Ci stiamo avvicinando alla conclusione della pubblicazione delle Pietre Angolari, che avverrà a fine luglio con la pubblicazione del dodicesimo incontro del terzo anno del triennio di base (il 36° del ciclo totale delle Pietre).
Questa importante iniziativa quindicinale, avviata da Daniela Rondina sul nostro canale You Tube nel 2016, consente anche alle persone che non partecipano ai Gruppi Darsi Pace di intuire la ricchezza della proposta di liberazione e di trasformazione offerta dal movimento fondato da Marco Guzzi.
L’avvertenza ovvia, ma che è sempre bene sottolineare, è che le Pietre Angolari non costituiscono un sostituto del percorso dei Gruppi: offrono con generosità un assaggio del metodo ormai ventennale che si sperimenta nei corsi fisico-telematici, nel desiderio di farlo conoscere, ma la realtà che si vive all’ateneo salesiano di Roma, nei gruppi territoriali attivi in Italia e nei siti riservati delle varie annualità, che si possono seguire da tutto il mondo, è ben altra cosa.
Il cammino dei gruppi si presenta infatti come un cammino iniziatico, che mira a trasformare le persone che lo intraprendono, e dunque implica pratiche precise, oltre a un conoscenza teorica che si approfondisce negli anni.
Il nostro lavoro prevede esercizi di auto conoscimento, guidati e accompagnati da tutor abilitati, implica inoltre uno studio (sostenibile e gradevole, perché ‘tarato’ sulle possibilità e i desideri di ciascuno, ma comunque idealmente ampio e impegnativo), e soprattutto si basa su pratiche di meditazione e contemplazione che favoriscono l’acquietamento mentale necessario per poter cambiare gli stati dell’io: una centralità spirituale che è a fondamento di ogni processo reale di trasformazione dell’identità umana, oltre ogni sforzo volontaristico e moralistico dell’io vecchio.
Vi invitiamo perciò a seguire le Pietre angolari con una sana e legittima curiosità, ma anche con la consapevolezza che, come dicono i grandi maestri spirituali, non si può procedere sulla via solo con l’intelletto: la nostra mente crede di poter realizzare le idee e i concetti che continuamente cattura senza implicare il corpo, tutto il corpo, con le sue emozioni e con la sua storia, ma questa è solo un’illusione sterile.
Nel settimo incontro del terzo anno, che vi proponiamo oggi, ci viene ricordato il fatto che la liquidazione delle strutture del nostro vecchio io, che chiamiamo egoico-bellico, è una cosa lunga, in quanto il cemento armato della dimenticanza e dell’alienazione da sé si riforma in ciascuno di noi continuamente.
E’ solo dallo scioglimento di queste strutture, che nel Cristianesimo ha inizio con il Battesimo, che è possibile “rinascere dall’alto” e diventare così partecipi della vita divina.
Si tratta di una nascita faticosa, dolorosa, ma anche gloriosa, che richiede la nostra libertà e responsabilità, come afferma Marco commentando il testo “Ecce homo”: Cristo viene a restaurare la creazione decaduta e a riconciliare l’uomo, come principio creativo-Figlio, con la propria sorgente, restituendogli tutto il suo straordinario potere creativo. Sta a noi favorire questa fioritura e contribuire alla creazione in atto, coltivando la determinazione e la volontà di non accontentarsi di nulla che sia meno della vita divina.
“Le azioni ansiose, nervose, non attirano il potere di Dio; ma l’uso continuo, calmo e potente della forza di volontà scuote le forze del creato e porta una risposta dall’Infinito” (Paramahansa Yogananda, L’eterna ricerca dell’uomo)
Vi ricordiamo che dal 1° settembre del 2018 sarà possibile iscriversi ai Gruppi Darsi Pace.
E’ anche possibile partecipare gratuitamente ai primi due incontri della prima annualità, che potranno essere seguiti in diretta sulla pagina facebook di Darsi Pace.
L’appuntamento per il primo incontro è per sabato 13 ottobre alle ore 17.30 presso l’Aula Zatti dell’Università Pontificia Salesiana, piazza dell’Ateneo Salesiano 1, Roma.
Tutta la playlist delle Pietre Angolari è disponibile qui
Buona visione!
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