Cosa siamo? … più guardo, cerco e non trovo. Ancora: non siamo! C’è ancora strada da fare e la rabbia ribolle dentro ognuno di noi, a volte semi-nascosta ed i sentimenti che alimenta; non sono certo quelli dell’amore fraterno.
E’ giunta l’ora però di fare una scelta interiore precisa, in molti sentiamo la chiamata. Essere nel Bene!
Essere! non solo sopravvivere, non solo “tirare avanti” e soccombere ai prepotenti.
Ci si guarda, reciprocamente, con palese sospetto. Nella rabbia piena di dolore, il volto assume sembianze da animale feroce, le parole escono dalla bocca come pallottole, dagli occhi escono fiamme! … fiamme molto diverse dalla luce del fuoco dello Spirito, … per poi “rientrare”, da animale feroce … ad un essere folgorato! … e assumere in quell’attimo dopo una gentilezza da palcoscenico!
Siamo quasi sempre pronti a cogliere, quasi cercarlo – nell’altro – quel qualcosa che ci dia la conferma, con soddisfazione personale che, chi abbiamo di fronte è il nemico.
Ancora: io io iO
Ancora lotta per il territorio. Ancora solo lotta per la sopravvivenza. In regressione ad un stato umano sempre più spesso e, sempre più selvaggio e degenerato, minima la nostra capacità di relazione ma dotati di superlative connessioni in rete!
Essere, come si fa ad … Essere?
… gli animali diversamente da noi, sanno rispettare i reciproci spazi di convivenza e sanno “fare squadra” e questo, senza avere necessità di terribili e stupidi “giochini” intellettuali e di potere!
Sono animali; seguono le leggi naturali dell’istinto, se di leggi si tratta. Sono in connessione naturalmente con l’ambiente e con gli altri gruppi animali, perlomeno fintanto che sono immersi nella Natura.
Noi esseri umani invece che razza di leggi seguiamo? E a parte internet, quali altre connessioni colgono le nostre naturali “antenne” atrofizzate?
Un lavoro di meditazione e contemplazione o quando, esercizi di attenzione, hanno la proprietà di poter rimettere in opera le “antenne umane” e a quel punto sarà necessario allenarsi anche alla – fiducia – nel ritrovato ascolto capace di guidarci sulla giusta via.
Abbiamo raggiunto una saturazione materialistica tale che è difficoltoso e tanto tanto faticoso mantenere una naturale connessione nell’ascolto dei nostri sensi e ancor di più con quelli cosiddetti sottili.
Il materialismo estremo al quale siamo giunti lascia graffianti segni nei nostri corpi di carne, nelle nostre menti, nei cuori sempre più isolati ed inquieti.
Lo vediamo bene nei nostri giovani la cui unica – connessione – per gran parte di loro è quella wi-fi.
Essi vedono da noi, presunti adulti e genitori, nonni, zii, insegnanti, troppo spesso quasi solo il peggio.
E quali leggi allora varrebbe la pena di fare proprie, leggi che ci liberino l’un l’altro dal giogo dei poteri fasulli di una società palesemente fasulla ed in maggioranza inerme, imbalsamata e dormiente che non è in contatto neppure con il proprio corpo e sempre più defraudata del contatto con la Natura e cioè dell’ossigeno vitale a tutti i livelli dell’Essere?
Come lo trovo … l’Essere?
In un grande disordine caotico e malato, sembra di cogliere qua e là lampi luminosi, quasi lampi fatti di speranza, qualcosa di nuovo, di fresco … libero … Essere, che cos’è?
L’Uomo, quello intelligente, quello – integro – e ancora raro … come in bilico su di un filo d’oro che porta dalla Terra al Cielo … come un’equilibrista teso nello sforzo, in una profonda ed attenta concentrazione, raccolto in un silenzio che ogni muscolo del suo corpo in tensione, rispetta! … un solo passo, un po’ più in qua … un po’ più in là e sarebbe finita!! Ogni passo eseguito con grande attenzione, … tanti piccoli passi.
Il filo, la Via, ora è così sottile che non permetterebbe di strafare!!
Solo ogni tanto, sembra oscillare in maniera molto pericolosa e allora lì, in quello scrosciare tra alto e basso, tale che pare per un attimo cadere, invece, in quel … – difficile – lui, l’Uomo, scopre che si diverte, scopre che è solo un gioco e sorride, sorride, e ri-focalizzando in Sè tutta l’attenzione necessaria, prosegue più sicuro e più spedito lungo il percorso.
Amo la bellezza, l’Armonia, ed in quest’Uomo s’intuisce una grande Bellezza ed Armonia. Quest’Uomo sicuramente avrà fatte sue alcune leggi, che siano leggi fisiche o leggi cosmiche.
E’un fatto reale, tanta ricerca del – giusto movimento – e la disciplina nel far seguire ad un passo, il passo seguente, con armoniosa precisione e nel contempo tanta leggerezza da far apparire ogni suo movimento così naturale e semplice, anche se non lo è. Tutto questo lavoro non è certo un puro caso.
E … così voglio immaginare in questo momento il percorso di Crescita Interiore dell’uomo e della donna di questo difficile tempo. Nell’integrare le parti interne e l’unione di Cielo e Terra in sé stessi, maschile e femminile finalmente in collaborazione.
Amo la bellezza. Voglio partecipare insieme a tante e tante persone e dare il mio piccolo contributo al mondo ed al pianeta Terra, a tutto ciò che ci vive sopra ed al suo interno, a tutto ciò che vi vive intorno ed anche tra le stelle e lo voglio fare lasciandomi immergere, – apprezzando ed ammirando – ogni atto bello, ogni pensiero bello di cui posso, mi sia dato, esserne testimone. E’ sempre un dono ogni luce, ogni scintilla che si accende sulla Bellezza, vera.
Amo la bellezza, non quella del cinema e la televisione, delle copertine delle riviste e dei manifesti che usa donne e uomini ed anche bambini solo per – l’apparire -, non quella delle vetrine piene di prodotti tecnologici o di scarpe e borsette, non quella dei concessionari d’automobili, non quella delle sfilate o dei servizi fotografici dove ammiccanti corpi appaiono così provocanti da costringere il corpo umano ad inventarsi ulteriori chakra per riuscire a sopportare anche solo una fugace occhiata a tanta tensione sessuale fine a se stessa, cruda e dissociata, quasi dolorosa!! … Ma cosa possiamo – Essere – se rimaniamo affogati in così tanta bruttura e perversione.
Parto ogni giorno anche da qui.
Amo la bellezza, quella che cerco negli occhi delle persone, quella che c’è dentro ad uno sguardo vivace! Amo la bellezza di un gesto gentile altrui che non manca mai di farmi scoprire anche la gentilezza che c’è in me. A questo voglio lasciarmi andare, perché in questa dimensione trovo la pace e mi sento bene, mi nasce qui un sentimento di verità. Inizio qui a sentirmi … Essere
Amo la bellezza semplice e la leggerezza che mi dona, il sentirmi niente di più di qualsiasi altro essere vivente su questo pianeta.
Come me è la foglia, anzi sono sicura che la foglia è migliore di me.
Guardo l’intensità che ha un mendicante. A volte sembra sfidare con coraggio una vita ingrata che si occupa solo del superfluo.
Qui sulla terra, forse, la parte del barbone che egli ha scelto oppure gli è capitata in sorte, uomo o donna che sia, è quella di rappresentare la parte dell’Essere più misera, a volte depravata, sporca ed incattivita. Ma sarà poi anche questo … l’Essere?
Tutto il puzzo della miseria di un corpo fisico che sembra rinnegare l’anima e lo spirito. Anzi sembra voglia intenzionalmente tenerli lontani.
Un mendicante sembra dire “… guarda non ho più nulla di materiale, tengo solo quattro stracci che mi fanno compagnia. Come per un bambino l’orsacchiotto … “ e sembra aggiungere “ … non è necessario arrivare a questo punto … “ … non è necessario! … e per comprendere, prima che sia troppo tardi, che la ricchezza vera è quella che nessuno potrà mai togliere ad un Essere Umano ed è la Ricchezza Interiore ed il senso del Sé ed a meno che egli stesso, l’Uomo che, non coltivandola e non riconoscendone il giusto Valore se la lasci scappare, la regali ad un “qualcuno” che, con “furbizia competitiva”, attualmente unica legge vigente umana terrestre praticata e riconosciuta ormai globalmente, sia in questo modo riuscito ad ingannarlo e portargli via tale sua ricchezza.
Ci sono dei momenti che anche un barbone è come me ed io come lui. Accade in tutti quei momenti che immersa nella follia quotidiana, nella bruttura, nella violenza e la paura ben mimetizzate nella confusione materiale, lì, dove i sensi si anestetizzano per non patire più del necessario, lì, anche Anima e Spirito sembrano come allontanarsi. Non è questo mondo violento, brutto, sporco e misero il loro mondo!
E’ ora di Essere nel Bene.
“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”
Grazie! Questo post, o almeno un filone di questo, credo possa essere interpratato come un inno alla bellezza, o meglio un invito alla bellezza. Quella vera. Soffro anch’io molto per tutte le manipolazioni commerciali alle quali veniamo quotidianamente sottoposti. Soffro (e qui dovrei urgentemente trovare dei chakra efficaci, soprattutto ora, nell’epoca difficile dell’età di mezzo…) per come viene continuamente sollecitata la mia sessualità al solo fine di farmi desiderare – per compensazione o sublimazione di un desiderio indotto artificialmente – un prodotto qualsiasi, che magari non mi serve davvero.
La bellezza vera sana, è un balsamo. Per dire: entri in una galleria d’arte e anche sei triste, a guardare certi quadri, a vedere la bellezza, ti senti meglio. Sarà perché dietro ogni bellezza c’è il Bello, e il Bello prima di tutto ristora, riposa (Dio è riposo, mi pare lo disse Marco Guzzi). Ogni artista è un tramite, lascia parlare un Altro (che poi si ritenga magari ateo o agnostico, è la cosa meno importante di tutte, per chi fruisce dell’opera).
“Tu mi nutri, Signore, così pensa l’io mariano. Tu mi istruisci, tu mi fecondi, Tu mi dai questa parola, e così parli in me di Te: mi parli di Te attraverso le me parole. E questo è tutto”
Questa frase di Marco Guzzi nel manuale Darsi Pace, mi rappacifica sullo scandalo dell’arte; di come certe persone, magari piene di limiti, possa produrre capolavori che ti fanno sentire l’Assoluto, ti ci mettono quasi davanti. L’ultima epifania l’ho avuta ascoltando in concerto la Seconda Sinfonia di Mahler. Dico, ma come è possibile che una persone di trent’anni o poco più abbia potuto scrivere queste cose? Inspiegabile, se non si ammette che è solo un tramite.
La bellezza poi non è mai contemplazione fine a se stessa ma produce un diverso atteggiamento nel mondo, una più corretta attitudine, e anche questo mi pare sia descritto nel post, e anche di questo si potrebbe parlare. O meglio, si dovrebbe parlare di più, del rapporto tra bellezza e fare virtuoso: trovare nella bellezza e non nelle esortazioni morali uno stimolo a crescere, anche nel rapporto con gli altri, in particolare con i diseredati. Diceva Giussani che «L’entusiasmo della dedizione è imparagonabile all’entusiasmo della bellezza». E torniamo al fatto che più bellezza vuol dire più carità.
E quindi è pericolosissimo inquinare la bellezza, come purtroppo stiamo facendo.
Ed è sommamente meritorio ogni lavoro per ritornare al fulcro originale, alle bellezza vera e allo stupore che produce.
Un abbraccio,
Marco
Ciao Marco, grazie a te 🙂 hai colto perfettamente lo spirito con il quale ho scritto questa riflessione. E mentre scrivevo lo sentivo esattamente un inno, un invito alla bellezza come tu l’hai definito. Dedicato a tutti noi, donne e uomini in trasformazione.
Fino a non molto tempo fa, non usavo mai questa parola: bellezza.
E’ iniziata ad affiorarmi senza cercarla, senza neanche in certi momenti ed all’inizio, coglierne il profondo significato, che ancora mi sfugge nella sua pienezza.
Affiora ogni volta che vivo un particolare sentimento intenso ed allora la -bellezza- in modo irresistibile e coinvolgente si fa anche parola! E quel sentimento, sì intenso ma anche impalpabile, etereo, con la parola è come si radichi anche un po’a terra che in quegli istanti sembra illuminarsi.
… e per stare meglio, troveremo urgentemente dei chakra efficaci!! 🙂
Cara Barbara, grazie per le tue parole che arrivano precise a fine anno. In queste ore di bilanci e di revisione di ciò che è stato l’anno trascorso la riflessione che ci offri mi conduce a soffermarmi sulla grande possibilità che mi è offerta nella quotidianità della mia vita, in ogni situazione, in ogni momento, di mettermi in contatto con la ” Bellezza” .
Ci vuole tanto coraggio per abbandonare ogni illusione di sapere cosa sia la bellezza e mettersi concretamente in ricerca della sua misteriosa presenza in noi e in ogni cosa.
Solo attimi di connessione con la realtà della vita mi hanno impregnata e avvolta della rara sintonia con la bellezza che è in me, così come in un lucente filo d’erba, senza separazione. Un sentimento immenso, una precisa vibrazione che si fa inno di lode, stupore, gratitudine per essere semplicemente partecipe della meravigliosa esperienza della vita che gratuitamente mi è donata.
Un abbraccio grato accompagnato dagli auguri per un anno sorprendentemente in contatto con la “Bellezza” che abita il nostro cuore. Vanna
Come spesso ripete Marco Guzzi, bisogna cambiare lo stato della mente per capire queste tue parole, per la mente egoica non hanno senso.
Hai descritto un momento di illuminazione, uno di quei rari momenti nei quali il mondo appare amico, nei quali si comprende che la nostra pelle è un confine illusorio e si percepisce la profonda unità del tutto che è l’altro nome dell’amore.
Un caro saluto
Ciao Vanna e grazie a te per quanta intensità nelle tue parole e nel sentirmi da queste profondamente toccata mentre mi accompagnano con forza e gentilezza anche a comprendere un po’ di più le cose che ho scritto e sento.
Ciao Aldo, grazie, che shock leggere le tue parole … in un’istante un’esplosione di domande! … quante illuminazioni viviamo, ognuno di noi, in molti istanti e non siamo capaci di riconoscere in quanto tali … ?!? … e poi, … sarebbe importante riconoscerle … ?!? … certamente sì e per molteplici buoni motivi … mi pare d’intuire …
… attraversando la soglia ed entrando nel Nuovo anno, lasciandoci alle spalle, il più possibile pesi e zavorre senza troppo voltarci indietro se vi abbiamo già “lavorato su” 🙂 …
… ricambio Vanna e mi unisco al tuo meraviglioso augurio a tutti noi: per un anno sorprendentemente in contatto con la “Bellezza” che abita il nostro cuore!
Buon fine anno a tutti!
Mi unisco ai vostri commenti riportando le parole di Piero Ferrucci (psicoterapeuta) a proposito delle bellezza vista attraverso lo sguardo della Psicosintesi.
“…Armonia e ritmo nella vita, il graduale apprendistato nell’arte di vivere, la padronanza sull ‘ organismo psicofisico, paragonabile alla ‘padronanza apollinea’ di una ballerina o di un pianista, la straordinaria spinta dell’ evoluzione verso l’ ignoto, la trasformazione e la sintesi degli elementi della nostra personalità, le manifestazioni del Sé: tutti questi atteggiamenti hanno una bellezza grande, profonda, commovente”.
Felice 2017, mcarla
Grazie Barbara per questo inno alla Bellezza! lo dico a gran voce: è la bellezza che ci manca, per lo meno manca a me e ne soffro … ce n’è sempre meno nel mondo … eppure eppure… quando si accende la luce dentro e tutto si fa vivo allora come tutto diventa magnifico e bello… sì la Bellezza dipende dallo sguardo e a volte tra un bagliore e un altro passa tanto tempo e ci si ritrova nell’assenza di bellezza e si può andare in crisi di astinenza…ma per fortuna si è imparato a vigilare e a non credere più agli stati d’animo depressivi proprio perchè negando la bellezza ci impediscono di vivere…di Essere… e dunque si lotta, ci si dibatte per non cadere nell’assenza o per lo meno si impara a rialzarsi in fretta, a rimettersi in piedi diritti con i chakra allineati a contendere la Vita a quel brutto qualcosa che la vorrebbe negare…
Dunque un buon anno nuovo a te Barbara, e a tutte e tutti, all’insegna della Bellezza
Loredana
Ciao Maria Carla , veramente bello il pensiero che hai qui riportato. Grazie e Buon inizio d’anno nuovo!!!
E ciao Loredana grazie a te e mi unisco al tuo accorato appello ed in ogni parola!!! È una cosa che sto riscoprendo il “ … rimettersi in piedi diritti con i chakra allineati a contendere la Vita … “ mi affascina molto il pensiero e l’osservare che nella nostra forma fisica umana “svettiamo” verso il cielo!!!
E 🙂 grazie!!! e ricambio i meravigliosi auguri all’insegna della Bellezza in ognuno!!!