Cosa è cambiato in me grazie a Darsi Pace

Commenti

  1. Caro Salvatore (nonché caro cugino),
    anch’io sono stata attratta come te dalla multidisciplinarità coerente che vive in Darsi Pace, e, come dici, ” ad oggi, infatti, non ho trovato altro gruppo o associazione che combini mente e spirito in un unicum finalizzato alla crescita integrale della persona umana.”. E questo non è poco.
    In un mondo sempre più confuso e dis-integrato, è fondamentale (almeno per me lo è) trovare/avere un punto di riferimento convincente ed avvincente, un “centro di gravità permanente” e sempre nascente.
    Ti auguro buon cammino, carissimo 🙂
    un abbraccio
    Filomena (Nuccia)

  2. Salvatore ho letto con vero piacere il tuo scritto che condivido pienamente! E’ anche la mia storia ( mi sono accostata e continuo DP per i tuoi stessi motivi). Secondo me, DP è un dono dello Spirito, perciò risponde alla totalità del nostro essere e alla sua guarigione/liberazione!
    Un abbraccio e grazie per le tue bellissime parole! Maria Rosaria

  3. Attraverso Darsi Pace scopro la concretezza del lavoro spirituale, apprezzo la gradualità e la dolcezza con le quali mi sono sentita e mi sento accompagnata sempre più profondamente nei meandri della mia carne dentro una visione che si apre a 360 gradi e mi dona speranza.
    La condivisione raddoppia la gioia del cammino e ne dimezza la fatica.
    Grazie Salvatore e un abbraccio.
    Giuliana

  4. «Cosa è cambiato in me da quando frequento i percorsi di Darsi Pace?»
    Hai ragione Salvatore a dire che non è semplice rispondere a questa domanda.
    Probabilmente io non sono cambiato o sono cambiato molto poco, però adesso so quali sono i miei pensieri sbagliati, mi accorgo quando automaticamente si attivano e anche se determinano ancora il mio comportamento non ne sono più così inconsapevolmente succube.
    Poi il percorso di Darsi Pace mi ha sollevato un poco più in alto rispetto al mio piccolo, isolato e spesso disperato “io” e mi ha fatto intravvedere una consolante Speranza senza limiti.
    Un caro saluto

  5. Alessandro C. dice

    E’ la domanda che risuona più spesso: cosa è cambiato in me ?
    Sicuramente la consapevolezza, finalmente una luce nuova mi permette di vedere molto meglio le mie dinamiche di mascheramento, di difesa/attacco, di distrazione dalla Verità.
    Resta però indispensabile la decisione: posso essere in grado di vedere meglio oppure tutto chiaramente ma se non mi decido per il cambiamento tutto resta in attesa……..
    E’ nel momento in cui decido di lanciarmi nell’avventura, di mettermi in gioco veramente che sperimento quanto ciò che penso è divenuto nuova carne .
    Nella mia esperienza devo riconoscere che conta molto il tempo dedicato al lavoro concreto, assomiglia ad un meraviglioso lavoro di restauro: si parte da una realtà apparente deturpata, se ne percepiscono i segni meravigliosi originari, si lavora per togliere ( lasciar andare ) le croste deturpanti, si accoglie finalmente liberata la Verità.
    Lavoro lento e pieno di difficili passaggi ma che da subito ripaga.
    Grazie Salvatore e a presto. Ale

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