Il Gruppo Darsi Pace di Milano desidera comunicare la propria esperienza.
Il primo nucleo del Gruppo risale all’inizio 2015; alla fine dello scorso anno c’è stato però un ricambio e un incremento dei partecipanti, assestati ora intorno alla decina di persone, oltre ad altre sempre informate degli incontri (uno al mese) e dei punti vissuti e condivisi, attraverso email di resoconto.
Ripercorriamo le tracce dei post di Gruppo di questi ultimi sei mesi per allargarne la condivisione. Non si tratta di elaborazioni teoriche, ma di un concentrato in forma verbale di esperienze fatte prima e durante il lavoro su di sé, che sono state condivise con gli altri partecipanti, seguendo la traccia di DP.
La conoscenza di se stessi è lavoro meticoloso e paziente che ci chiede di rallentare, di fermarci, di riconoscere i pensieri che si agitano nella mente, di ascoltare le emozioni che ci abitano per predisporci al cambiamento oggi sempre più urgente.
Un primo spunto fu offerto al Gruppo dallo scambio della fotografia postata che può leggersi come metafora del lavoro interiore: immergersi nella zona di mare cupo in basso, variegato e vibrante di azzurri e blu in cui si riflette la luce abbagliante del sole che sfolgora in alto. Scorgere nella parte sconosciuta di noi stessi un riflesso di quella luce alta nel cielo.
Lentamente, dalle incognite profondità del mare, superficialmente sempre mobile, affiora sulla piccola striscia di terra della nostra coscienza ordinaria qualcosa di nuovo e inaspettato, che accolto e riconosciuto integra le sue parti frammentate.
L’unità variegata di un colore abbraccia tutti gli elementi di questa immagine; la striscia sottilissima scura e piatta che la taglia in due dividendo l’infinito di sopra dalle profondità di sotto nell’integrità della Luce: mare, cielo, terra trovano unità nel Tutto.
Addentrarsi nelle profondità del nostro essere è immergersi nel mistero dell’Essere (uomo e Dio).
Il lavoro del Gruppo inizia sempre con una meditazione; concordiamo preventivamente se svolgere insieme un esercizio dal Manuale DP con la successiva condivisione o leggere un brano del testo, cui seguono le considerazioni dei partecipanti, che spesso ampliano la traccia iniziale.
Nel laboratorio DP si cerca di integrare il livello culturale con quello psicologico e spirituale, questo ci ha aiutato ad osservare alcune esperienze comuni.
Ecco alcuni punti condivisi dai partecipanti agli incontri:
-ad un certo punto della vita abbiamo avvertito la necessità di cambiare;
-riuscire a dare un nome a ciò che abbiamo vissuto senza comprenderlo, può cambiare il nostro modo di relazionarci con noi stessi e gli altri;
-la varietà degli stati psicologici e la conseguente instabilità/dinamicità della vita interiore si può riconoscere, accettare, indirizzare e poi “affidare”;
-le modalità di reazione alle situazioni sono molteplici: “subire-aggredire-scappare” spesso sono compresenti, anche se una modalità solitamente prevale nel comportamento;
-le paure con tutte le varianti personali ci costituiscono nel profondo; sperimentarne il graduale dissolvimento ci fa assaporare piccoli ma significativi momenti di gioia di cui essere grati, come anticipo della Pace profonda che cerchiamo;
-la mancanza di fiducia trasforma l’”oggi” in un gigantesco muro di cemento armato che impedisce ogni visione positiva sul domani. Risorgono allora passati arcaismi mentali ed emotivi; si rialza il “ponte levatoio” a propria difesa; spesso la rabbia e le forme di aggressività sono alimentate a ben vedere da una interna “disperazione”.
La distruttività che vediamo fuori di noi, opera di energie malefiche, non è slegata dalla negatività egoica che contattiamo nel profondo di noi stessi. L’immagine di un’opera di arte contemporanea ci ha aiutato a “vedere” questa realtà interna/esterna.
Si tratta dei lupi di Liu Ruo Wang , dove di fronte all’innocenza manifesta e all’immenso dolore di una Madre che porta sul grembo il Figlio morto, ringhia la nostra ombra ed affiora la paura di esporsi e/o la paura di essere sbranati.
E’ consuetudine del Gruppo terminare ogni incontro mensile con un breve “congedo musicale”. Dopo un cenno all’autore e al brano, conservando un’attitudine meditante, lasciamo che la musica risuoni nel silenzio interiore. Questa modalità cerca di andare oltre le parole scambiate in precedenza, verso una dimensione che integra intelletto e cuore.
I brani possono essere legati secondo la specifica sensibilità DP da un filo rosso: quello della “unione dei contrasti” che se risulta difficile “da dire” è immediatamente comprensibile “da ascoltare”. Questa realtà fatta di parti/contrasti è anche quella che è in noi; la musica indica possibile l’integrazione delle parti e “armonizzare i contrasti con Arte”.
1 Bach’s own score – Nun seid ihr wohl gerochen (chorale)
2. 1-17 Handel_ L’Allegro, Il Penseroso Ed Il Moderato – Part 1_ Or Let The Merry Bells
3.a 06 Pärt_ Berliner Messe – 3. Erster Alleluiavers
4. 03 Rutter_ Requiem – Pie Jesu
5. POULENC, Gloria, Laudamus te
Parlando tra gli intervenuti al più recente incontro del nostro Gruppo alla fine di settembre, abbiamo immaginato utile questo post soprattutto come possibile contributo ad uno scambio con altri gruppi DP che si riuniscono altrove, per confrontare la loro esperienza con la nostra, restando comunque interessati a qualunque considerazione da parte di ogni eventuale lettore.
La proposta di lavoro condivisa nel nostro Gruppo è quella di integrare varie modalità arricchendo il metodo DP di cui proseguiremo a svolgere insieme alcuni esercizi affiancati alla lettura di testi di riferimento (dal manuale, ma anche extra manuale) unitamente all’accoglienza di stimoli visivi e musicali consoni a suscitare un approfondimento sia intellettuale che emozionale restando sempre focalizzati sui temi propri di DP.
Un saluto molto cordiale e un augurio da parte del Gruppo di Milano a tutti gli altri Gruppi e a tutti gli Amici incamminati nell’esperienza di DP.
Ciao a tutti.
Bellissima comunicazione, complimenti per come ci state dentro alla grande.
Mentre leggevo, mi chiedevo come mai tutta questa vita interiore e questa raffinatissima capacità di ascoltarsi e leggersi dentro, sia stata affidata per certi versi solo agli psicologi o psicanalisti, piuttosto che potesse diventare un normale modo di sentire e vivere. Come se la vita interiore dovesse essere scissa dalla vita nel mondo… Sono interessato a capire di più su i passaggi di stati dell’io e forse qualcuno conosce che stiamo tentando l’avvio di un gruppo che si occupa di psicologia e spirituita entro il gruppo di creatività culturale in DP.
Terrò presente la vostra esperienza, e manterrò il contatto con voi.
Grazie per questo buon giorno che mi avete dato ( sono sveglio da 10 m), ho fatto ore piccole a lavoro.
Saluti. Michele ( psicoterapeuta Roma)
Che qualche piccola ma forte gemma spunti qua e là è motivo di gioia, di cui ringrazio i milanesi.
Ppm è espressione con cui si indica quante parti per milione di un certo elemento sono presenti nell’aria o nell’acqua.
Una parte per milione di un elemento cattivo può inquinare, ma di un elemento buono può essere balsamica.
Nel caso di Milano abbiamo molte ppm, dove più della quantità pesano le preziose qualità.
Da quanto scritto capisco che si tratta di un lavoro ben articolato che mi sembra buono per i praticanti.
In Lombardia o in Umbria o nel Friùli, l’importante è che i praticanti abbiano un luogo in cui possono crescere.
Grazie per il vostro contributo, e buon lavoro.
Giancarlo
Che piacere, immagino gruppi con queste qualità, in espansione un po’ dappertutto e già c’è n’è più d’uno.
Punti di Luce che illuminano e spargono buoni semi tutt’intorno!
Mi sento con voi, Grazie
Barbara
salve, sono Muro da Alicante,
ho parlato di voi con degli amici di Mirano che sarebbero interessati a entrare in contatto con voi. Dimmi come vuoi che ti faccia pervenire i loro dati per contattarli.
Mauro
Milano, pardon. Scrivo solo con un dito perche mi son fratturato un po di ossa.
Grazie a Tutti per quanto avete scritto! Grazie Giancarlo per sentire il gruppo MI come costituito da “ppm balsamiche”
di qualità 😉 … e grazie a Barbara di cogliere “punti Luce” nel nostro piccolo lavoro e di sentirsi in sintonia con noi!
A Michele scriverò due righe in più dopo aver letto anche la sua proposta al Gruppo Cultura… dunque a presto e grazie.
Infine Mauro; ai tuoi amici puoi dire di scrivere senza problema una mail (bruno.dorico@alice.it) così darò indicazioni se vogliono incontarci.
Un caro saluto a voi Tutti e un augurio per ogni cosa!
Ciao
Bruno
PS- auguri Mauro per le tue fratture; che si risanino bene e presto ! 😉
Bruno
Buonasera a tutti,
faccio parte del gruppo umbro, che oggi a Spoleto, ha iniziato il terzo anno di vita.
Siamo una piccola realtà, ma insieme ci sentiamo unite e forti e decise a continuare questa esperienza, che
oggi abbiamo rilanciato con determinazione ed entusiasmo.
Dopo la meditazione, condotta dalla nostra responsabile regionale, abbiamo condiviso, come ci sentiamo oggi,
rispetto al lavoro svolto, i nostri traguardi e i futuri programmi.
Sono emerse, in un crescendo di solidale intimità e di amicale accoglienza, le nostre differenze, funzionali al
processo relazionale e ognuna di noi, nell’esprimersi, ha donato qualcosa di sè all’altra, nella circolarità di uno
scambio vero, profondo, sincero.
Ognuna di noi è consapevole di quanta strada ha percorso, con fatica, volontà e fiducia e con gioia abbiamo
riscontrato anche la comparsa di qualche frutto, nei nostri giardini in fiore. Si è parlato di grandi conquiste,
le parole fiducia, speranza, forza, pace, bellezza, libertà hanno illuminato i nostri sorrisi ed è sorto spontaneo
un commosso ringraziamento reciproco.
Ci siamo sentite unite, fra noi ma anche a voi che percorrete lo stesso cammino, su differenti strade, con differenti
passi, ma la meta è la stessa, ha gli stessi colori, la stessa luce, la medesima certezza!
Un caro abbraccio.
Brunella
Grazie cara Brunella per il riscontro che ci dài sull’attività in Umbria. Mi ha emozionato molto il passaggio in cui parli della condivisione degli stati dell’anima, dei traguardi raggiunti col lavoro svolto in Dp e dei programmi per il futuro, perché ho sentito nelle tue parole la Vita vivente. E’ bello anche sentire che c’è un ponte, o forse meglio dire un raggio, tanti raggi che ci uniscono, fatti di speranza, di trepidazione, di caparbia volontà, di fiducia, di amore reciproco e di tutte le belle prerogative umane che scoperte in noi strada facendo, alla fine del cammino ci porteranno a Casa.
Un abbraccio a voi e a tutti i darsipacisti nel mondo.
Loredana
Grazie a te cara Loredana,
è bello condividere un percorso e un linguaggio che
unisce in una comprensione che accoglie e consola.
Un radioso saluto.
Brunella
Vi ringrazio per le vostre riflessioni.
Belle e illuminanti.
Livio
Ciao, bravi! Mi piacerebbe aggregarmi al vostro gruppo, essendo anche io di Milano. Come vi trovo?
Cara Silvia, la responsabile per la Lombardia è Giuliana : Lombardia: Giuliana Martina loir.gava35@gmail.com
Ciao. Marco
Ciao Brunella,
grazie per la risposta che il vostro gruppo ci ha dato tuo tramite.
Lascio sempre riposare il testo scritto per rileggerlo prima di spedirlo, ma questa volta in effetti s’è addormentato molto a lungo…
Quindi mi scuso se ti rispondo tanto in ritardo.
E’ evidente da come scrivi la forte esperienza di accoglienza reciproca del tuo gruppo, che è uno dei fondamenti di DP.
Ognuno di noi sente questo bisogno.
Il nostro tentativo di Gruppo a Milano è cercare di far dialogare (parola impegnativa…) la trasformazione di sé nell’incontro con altri (incamminati nello stesso percorso) aiutandoci anche con “mezzi culturali”. Abbiamo constatato quanto possano essere utili ad esempio le immagini (ben scelte) a un’apertura di sé in una forma indiretta, passando da qualcosa che appare esterno, ma che si rivela esserlo solo parzialmente in quanto suscita una forte risonanza interiore e il bisogno di comunicarla.
Le differenze sono connaturate alle diversità caratteriali e formative di ogni persona e vanno rispettate; sarebbe un problema se divenissero un muro invece che un ponte tra di noi. La nostra modesta esperienza è un tentativo di fare “ponti” costruendoli con vari “materiali”. Importante è che reggano e permettano di andare “oltre”…
Un saluto e un augurio per il cammino del gruppo umbro e a te;
ciao
Bruno
Un caro saluto e un ringraziamento per l’intervento anche a Loredana e Livio.
Cara Silvia stante la tua dichiarata intenzione immagino di incontrarti in un futuro molto prossimo al gruppo di Milano… dunque a presto!
Ancora un caro saluto a tutti!
ciao
Bruno
Ciao Bruno,
ringrazio te per aver condiviso l’esperienza del gruppo di Milano.
Se il tuo testo si è addormentato lungamente, avrà avuto bisogno del suo tempo ed
arriva comunque gradito.
Il bisogno di accoglienza di ognuno, trova nel gruppo un porto sicuro dove approdare
ed è utile e funzionale comunicare modalità e intenti che possano aiutare nel cammino
di trasformazione.
Ognuno di noi, nella sua diversità è una tessera di un grande mosaico ed è assolutamente
necessario alla realizzazione dell’opera in corso.
In Lombardia o in Umbria o in qualsiasi luogo, uniti nella condivisione di questo progetto, saremo
come i fili che compongono un meraviglioso ricamo, quello di un’umanità libera, pacifica e relazionale.
Un caro saluto
Brunella
Ciao Brunella,
grazie per la tua risposta e per l’augurio e l’auspicio di un lavoro
che si vada ad integrare in un futuro “meraviglioso ricamo” !…
Sperando questo, un caro saluto
Bruno