In questo breve video, estratto dall’ottavo incontro della terza annualità, Chiara De Dominicis, formatrice dei Gruppi Darsi Pace, medico radiologo in un grande ospedale romano, ci aiuta a comprendere meglio i caratteri della nostra identità risanata in Cristo.
Nel percorso dei Gruppi, che ci accompagna lungo il cammino iniziatico cristiano, impariamo a conoscere presto le oscillazioni del nostro IO: dallo stato di ordinaria alienazione e dimenticanza, proprio dell’IO che definiamo EGOICO, a uno stato di auto-osservazione e di auto-conoscimento che chiamiamo IO IN CONVERSIONE.
Se procediamo sul cammino, fatto di pratiche che si integrano e si arricchiscono a vicenda (meditazione e preghiera, esercizi psicologici di auto-conoscimento, studio dei testi rivelati e approfondimenti culturali finalizzati alla lettura dei segni dei tempi), apriamo la nostra anima alla purezza di un ascolto che può sgorgare solo dal più assoluto silenzio.
E’ in questo stato dell’IO IN RELAZIONE che possiamo essere raggiunti da una Parola che è un annuncio di salvezza: il compimento dei tempi dell’ego e l’innesto di semi di nuova umanità dentro la carne concreta della (nostra) storia.
Veniamo così progressivamente rigenerati nel nostro VERO IO, nell’IO IN CRISTO: non più un’entità autonoma e separata, ma un essere che trova la sua verità ricollegandosi alla propria fonte eterna.
La vera rivoluzione contro i poteri di questo mondo è racchiusa in questo sconvolgente annuncio: l’unica rivoluzione che non verrà mai tradita perché è fondata su quel dinamismo continuo di affidamento e di abbandono che ci consente di smascherare le contro-figurazioni dell’ego che, desiderando anticipare le qualità divine separandosi dall’origine, ne determinano la confutazione.
“Fatevi coraggio: Io ho vinto il mondo” (Gv 16,33)
Buona visione!
Buonasera, siamo Mariarosaria Nardi e mio marito Giuseppe Lisi, frequentiamo la 1 annuaità del corso ma riguardo all’incontro che si terrà a Trevi non abbiamo ricevuto alcuna mail con il modulo da scaricare. Poiche’ vorremmo partecipare entrambi a questo incontro, potete per favore inviare al piu’ presto ai nostri indirizzi di posta elettronica la mail di cui avete parlato nell’incontro del 18 marzo, a cui purtroppo non abbiamo potuto partecipare?
Gli indirizzi sono:
lassie3@virgilio.it
avv.giuseppelisi@libero.it
Grazie.
Grazie mille,Chiara,frequento la terza annualita’ dei gruppi Darsi Pace la tua lezione mi e’ stata di molto aiuto per cercare di capire un po’ meglio i caratteri del mio IO,un grazie anche a Paola per il commento.
Tutte la mattine provo con molta umilta’ di mettere in atto la mia piccolissima rivoluzione.
Un caro saluto.Elisabetta.
Grazie Paola , per aver riproposto qui, la gioia di Chiara nel raccontarci della sua fede nell’Io in Cristo che è in tutti noi, come sperimentiamo lavorando su di noi, nei gruppi Darsi Pace. dove la domanda di partenza, per estrarre la nostra luce dall’ombra è sempre questa fondamentale “ In quale stato mi trovo, adesso , interiormente ? In cosa mi adagio , di cosa mi lamento, cosa sto aspettando per non risplendere con tutta la mia luce ?
Dalla poesia di Marianne Williamson citata nel video colgo un po’ parafrasando che : “ la nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti, oltre ogni limite A spaventarci di più, non è la nostra ombra, ma la nostra luce . Siamo figli di Dio e il nostro giocare in piccolo non serve al mondo. Sminuire noi stessi, produce solo insicurezza intorno a noi. Più utile è risplendere come fanno i bambini , poiché quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente, diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso . Liberandoci dalle nostre paure, liberiamo anche gli altri. Tutto questo-ben evidenziato dalla Williamson – è divino ed è possibile per tutti realizzarlo, ma solo se ci mettiamo in gioco, come cerchiamo di fare, nei nostri gruppi di lavoro interiore.
Da parte mia ci sto provando da alcuni anni, a volte mi pare d’aver scoperto che è davvero possibile anche per me, allora è una gioia che ti invoglia a perseverare. Poi, non sempre ci riesci, allora si ricomincia dall’Io in conversione che si auto-interroga e risalendo verso l’Io in relazione, che è ascolto più profondo di sè ed è affidamento nella fede del Figlio, ecco la grazia di una luminosità interiore che sgombra il campo alle paure e ti risolleva . Allora sai che è possibile , sempre di nuovo, anche dopo ogni sconfitta, crederci e riprovare. Quando funziona e risplendo come veramente sono, senza più paure , allora so che anch’io, posso essere, un felice dono per tutti ,
Ringrazio Chiara per la sua passione incoraggiante e Paola per avermi ri-direzionato sull’Io in Cristo, per non restare bloccato nell’Io in conversione, dove permanendo , e non osando procedere, si rischia una illusione, o una contro-figurazioni, di una più vera libertà.
Buona Pasqua di Resurrezione.
Ivano
Argomentazione non facile quella di far riscoprire l’io cristico che abita in ciascuno di noi.
Brava, precisa e luminosa Chiara, che lo ha spiegato con quella “semplicità di secondo grado”, linguaggio che Marco G. ci ha trasmesso, per farci e fare comprendere i misteri ed i miracoli del cammino spirituale!
Carissimi Elisabetta, Ivano e Gabriella,
grazie dei vostri commenti e delle vostre risonanze.
Colgo l’occasione per riportare alcuni brani tratti dal libro di Dennis Gira, La scelta che non esclude, (pag. 43 e ss.) che mi sembra possano arricchire la riflessione. Il volume è stato tradotto nella collana Crocevia (edizioni Paoline):
“Bisogna dire che non è facile per un cristiano fare un discorso ‘giusto’ su Dio. In effetti, da un lato è cosciente del rispetto assoluto che deve a quel Dio che lo supera e che sfuggirà sempre a tutte le descrizioni che sarebbe tentato di farne, perché conosce bene la distanza che separa queste povere immagini di Dio dalla sua stessa realtà, ma dall’altro riconosce, con molta lucidità e umiltà, che ha bisogno di queste immagini per avvicinarsi a Lui. (…) Il cristiano inoltre sa che ogni conoscenza che potrebbe avere di Dio può essere solo ‘relazionale’, perché Dio non è, e non sarà mai, un ‘oggetto’ della sua conoscenza che potrebbe analizzare e spiegare con precisione. Come si può immaginare di fare con Dio quello che non si può fare con i propri simili? (…)”
Come cristiani quindi non possiamo fare altro che testimoniare la qualità di questa relazione e il modo in cui essa nutre la nostra vita.
Chiara ci invita con entusiasmo a una vera avventura spirituale, a una ricerca infinita per scoprire un po’ di più ogni giorno la gioia di questa relazione.
Tanti auguri a tutti di poter accogliere questo invito!
Paola
Cara Chiara!
Il tuo modo di esporre è molto conciso e piacevole. Ti ringrazio soprattutto per aver portato la nostra attenzione sulle contro-configurazioni personali delle qualità positive, ma io avrei bisogno di qualche altro esempio, c’è qualcuno che mi può aiutare? Grazie , e buon cammino di liberazione a tutti e quindi Buona Pasqua! Mariapia
Interessante e ricca di spunti di riflessione questa conferenza che dimostra chiaramente come, di fronte alla ricerca di una soluzione alle problematiche ormai improrogabili del nostro tempo apocalittico, l”unica vera rivoluzione è quella portata dal Cristo. Solo attraverso un cammino iniziatico è possibile rispondere efficacemente e alle domande che tutti gli uomini di oggi, magari anche inconsapevolmente, si pongono: che senso ha tutto questo? che cosa fare concretamente per trasformare radicalmente questa realtà insostenibile? La proposta dei Gruppi Darsi pace si presenta come un contributo semplice e concreto che va nella direzione indicata da Papa Francesco: è un cammino alla portata di tutti, di chiunque desideri fortemente essere parte attiva e responsabile nella costruzione di un mondo più umano e umanizzante e, tenendo conto del “punto di rottura a cui siamo giunti, forse dell”unico mondo “possibile. Maria Letizia