Uno degli effetti positivi, fioriti in me, da una costante pratica meditativa è stata la possibilità di osservare con più attenzione e maggiore distacco i turbinosi movimenti della mia mente, uno sguardo più neutro, distaccato, mi ha rivelato, oltre al sistema ingannevole del funzionamento della mente egoica, anche un sotteso senso di pigrizia, che si manifestava nelle svariate forme di resistenza alla pratica stessa.
Avere la percezione della pigrizia della mente è scoprire che questa è sia una causa che un effetto del sistema della mente egoica; una mente imprigionata è automatica e ripetitiva…ed è infinitamente pigra, parla per stereotipi, si compiace di avere sempre un’idea, è sicura del suo pensiero minimo, le basta un piccolo pensiero per farne una tesi, poi si chiude… si arrocca su se stessa, si nasconde ed evade.
Era…ora posso iniziare a dire era… l’espressione di un adattamento di tutta la mia persona, una rinuncia ad esistere, una ingiustificata inerzia infantile, che mi produceva uno stato di impotenza immobilizzante.
Ci sono voluti tanti anni di lavoro per riconoscere la mia mente pigra, in apparenza velocissima e ricercata… Osservare come funziona la mia mente è stata una delle cose più interessanti e fruttuose di tutto il percorso; guardarmi funzionare dal di fuori è stato entusiasmante….vedere che pensavo quello che non volevo pensare, parlavo con parole non mie, percepire che il mio pensiero non raggiungeva la verità del mio essere… Quando tutto questo mi è apparso nella sua chiarezza ho capito che ci si può “rifare”, che si può ricominciare come un bambino, puoi scegliere di nuovo le parole, cosa dire e cosa non dire e come dirlo, a cosa dare spazio e dove sospendere il pensiero; sentire che sei libero di pensare di-nuovo, che puoi esistere partendo da un novus perché pensare è esistere.
E’ magnifico non avere più un “preparato” in testa, sentire che ogni pensiero che viene facile non è il mio pensiero, c’è qualcosa di più intimo, di più aderente e soddisfacente in me, che mi da gusto dirlo perché è proprio me ed è nuovo.
Metànoia…capovolgimento della mente, pensavo fosse una variazione di concetti… da un insieme di pensieri ad altri pensieri, ma non è così..… La mente capovolta è una mente eterea, libera, mobile, in espansione continua, dove il pensiero non ha confini… tutto fluisce, nulla è trattenuto, ogni immagine o parola non viene afferrata, viene vissuta… diventa emozione, esperienza, coscienza, si integra, si amalgama e mi rigenera.
Osservo la mia piccola nipotina… quanto ci capiamo con pochissime parole e qualche sguardo…e ricomincio con lei.
Molto bella questa descrizione che fai Patrizia sulla pigrizia. Fa pure rima?
Trovo questa tua esperienza molto seria ed utile, lo è per me che mi ha attirato a leggerla più di una volta, e mi sono permesso di inviarla ad una persona che ha iniziato ora a fare pratica. Grazie e buona continuazione.
Cara Patrizia, ti ringrazio tanto per aver condiviso questa tua riflessione. Mi hai molto aiutato dando una descrizione alle mie stesse sensazioni. In questo momento della mia pratica, le tue parole mi hanno dato uno stimolo in più, mi hanno fatto capire che le esperienze sono comuni, hai “rinfrescato” la mia motivazione!
Grazie tante di nuovo!
…anzitutto, GRAZIE!!
e successivamente mi nasce una domanda circondata di stupore: come fa questa persona a scrivere così bene come sono fatta io?
Mi ritrovo nella tua riflessione come se fosse la mia fotografia e sento la spinta a riprendere il mio passo, di oggi.
Cinzia
Grazie Patrizia, la tua esperienza è di stimolo per me, poiché combatto ancora con la pigrizia e le resistenze della mia mente.
Marco Turianelli
Cara Patrizia,
davvero bello ricominciare a pensare, a parlare, a vivere con la mente capovolta, consapevole che ogni pensiero che viene non è il “mio” pensiero.
Ci vuole tanto lavoro per riconoscere con precisione e chiarezza i contenuti della mente, imparando a lasciarli essere, ad accoglierli senza giudicarli e giudicarci e a non trattenerli.
Questo incessante lavoro interiore ci porta dentro il mistero dell’autocoscienza, dello stato di presenza in cui percepiamo nella sostanza dell’anima che si va decontraendo la ristrettezza asfittica della mente egoica e la dilatazione liberatoria dell’Io che si riconosce in relazione.
Grazie in un abbraccio, giuliana
Grazie a voi per le risonanze che mi confermano in questo cammino di svelamento, le forze che si oppongono alla nostra unificazione sono tante e sono forti, ma ho sperimentato che la perseveranza nella pratica meditativa gradatamente le depotenzia, toglie loro energia e credito.
Torno con tutti voi ogni giorno alla pratica meditativa certa che questa è la strada per smantellare pezzo dopo pezzo tutta la nostra struttura egoica che tenta di separarci dalla vita, dalla vita vera che è in noi.
Vi abbraccio in condivisione di impegno. Patrizia
Un altro aspetto della pigrizia della mia mente nello stato egoico è la fretta: non vedo l’ora di capire, di risolvere, di passare ad altro, di sgusciare da una sana concentrazione. Quanto lavoro mi aspetta ancora! Grazie, Patrizia, per avermi indicato questa prospettiva di lavoro interiore! Mariapia
Grazie per aver descritto così bene l’azione della mente che segue il mio copine familiare dal quale sto cercando di “staccarmi con tutte” le mie forze per riscoprire e gustare la libera autentica e piena.
…la libertà…
Davvero bella questa tua riflessione Patrizia e constatazione .Grazie