Tracce di Darsi Pace, in Dostoevskij

Commenti

  1. Paola Balestreri dice

    Carissima Irene, alleluja!
    che bella scossa mattutina ci hai regalato!
    Custodiamo e rinforziamo nei cuori la Grande Idea, lavorando al rivolgimento interiore, curando a livello psicologico le nostre chiusure e isolamenti, finché non scocchi questo termine che metterà fine al mondo dell’ego e instaurerà i tempi nuovi.
    Un abbraccio a te, a tutti i ricercatori dello Spirito, e soprattutto al grande Fëdor Michajlovič!
    Paola

  2. Grazie, Irene, di aver scovato questa bella profezia, che ci incoraggia nel nostro cammino! Mariapia

  3. Susanna Mannelli dice

    È incredibile di come cambiano gli organi percettivi e la capacità creativa di incarnare “parole” seguendo il nostro cammino in DP. Le stesse parole lette tanto tempo fa, condivise e amate di Dostoevskij, ora entrano vive e urlanti nel mio corpo. Cosa è successo davvero. Perché questo non accadde allora, alla prima lettura? Eppure l’amore per Dostoevskij era lo stesso.
    La risposta mi si è posata addosso ora – le parole che ascoltiamo si animano se entrano in risonanza con un’ altra parola trovata e custodita dentro di noi. “FEDE”. Allora avviene quell’abbraccio di sostanze che rimodella i sensi, li ripulisce dai vecchi odori e sapori. È una parola “decoder” che richiamandoci al nostro principio di verità e di senso, accoglie a se solo le frequenze che cantano in accordo, fugando la paura del discernimento. Riusciamo a fidarci perché spazzola la strada dall’inciampi. Allora ti accorgi che arrivare a credere tutti i giorni per quasi tutto il giorno è l’unica strada su cui s’incontra la vita.
    Grazie Irene Motzo, grazie Fëdor Dostoevskij, grazie Marco Guzzi, grazie a tutti voi.

  4. ciao Irene.pagine stupende che non ricordavo.allo stesso tempo si sente come si sia evoluta e approfondita la consapevolezza delle storture umane.nel senso che lo starec si sofferma sull’aspetto della falsa sicurezza che puo dare l’isolamento.il nostro “osservatore interiore”,se vuole,puo’ notare quando anche in situazioni di condivisione si manifestino problemi relazionali dovuti a maschere di falso potere e falso amore su noi stessi e verso il mondo.personalmente io propendo per l’isolamento di cui parla lo starec,ma quando entro in spazi di comunione mi accorgo che manco di sano amore e vera autonomia.lo starec parla di comunanza umana come soluzione del male in questione.ma chi non ha prima fede in se’ stesso(adesione alla propia Essenza)come puo avere fede negli altri?grazie e scusa se inopportuno il commento.con affetto.davide

  5. Angela plaisant dice

    Grazie Irene grazie di cuore perchè le parole di Dostoevskij risuonano con forza e questo per me significa che siamo tutti parte di quella coscienza infinita non determinata dallo spazio e dal tempo di cui Marco parla sempre, uniti nello spirito in questa forza che emerge da dentro e si propaga. Arriverà quel tempo in cui impareremo ad accogliere davvero gli altri, riusciremo a non farci soppraffare dalle nostre paure, dai nostri mostri. Grazie perchè forse io non le avrei mai lette!

  6. Custodiamo e rinforziamo nei cuori la Grande Idea,
    lavorando al rivolgimento interiore,
    curando a livello psicologico le nostre chiusure e isolamenti,
    finché non scocchi questo termine
    che metterà fine al mondo dell’ego
    e instaurerà i tempi nuovi.
    in questa COSCIENZA INFINITA getto anch’io il mio seme … ” ….dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. …”
    Grazie.

  7. correggo la firma …non sono anonimo targato 20 marzo 2017 at 9.43 PM
    …sono Ivano Caminada
    ciao

  8. «Quando l’allievo è pronto, il maestro compare», dicono gli indiani a proposito di un guru, ma lo stesso è vero di un amore, di un posto, di un avvenimento che solo in certe condizioni diventa importante. Inutile cercare le ragioni, andare a caccia di fatti e spiegazioni. Noi stessi siamo la riprova che c’è una realtà al di là di quella dei sensi, che c’è una verità al di là di quella dei fatti e se ci ostiniamo a non crederci, perdiamo l’altra parte della vita e con quella, la gioia del mistero.

    Tiziano Terzani
    Un altro giro di giostra

  9. Maria Carla dice

    Grazie Terzani…e grazie Aldo per avercelo ricordato!!!
    mcarla

  10. Irene Motzo dice

    Grazie a tutti voi, per come avete accolto e fatto risuonare ancora queste parole.
    In particolare vorrei dire a Davide che capisco bene il sentirsi mancante di “sano amore e vera autonomia” nelle relazioni con gli altri, però mi sembra che già rendercene conto sia un passo avanti e ora abbiamo strumenti preziosi per lavorarci. Perciò grazie per averlo scritto 🙂 e penso anch’io che solo l’adesione alla nostra essenza ci apra alla vera comunanza: basta vedere come siamo gioiosi e beneficamente contagiosi quando riusciamo a rispettarla e a farla emergere.
    Grazie Susanna per averci partecipato di getto le tue percezioni in tutta la loro profondità: sono felice di essere stata l’occasione di questa rilettura.
    Un caro saluto.
    Irene

  11. Impressionante.

    Non avrei altre parole. Potrebbe essere stato scritto adesso, da dentro l’esperienza di Darsi Pace, o di analoghi cammini e proposte autentiche di un rinnovamento spirituale (dunque molto carnale).

    Una scrittrice come Dacia Maraini, in un incontro a cui ho assistito, ribadiva con forza il consiglio di leggere i classici.

    Inizio a pensare che abbia totalmente ragione.

  12. Ignazio Gregorini dice

    Grazie Irene !

  13. Che strana coincidenza anch’io, Bianca nel mese di marzo 2017 sto leggendo I fratelli Karamazov ! Quello che tu dici corrisponde esattamente, mentre leggo sento che non c’è tempo che tenga quando si parla delle cose del cuore, delle nostre emozioni, sentimenti, caratteri, di come ci relazioniamo, della sofferenza o gioia che portiamo nel cuore. Eppure io non l’avevo mai letto, pensavo fosse un classico mattone, sempre quei dispettosi pregiudizi che ci fregano….Ho 64 anni, ringrazio Dio di averlo fra le mani e di leggerlo almeno ora.
    Un saluto caro
    Bianca

Inserisci un commento

*