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Bellissimo e carico di speranza questo incontro di Marco Guzzi con le giovani generazioni! E’ un pressante appello a prendere coscienza della propria capacità di essere rivoluzionari, insurrezionali, a non lasciarsi distrarre e soggiogare dai poteri dominanti, a collaborare insieme per cambiare il mondo. Io non sono più giovane ma mi commuove e mi coinvolge questo invito ai nostri ragazzi a ritornare al cuore, a non perdere tempo, a studiare per conoscere se stessi e il mondo, a non sprecare la propria vita nell’isolamento, nella massificazione o nelle facili compensazioni ai nostri desideri più profondi. Sono convinta che i giovani non siano insensibili alla voce di chi indica loro la strada della creatività, della vera libertà, della responsabilità e, in definitiva, della felicità. Grazie, Marco!
Maria Letizia
Grazie, carissima, hai colto tutti i punti cruciali dell’appello…. Marco
Buongiorno, come insegnante non più giovane ho ritrovato nei dialoghi del video tutto quello che quotidianamente vedo intorno a me; gli sguardi dei ragazzi inizialmente un po’ persi nel vuoto in attesa di vedere che succede, le domande che pian piano si fanno strada, le risate e le battute che sono sintomo di partecipazione attiva e non da ‘abiti seduti su una sedia ‘ e soprattutto l’atmosfera che cerco anche io di creare a scuola. Insegno materie non letterarie ( elettronica e informatica ) per cui allargare il discorso al mondo circostante tramite le implicazioni della tecnologia si inserisce bene nelle argomentazioni, ma è difficile scalfire il muro di gomma che spesso sembra alzarsi. E’ un continuo ‘scendere dalla cattedra’ ( anche se le cattedre sopraelevate di una volta non ci sono più ) è mescolarsi alle loro chiacchiere, ai loro discorsi tramite i quali è più facile far passare dei messaggi. Non posso usare la poesia perché difficilmente mi verrebbero dietro ( istituto tecnico e professionale ) ma le nuove tecnologie, l’economia, IoT funzionano meglio. E’ più difficile affrontare tali tematiche con i colleghi che con gli studenti che sono estremamente sensibili e captano inesorabilmente se credi effettivamente in quello che cerchi di comunicare loro o se è solo facciata.
Grazie: è il minimo che possa dire
Martino
…video (1-2 e…3, sicuramente! ) da far girare nelle scuole, nelle biblioteche, negli oratori, nei centri di aggregazione giovanili…insomma là dove c’ è bisogno di nutrire l’anima e il cuore della giovani generazioni (e non solo!).
Ancora una volta…grazie Marco!
mcarla
Grazie, caro Martino e cara Maria Carla, proseguiamo insieme a tentare di aprire canali nuovi di comunicazione e di speranza. Marco Guzzi
Una straordinaria sintesi, essenziale e profonda insieme e anche molto divertente. Mi ha colpito il concetto di solitudine creativa che si fa relazione significativa. E proprio una relazione significativa si è instaurata con gli studenti, trattati da pari a pari, da persone in grado di comprendere perché viste come anime infinite. La fiducia nella capacità di comprensione di noi umani, questo voglio trarre come insegnamento da questa conferenza: grande fiducia senza pregiudizio nella possibilità dell’essere umano di farsi ascolto e accoglienza della parola come principio di cambiamento.
Grazie!
Silvia
Grazie, Silvia, sì, io credo che noi trattiamo gli altri con la stessa misura di sincerità e di verità che ci concediamo con noi stessi, con la stessa fiducia o sfiducia che abbiamo nei nostri confronti, con lo stesso amore o disamore con cui ci rapportiamo al nostro cuore. Un abbraccio. Marco
Diffondere questo video è un atto bello contro la propaganda che, come è noto, appartiene ai regimi. Anche a quelli meno dichiarati e ideologici. I giovani penso non esistano, in quanto “gruppo”: esiste la gioventù. La gioventù come limpidezza da coltivare, rischiando, alla pari del coraggio giustamente evocato fra le virtù.
Si guarda in avanti…in questo spirito.
Grazie Professor Guzzi!
… proprio così, oggi più che mai è giovane chi vuole ri-generarsi, chi non vuole adattarsi alla peste di questo stato di cose e mentale così tanto atrofizzato. ciao. Marco
Il cuore vuole immergersi nel tutto; le sue parole, caro Professore, fanno dilatare il respiro e alimentano quella luce che troppo pochi ancora servono. La seguo da molto, magnetizzato dalla sua divertita e coinvolgente fiducia nella vita. La ringrazio “infinitamente” per condurci, fiero, in quell’abisso che ci nutre e in cui abbiamo sempre un po paura di smarrirci; se il viaggio sarà possibile e fruttuoso parte del merito andrà a coloro che aprono le “prime porte”.
Forò vedere questo video a mia figlia.
Auguri…
Grazie, caro Fabio, della tua consonanza spirituale, e salutaci tua figlia…. Marco
Grazie ancora una volta, ascoltare Marco Guzzi rinvigorisce ogni volta la decisione di “lavorare”, e a volte ti fa proprio ritrovare la strada, che magari ci si era fatto un sonnellino un po’ troppo lungo sotto un albero…
CARO MARCO, CREDO CHE” RITORNARE AL CUORE” SIA IL CUORE DEL PROBLEMA DELLA NOSTRA SOCIETA’ E DELLA CHIESA, INTENDO DIRE QUELLA TRASFORMAZIONE DEL CUORE – MENTE – ANIMA ,DI CUI PARLA GESU’ NEL VANGELO E SENZA LA QUALE NON SI VA AVANTI, NON C’ E’ NESSUN CAMBIAMENTO: RESTANO SOLO PAROLE VUOTE. E’ ORA CHE TUTTI I NOSTRI BEI DISCORSI FILOSOFICI, TEOLOGICI ED ANTROPOLOGICI DIVENTINO CARNE E SANGUE , SI INCARNINO NELLE PROFONDITA’ DEL NOSTRO ESSERE PER POTER VERAMENTE CAMBIARE IL MONDO: “DA QUESTO RICONOSCERANNO CHE SIETE MIEI DISCEPOLI, SE VI AMERETE GLI UNI GLI ALTRI….”