux
    Che prenderà il tuo scalpo,
    Uomo bianco.

    La mia lezione
    E’ sempre di storia universale.
    E voi ancora lì a recintare
    Frontiere nel cervello:
    Tra gli stati.

    Ma non capite che tutto è poroso?
    E questa spugna di mondo l’ho inzuppata
    In un acido
    Forte in cui rifondo
    Perfino le figure del carbonio.

    Un saluto, con affetto e stima,

    Fabio.

  15. Marco Guzzi dice

    Grazie, caro Fabio, perché tu ascolti con una partecipazione fisica, emotiva, e spirituale, davvero rara.
    Percepisco cioè una sintonia che arriva direi fino alle ossa, fino a quella comunione che è poi la dimensione stessa dello Spirito, e della fraternità.
    Un abbraccio. Marco

  16. Carissimi Marco e Fabio, nel leggervi in prima battuta con la fretta del mio Ego, mi accorgo di un leggero fremere della mia invidia, per il vostro gaudioso balletto spirituale. Voi così fini, sensibili, profondi, bagnanti nelle acque dello Spirito , verd-azzurre e cristalline delle fonti del Clitumno …. mentre io così grezzo, rustico, affannato nelle acque torbide del mio Io che cerca di guadare l’altra riva per trovare una Presenza che forse è solo un fantasma…….

    Poi vi rileggo e scopro che anch’io….. ancora cosi spiritualmente rozzo, riesco comunque ad immergermi nelle acque della vostra comunione e a guadare l’altra riva. Mentre lascio svanire dietro di me, il mio Io di pelle, sento nascere la dolcezza di una tenerezza vicina ….la Presenza si rende visibile anche nel mio essere ? Si, ora la sento, era nascosta in un messaggio senza indirizzo, inviato solo a chi si sente vuoto e senza nome …una messaggio per tutti , anche per me inviato da da chi nulla vuol di me sapere…se non che gli cada in braccio.
    Meraviglioso !
    Ivano

  17. ☺ ☺ ☺

  18. Stimatissimo Prof. Guzzi
    So che non è molto rilevante ciò che io dico tant’è che mi mantengo una voce anonima nell’ aere, ma per non creare equivoci spiego il senso del post scritto prima di quello di Fabio F.: “il pensiero è più veloce dei post” significa soltanto che dopo aver inviato la mia domanda mi è subito nella mente (=pensiero mio) arrivata una risposta. Comunque mi scuso per eventuali fraintendimenti e di nuovo sentitamente ringrazio della preziosa e gradita risposta.
    Distinti saluti.

  19. Marco Guzzi dice

    Grazie a te, carissimo X, e sentiti qui come a casa tua, tra persone che desiderano ascoltarsi vicendevolmente con pazienza, nella comune ricerca della verità … poi, quando vorrai, dicci pure il tuo nome, ci teniamo!
    Ciao. Marco

  20. Caro Marco,
    grazie della bella ed interessante conferenza. Attraverso il tuo contributo sono riuscito a ricostruire il complesso puzzle che, noi antispecisti, cerchiamo di comporre per avere un quadro generale per risolvere la liberazione animale dal dominio dell’essere umano. Ho trovato molto affine un pensiero di un mio caro amico che durante un’intervista ad una precisa domanda, ha risposto come di seguito. Spero che questi pensieri possano contribuire ad una riflessione più ampia.
    Un caro saluto,
    Fabio
    DOMANDA: Il transumanismo è quella corrente di pensiero che propone di superare la natura umana grazie alla scienza e alla tecnologia. Mentre il primitivismo propone l’esatto opposto: l’abbandono integrale di entrambe per superare l’ideologia del dominio. Eppure ci sono antispecisti primitivisti e antispecisti transumanisti. Come è possibile?

    RISPOSTA: La nostra tradizione culturale ha sviluppato un interessante concetto di “natura”, molto versatile perché grandemente ambiguo. Ricorrendo alla natura possiamo legittimare qualsiasi fenomeno, dall’ecologia all’omofobia. Perché? Perché per noi la natura è essenzialmente due cose: il selvaggio violento e malvagio da addomesticare oppure lo standard edenico di riferimento a cui tutti dovremmo conformarci, ciò che è e che non può che essere così com’è. La natura è al contempo selva (oscura) e giardino (dell’Eden). La natura è una macchina che permette di dividere chi è considerato naturale (l’Uomo bianco, maschio, adulto, eterosessuale, sano e ricco) e quindi da imitare da ciò che è, appunto, contronatura (le donne, i non bianchi, i vecchi e i bambini, gli omosessuali, le lesbiche, i/le trans, gli intersessuali, i queer, gli anormali, i lavoratori, i proletari, i sottoproletari e i poveri). La natura è il sogno abietto dei potenti, soprattutto quando parlano di natura umana per riprendere quanto detto prima sul libero arbitrio (un giorno, poi, se si prendessero la briga di dirci che cosa sia questa benedetta “natura umana”, ci farebbero un grande favore…). Accettata questa prospettiva, penso allora che le due correnti del pensiero animalista di cui parlate – transumanismo e primitivismo – siano il risultato estremo della nostra teologia politica che non ha mai decostruito la categoria di “natura”, che non si è mai liberata da questa visione della natura: il transumanismo vede la natura come qualcosa da addomesticare a favore del proprio dell’“Uomo” e il primitivismo come qualcosa di autentico e puro, il proprio più autentico dell’“Uomo”. Il primo intende liberarsi dalla natura, il secondo promuove la liberazione della natura e anche se sembrano essere agli antipodi l’uno dell’altro, sono in realtà contigui, parlano entrambi la stessa lingua. Forse, bisognerebbe iniziare a scorgere che cosa si nasconde dietro questa categoria umana, troppo umana, per cominciare a pensare come liberarsi alla natura.

  21. La ringrazio delle gentili parole espresse nel post prima di quest’ultimo.
    Un caloroso saluto.

    A Fabio che scrive qui sopra ho letto solo velocemente, poi io sono una mente semplice per cui mi scuso se dirò qualcuna delle mie inezie, però quando guardo la natura, io come molti altri prima di me e con me, penso che chi l’ha ideata ha fatto meraviglie.

  22. Giovanna Gargano dice

    Carissimo Marco ascoltare le tue parole mi riempie di speranza e mi rasserena.Questa conferenza -l’Insurrezione-l’ho trovata,più essenziale,più profonda e più incisivamente significativa del solito.Non esagero che nell’ascoltarla a volte mi sono interiormente commossa.Grazie.Grazie Marco perché ci sei Giovanna Gargano

  23. Marco Guzzi dice

    Caro Fabio, grazie, mi pare che le considerazioni sull’astrattezza del concetto di natura siano giuste: la natura è sempre una concezione molto storica, è sempre una filosofia della natura. Ciò che mi pare importante non è difendere una natura in sé, che in fondo non esiste, ma scegliere quale umanità voler procreare, verso quale direzione storica volersi dirigere, a quale Dio/Verità consacrarsi.

    Cara Giovanna, per te un grande abbraccio, nella profonda vicinanza e sintonia spirituali.
    Marco

  24. Grazie, veramente illuminante.
    In nome della libertà vengono cancellati valori, tradizioni e relazioni fino a lasciare solo un miserabile vuoto, maliziosamente preparato per essere riempito dalla merce.
    Un caro saluto

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