Effetto Trevi

Commenti

  1. Gruppi Lazio…grazie!
    Chiedo un favore ai tecnici del video: c’è un altro modo per seguire le registrazioni (non sono registrata in fb) ?
    un abbraccio, mcarla

  2. Ho avuto la fortuna di poter far esperienza in me dei due modi, Aleph ad inizio, un “assaggio” ma, così intenso, bello e profondo da aver avuto il potere di liberare forze creative che non riuscivo quasi più a sentire e Darsi Pace ora, profondo in egual modo nel lavoro di crescita e traboccante di vitalità, voglia di condividere e passione per la vita! e … sentendo lavorare profondamente al mio interno entrambi i punti d’approccio nel lavoro, iniziare ad imparare a crescere.
    Finalmente in modo Vero, profondo e concreto. Due modi che si integrano e completano abbracciando, Insieme e proprio per questo, ancor più parti e livelli di noi stessi.
    Un lavoro in sinergia, come descritto da Alessandro, bello e meraviglioso e man a mano liberatorio! per ognuno che lo avvicini! Grazie! 🙂 Barbara

  3. Visto dall’esterno, mi sembra che Trevi sia stata la cassa di risonanza per diffondere “vota No” al referendum che Scardovelli sostiene.
    Se va bene anche a voi, tutto a posto. In caso contrario avete fatto la parte di quelli che una volta venivano definiti “utili idioti”.
    Cordiali saluti, anonimo

  4. … ognuno infatti fa la propria “parte” in questo mondo, molte volte anche più d’una … finchè è utile, è comunque interessante!

  5. Caro Anonimo, non mi pare che l’incontro di Trevi possa ridursi al No al referendum, ben altra era l’apertura, a partire dal titolo: L’Insurrezione dell’umanità nascente ….. Se vorrai ascoltare i miei interventi, potrai rendertene conto personalmente. Ciao. Marco Guzzi

  6. giancarlo salvoldi dice

    Ringrazio Ciarella e gli amici Aleph del Lazio per l’incontro significativo che hanno organizzato sull’onda di Trevi.
    Sono spinto a scrivere perchè l’amico anonimo coglie un dato reale, ma forse ha visto solo l’aspetto politico dell’esperienza di Trevi e non ha avuto la possibilità di valutarla nelle sua varie dimensioni e nella portata complessiva.
    Il tema dell’insurrezione dell’anima per una nuova umanità era il cuore della settimana; l’atteggiamento e le aspettative dei partecipanti erano su larghi orizzonti; l’impalpabile tensione spirituale era volta a creare e sperimentare l’incontro di diversi che hanno obiettivi di fondo comuni, con lo sguardo era sui tempi lunghi.
    Dentro quell’impostazione e nella dimensione comunitaria, abbiamo vissuto ambiti di lavoro a molti e diversi livelli.
    E quello politico era solo uno, anche se reso molto vasto dalla necessità di cercare risposte all’insostenibilità del vivere sociale, ai problemi gravi che la globalizzazione crea all’economia e all’occupazione, al dramma dell’immigrazione, ecc.
    E’ vero che il livello politico si è centrato sulla questione attualissima del referendum costituzionale, e che i relatori erano a favore del no: io ritengo che sarebbe stato più equilibrato alternare alle voci del no anche quelle del sì.
    In realtà mi è parso che molti dei presenti fossero in sintonia coi relatori, ma il dato non era troppo importante proprio perchè la prospettiva e l’obiettivo della settimana non era elettorale ma riguardava il futuro della nostra umanità.
    Era la prima volta, ci sono molte cose da registrare per l’anno prossimo, e sono certo che lo faremo.
    Un caro saluto sia ai “nonimi” che agli anonimi.

  7. Concordo pienamente con Giancarlo, Trevi è un esperimento molto interessante che “vibra” a diversi livelli. Alcuni dei quali mi hanno catturato con un grande entusiasmo. Credo di poter essere in accordo con Giancarlo anche sul fatto che probabilmente sarebbe stato gradevole avere un ventaglio più ampio anche nel tema referendario, con esponenti delle ragioni del sì, ma era uno sviluppo che – anche se non mi vede interamente d’accordo – tentava comunque una sua logica interna di percorso.

    Oso dire, in ogni caso, che la vera importanza dell’incontro trascende il referendum, ma arriva più stringente al “dopo”, a come instaurare un clima relazionale costruttivo. Perché in ogni caso, dal 5 dicembre, vinca il no o vinca il sì, dovremo costruire tutti… e tutti insieme.

    Un caro saluto,

    Marco

  8. Alessandro C. dice

    Hoops, scusate ma mi ero distratto un attimo.

    Grazie per le vostre condivisioni e rilancio la speranza di vedere il ripetersi di queste esperienze di interazioni sempre più spesso, con tutte le conseguenti naturali difficoltà e incrementi di ricchezze relazionali.

    Caro anonimo se della settimana di incontri di Trevi hai percepito solo il no al referendum …………..mi spiace per te, hai perso tutto ciò che poteva aiutarti ad approfondire la conoscenza delle ragioni di ciò che ci sta accadendo.

    Sarebbe forse utile parlare del referendum ma il rischio del non ascolto è così concreto che sicuramente si alzerebbero i toni delle voci e questo non serve a costruire un futuro migliore.

    Ci stiamo impegnando per favorire lo sviluppo di una umanità vera, senza il codice a barre del valore, che insorge contro l’ingiustizia denunciandola ma in uno stato pacificato perchè consapevole che comunque vadano le cose la Verità avrà la meglio quindi ……..

    Un sorriso Ale

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