Pubblichiamo la conferenza tenuta da Marco Guzzi a Vicenza il 25 maggio del 2017.
L’evento si è svolto nell’ambito della XIIª edizione del Festival Biblico, dedicata al tema del viaggio, sullo slogan “Felice chi ha la strada nel cuore”.
Erano presenti tra il pubblico numerosi praticanti dei Gruppi Darsi Pace del Veneto, che hanno accolto con entusiasmo l’invito di Marco a riprendere sempre il cammino con rinnovato slancio ed energia.
In un tempo che sembra annunciare apocalitticamente la fine di molte storie si apre lo spazio di una vera e propria rivoluzione culturale e spirituale, in cui poter riascoltare l’appello che ci rende uomini e donne in pienezza, e ci spinge verso l’avventura.
Nonostante la povertà e l’immiserimento dei linguaggi dominanti, sempre più frammentati nei rivoli della disattenzione mentale, è possibile tornare ad ascoltare parole pregne di energia creatrice, parole com-moventi, capaci cioè di muovere ed emozionare.
A questo scopo è importante il rilancio delle pratiche spirituali, quali la meditazione e la preghiera, che ci consentono di attingere a quelle profondità abitate dell’anima da cui sgorga una vita rinnovata.
Buona visione!
Molto interessante , vorrei ripartire anch’io.
Quando sento dire da Marco(in altri video)che ormai l umanità non è piu al tempo delle rivoluzioni non sono d accordo.Prima o poi ci sara la guerra è inevitabile nonostante tutti i nostri buoni propositi.Non siamo cresciuti per niente,coviamo forti rancori e principalmente verso noi stessi.Il passato delle rivoluzioni non ci ha insegnato proprio niente e per questo spargeremo altro sangue.Ripartiremo si ma da una pozza di sangue versato da nessuna innocenza.
Caro Roberto, io non intendo dire che non ci saranno più momenti sanguinari, ma che questo tipo di rivoluzione sul piano evolutivo è superato. Purtroppo noi umani però non siamo quasi mai contemporanei al nostro presente, e quindi riproponiamo vecchi e spesso tragici canovacci della storia. Ciao. Marco
Caro Marco,oggi ho voluto dar voce a quelle parti che si sentono defraudate di tutto.Questo perche come tu mi insegni anche loro hanno le loro strazianti ragioni.Ogni tanto credo che puo essere anche salutare lasciarle parlare e ascoltare,anzi sicuramente lo è.Lo so e lo sento che la rivoluzione nel sangue in un certo senso e demodè è fuori tempo e allora che cosa ne dovremmo fare di tutto questo odio,di tutta questa rabbia,di tutto questo dolore.Sono sempre piu cosciente di quello che alberga in me,un mostro.Questo lo sto realizzando in questi giorni e credo che in parte sia imputabile agli esercizi di autoconoscimento e questo un po mi stizzisce visto che ero quasi convinto di essere un super buono.Ciao.Grazie dell ascolto.
Carissimo Roberto, lo so, e molto bene, quanto profonda e oscura e violenta sia la nostra zona d’ombra, il nostro Hyde personale, e collettivo. Lo so benissimo, e so quanto arduo e paziente sia il lavoro di riconoscimento e di trasformazione delle nostre emozioni distruttive. Tutta la storia, e anche tutta la Bibbia ci ricordano questi dati di realtà, che ognuno di noi però tende a dimenticare, o a sottovalutare. Noi, nei nostri Gruppi, tentiamo invece di ricordarcene, senza però disperarci, ma anzi traendo da questa consapevolezza lo slancio che ogni giorno ci riporta al lavoro, allo scavo, alla distillazione delle energie. L’odio e la rabbia infatti sono energie, di cui in realtà abbiamo bisogno, dobbiamo solo riconvertirle nel loro fuoco originario, che è creatività e voglia di amare. Un abbraccio. Marco
Redazione, thank you ever so for you post.Much thanks again.