Dicono che la caratteristica primaria dell’uomo, quella che lo rende libero rispetto a ogni altro essere animale sulla terra, sia la Parola.
Cari lettori è dunque così che siamo finalmente pronti per lanciare questo lunedì 30 aprile una nuova rubrica sul nostro canale Youtube, che torni a dare valore e giustizia alle Parole in questo tempo di crisi.
Che siano parole di consolazione, d’amore o guerriere, serbano in loro quel fuoco di vita che traspare dalla bocca di chi li declama con convinzione.
Per questa prima pubblicazione abbiamo deciso di partire eccezionalmente da tre voci molto significative per noi, che potessero essere una base d’avvio salda per il progetto: Pensare, Libertà e Vocazione.
In seguito ogni singola voce verrà resa pubblica autonomamente ogni 14 giorni sul canale YouTube di Darsi Pace (cui dunque vi invitiamo ad iscrivervi per non perdere le prossime uscite) e rispettivamente rilanciata anche su Facebook e Twitter.
I piccoli estratti seguiranno il ciclo lunare per cui avrete la possibilità di trovare una nuova Parola ad ogni Luna Piena e Luna Nuova dell’anno.
Ci auguriamo quindi che possa essere per voi d’ispirazione e di riflessione questo collegamento tra l’opera di rianimazione del linguaggio, che è quanto mai necessaria nella fase di sommovimento antropologico in atto, e il moto di rivoluzione della luna, al quale in genere non siamo soliti dare molta attenzione.
Desideriamo lasciarvi con queste meravigliose parole di Etty Hillesum dal suo diario: <<Mi sono resa conto che è così che voglio scrivere, con altrettanto spazio attorno a poche parole. Troppe parole mi danno fastidio. Vorrei scrivere parole che siano organicamente inserite in un gran silenzio, e non parole che esistono solo per coprirlo o disperderlo: dovrebbero accentuarlo piuttosto. Come in quella illustrazione con un ramo fiorito nell’angolo in basso: poche, tenere pennellate e il grande spazio tutt’intorno, non un vuoto, ma uno spazio che potrebbe definirsi ricco d’anima>>.
Daria Falconi
Il Dizionario della Nuova Umanità è un progetto a cura di Daria Falconi e di Paola Balestreri, sulla base del materiale audiovisivo degli oltre 250 video pubblicati su You Tube, dei video degli incontri dei Gruppi Darsi Pace e di conferenze inedite di Marco Guzzi.
Bellissima idea!
Anche per me: “Proprio Bello!”
Molto, molto efficace!! Grazie
Grande idea! Vi seguirò con molto interesse. Grazie.
Grazie veramente preziosi piccoli grandi tesori che fanno una grande luce.
Perle preziose che si aggiungono al tesoro gratuito di DarsiPace……..
Grazie PADRE !
“Ci auguriamo quindi che possa essere per voi d’ispirazione e di riflessione questo collegamento tra l’opera di rianimazione del linguaggio, che è quanto mai necessaria nella fase di sommovimento antropologico in atto, e il moto di rivoluzione della luna, al quale in genere non siamo soliti dare molta attenzione.” E’ assai bello questo. Mi pare sempre di più di capire che il malessere cresca tanto più cerchiamo di affrancarci e “piallare” i cicli ordinari della natura, organizzandoci a fare come se non ci fossero, rendendoci abili a “fare” nello stesso modo e in ogni tempo. C’è infatti una pretesa violenta nemmeno tanto sottile, in questo mondo artificialmente “piatto” e auto-dotato di spaziotempo omogeneo e irrelato a niente, quando la realtà fisico-cosmica è ben diversa.
E’ che i cicli ci sono ed entrano profondamente nel nostro avvertire il cosmo (l’alternanza giorno/notte, le stagioni, il ciclo lunare) ma informano profondamente la nostra stessa carne e il nostro stesso sangue (il ciclo mestruale). Avvertire i cicli di nuovo, ed onorarli, rispettarli, inchinarsi a loro, ovvero ad una mia “non determinazione” di tutto – mi pare unaa prima dismissione dell’illusione di onnipotenza, mi pare un’opera di liberazione.
Ben venga questo collegamento al ciclo lunare dunque! E ben venga la riflessione di nuovo sul linguaggio, sugli elementi cellulari, molecolari del linguaggio (non abbiamo bisogno di grandi discorsi, ormai, potremmo dire parafrasando Peguy).
Sono andato a cercare corrispondenze nel mio piccolo dizionario che stavo elaborando da un po’ (https://blog.marcocastellani.me/tagged/dizionario) e curiosamente ne ho trovato già uno: “pensieri”.
Magari, altri seguiranno. Perché poi, si sà, è tutto collegato. Misteriosamente, ma realmente.
Grazie!
sono un sostenitore di darsi pace e dei suoi “profeti ” un buon augurio di continua espansione di cultura vera e di verità suprema!
Grazie a tutti per l’accoglienza e il sostegno a questa nuova iniziativa!
Sono contenta che Marco Castellani, il nostro caro astrofisico, abbia apprezzato la connessione con il ciclo lunare della pubblicazione delle voci del Dizionario.
Per migliaia di anni in diverse culture la luna è stata collegata alla fertilità, alla riproduzione e alla crescita.
Ci auguriamo che con la sua presenza sublime, la regina della notte possa favorire quella ricettività necessaria ad accogliere e rigenerare le nostre parole usurate, ridonando vitalità e energia nuova al linguaggio.
Buon plenilunio!
Paola
Bellissimo il pensiero lunare : quello contemplativo del cuore, che precede quello più determinato del sole che sorge dopo ! E’ il pensiero di ogni camminante nella notte dei propri pensieri tristi, dove però, una presenza lunare ci segue ad ogni passo, giocando a rimpiattino: scomparendo dietro una collina e riapparendo grande e tonda, ad una svolta sopra il silenzio dei campi . Momento meraviglioso! Il tuo pensiero si fa allora impossibile e tu, resti solo, con un cuore che si fa lago, di tenerezza.
Grazie per i vostri raggi di luna !
Ivano
Concordo con i pensieri precedenti. Questa idea di video più brevi aiuta anche ad allargare la diffusione, perché si adatta e si può inserire tra i tanti impegni quotidiani. Mi piace molto il collegamento con la luna, guardandola avrò un sentimento in più: la vicinanza con tutti voi e noi che stiamo condividendo un cammino e una missione. Grazie di tutto!
Piccole perle di conoscenza che portano luce anche nella
frettolosita’ delle nostre giornate…grazie Paola, grazie Daria!
Bellissimi questi mini-video che affrontano tematiche vitali. Piccoli flash che riassumono la grande sapienza di Marco. Grazie per tutti gli strumenti che ci vengono offerti per cercare di vivere ad un “altro ” livello ! Parole e pensieri che nutrono e che ci accompagnano nel lavoro interiore che poi diventa…. cambiamento esteriore. Grazie infinite.
Bella iniziativa , espressione di quella creatività liberante che il lavoro di Darsi Pace stimola ed aiuta ad esprimere. Grazie PAOLA E DARIA!
grazie mille
geniale
grazie Daria e Paola .
Bella idea ! Queste “Pillole ” aiutano la divulgazione , sono facili da ascoltare non essendo impegnative in termini di tempo e sono un invito ad approfondire per chi volesse farlo.
Alessandra
Così scrivi, Daria, “il moto di rivoluzione della luna, al quale in genere non siamo soliti dare molta attenzione.”
Proprio così, carissima. Anzi, direi nessuna attenzione, proprio. Spiego. Poco fa sono uscito con il cane, per la passeggiata serale. E mi sono stupito che la piccola porzione di parco, che gli faccio percorrere abitualmente, fosse “insolitamente” buia. Un cielo di un grigio cupo, riflessi di luce artificiale sulle nuvole, a tratti, una cappa scura lucida copre tutto (o tutto custodisce…). C’è un’atmosfera particolare, o io la sento così, chissà.
E poi mi sono ricordato: stamattina è uscito il post del Dizionario, dunque, Luna Nuova! Giusto!
Ci voleva quel post per ricordarmelo?
Infatti guardo e non trovo Luna, nemmeno un pezzetto, un brandello, niente. Ecco perché. E mi stupisco che io, astronomo, sia stato colto (da me stesso) splendidamente scollegato dai cicli lunari. Magari di giorno ragiono sugli ammassi di galassie e sull’universo ad alto redshift, come oggi. Ma intanto non so che stia facendo la Luna, intanto. Il primo scollegato dal contesto sono io! Ma è una gioia ritornarne consapevoli.
E mi sono chiesto: ma perché non lo so? Perché ritengo inconsciamente che non mi interessi, non ci sono santi (le cose e le persone che ritengo interessanti, eccome se me le ricordo…). E quando scopro che la luna cambia – con la sua assenza o presenza – la percezione della sera, dei miei umori, del mio bilanciamento interno, rimango attonito. Può un astrofisico moderno infischiarsene della luna? Mille, duemila, cinquemila anni fa, nessun astronomo di corte l’avrebbe potuto fare, ne sono certo. Astronomo, astrologo. Chissà – non si poteva distinguere.
Ora, io non posso certo sostenere di voler virare verso l’astrologia (se non altro per non perdere il posto di lavoro e il minimo di credibilità guadagnata). Eppure sento anche che c’è qualcosa di sbagliato – diciamo, di redimibile – in una astronomia che se ne infischia del moto dei corpi celesti più prossimi a noi… E più in generale, di una esistenza progettualmente slegata dal ciclo della luce notturna, dal ritmo segreto del sangue, dalla fertilità delle stagioni e delle donne. Di un crepuscolo palliativamente sostituito da una luce artificiale al sapore di neon, sempre uguale a sé stessa nella povertà strutturale di informazione. Non so, sembrerà banale, ma non l’ho mai avvertito con questa profondità.
Non ci fate troppo caso.
Forse oggi ho la luna di traverso.
Sarà mica lunatico?