Quale pensiero per un mondo nuovo? Al di là della separazione dall’altro e dalla natura

Commenti

  1. Grazie Filippo per le tue profonde, attuali, necessarie, stimolanti riflessioni. Sono di guida e di aiuto a chi, come me, condivide pienamente tutto quanto dici!
    Siete una sferzata di gioia e di vita, tutti voi giovani del gruppo poetico insurrezionale; sapete con maturità e grande intuizione culturale, individuare e riportare i problemi dell’uomo di oggi, ad una lettura più ampia verso l’affronto e la loro auspicabile risoluzione!
    Un abbraccio pieno di auguri, perché le tue parole siano di sprone e di superamento del pensiero che ci vuole separati dal mondo e dagli altri! Maria Rosaria

  2. Grazie Filippo e grazie a tutti i giovani del gruppo poetico insurrezionale, guardarvi e leggervi fa sperare in un futuro migliore!

  3. Ciao Filippo, grazie e mi accomuno con piacere a quanto espresso da Maria Rosaria e Lula.

    Per me, il senso di isolamento è forse la cosa che oggi, tra noi esseri umani, più mi colpisce e di cui non riesco
    ( dolorosamente) a capacitarmene. Come una fredda lama d’acciaio; la mente razionale nel suo predominare e nel negare emozioni e spiritualità, diventa una mente sterile e infatti produce solo separazione ed a cascata; depressione e cinismo. Cinismo, parola in disuso ma che descrive pure bene l’attuale condizione umana nell’esser giunta probabilmente ai più bassi livelli, se non nulli, di valori morali e sociali.
    Spesso, nel confrontarmi con le persone, mi pare di non riuscire a percepire la presenza di Volontà. La volontà, per esempio, di credere in un valore umano o di scegliere una Fede, la volontà di Cambiare. La volontà di aprirsi, di mollare le paure che riconosciamo superate, la volontà di andar oltre le reciproche ostilità, sempre latenti e in agguato non appena ci si “distrae”.
    Nel Credere io ci sento un atto di Volontà e perciò che mi chiedo se forse, a volte risulti difficile Credere perché non siamo in contatto con la nostra Volontà? Questa domanda me la sto rivolgendo proprio in questi giorni. E, quanto sono disponibile a Voler credere, ancora, che Cambiare è possibile? E, quanta Fiducia mi richiede il supportare una tale Volontà se, anche di questo si tratta?
    Mi chiedo quanto scritto, per un desiderio di conoscermi che mi si smuove profondamente e che sento a volte molto urgente e anche, far spazio nel metter ordine alle emozioni, ai sentimenti che provo, di ritornare a dare il loro posto a tutte le qualità per troppo tempo rinnegate, quelle che comunemente riconosciamo in quanto femminili.
    Come riuscire ad amare la Natura, la bellezza Terrestre tutta se si rinnega anche il femminile che c’è in noi?

    Per questo, nel desiderio che mi riconosco, apprezzo molto il lavoro che qui facciamo, ognuno alle prese con la propria rivoluzione, ognuno a contribuire in questo modo ad un rinnovamento umano e sociale, coinvolgente per ogni persona che in cuor suo senta vera questa possibilità che ora, in questo momento della storia umana, abbiamo.
    Grazie ad ognuno che si trova impegnato in questa direzione!
    Barbara

  4. Maria Carla dice

    Molto interessante, Barbara, la tua ‘messa a fuoco’ sull’ atto di Volontà che fonda il nostro Credere e la nostra possibilità di cambiare.
    Penso anch’io che sia venuto meno il contatto con la nostra Buona Volontà (quella di Assagioli e della sua Psicosintesi, per intenderci…sfortunatamente caduti quasi completamente nel dimenticatoio, ormai ) indicata come mezzo per sviluppare un impegno attivo nel migliorare se stessi.
    In sostanza uno strumento per l’integrazione della personalità e la sua connessione con il Principio dell’Essere, che comporta l’ attivazione di una energia/ funzione psicologica ( la Volontà, appunto) normalmente trascurata o mal intesa.
    Grazie a Filippo e a tutti quanti per gli interessanti spunti di riflessione che offrite!
    mcarla

  5. Ciao Maria Carla, l’Atto di Volontà di Assagioli che hai piacevolmente ricordato è stato forse quello che per primo, tra gli insegnamenti abbracciati, è riuscito infatti ad aprirmi un varco nella giungla di abitudini stagnanti ed attaccamenti, in cui moltissimi anni fa mi trovavo rifugiata.
    Senza quel preciso varco, quell’apertura creata anche con una certa forza, così vissuta in quei momenti, senza quel preciso passaggio tutto ciò che poi mano a mano arrivava, in quanto Nuovo, forse non l’avrei saputo cogliere. Questa la mia esperienza, immagino condivisa da molti. Grazie, Barbara

  6. Il riscoprirsi parte di un tutto è una straordinaria iniezione di ottimismo spirituale in un forte e dilagante contesto “individualista”! Grazie!

  7. Grazie, caro Filippo, sì, anch’io credo che tutto possa ricominciare da quel atto minuscolo che è il rovesciamento nell’Aperto del nostro sguardo. Un abbraccio. Marco

  8. Filippo Tocci dice

    Grazie a tutte e tutti voi per la vostra lettura così profonda!
    Forse siamo qui proprio per questo, per superare la ferita della separazione, che ci addolora… se ci lasciamo andare un po’, iniziamo a percepire la profonda unità del Tutto in cui viviamo: rilassarci dove l’ego vorrebbe contrarsi.
    Ciao, Filippo

  9. Maria Rosaria La Fauci dice

    Mi sono ritrovata nel vostro Ideale di vita e oggi più che mai capisco che nn si deve sprecare nulla…Ho 70 anni,la mia primogenita 3 anni fa è morta in un incidente stradale, aveva 41 anni ed era uno pedagogista,sono tentata a credere che lei desideri la mia iscrizione al gruppo…lo sento da circa un anno ,sono una nomma(nonnamamma tutore di una nipotina orfana di 8 anni)il termine l ha coniato mia nipote. Perché dovrei rinunciare alla vostra compagnia? Ho tanto da godere: la vita è meravigliosa! Marco carissimo, ci siamo già sentiti mesi fa, sto pregando per te, per tutti voi. Vi abbraccio e …farò parte di voi!

  10. Ciao Maria Rosaria, un affettuosissimo e caldo abbraccio ad entrambe, nipotina e nonna mamma! E’ una cosa molto bella sentirsi unite uniti qui in terra ma anche con le persone care che abitano altre dimensioni, la Vita la sento meravigliosa proprio quando anche questa sensibilità si apre in noi.
    Grazie di cuore Maria Rosaria e ciao, Barbara

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