Oggi è tempo di iniziare una Rivoluzione.
Non domani, non fra dieci anni.
Ma oggi è il momento giusto
Per diramare lo strato di nebbia mortuaria
che avvolge gli ultimi uomini,
Noi.
Siamo stanchi.
Vaghiamo in una terra desolata.
Senza compagni. Senza compagni
E con un mondo che ci crolla addosso.
Sentiamo le macerie sfaldarsi, le certezze
Liquefarsi, e siamo disperati.
Senza vie d’uscita e con un groppo in gola
Che ci ostruisce la respirazione.
La luce ci sembra a volte estinta.
E una fitta oscurità ci spinge a ritirarci,
A cercare luoghi di rifugio, dei bunker
Dove tentare almeno di sopravvivere,
Da soli, dei piccoli locali di riparo, dei monolocali
Dove in solitudine difenderci dal buio.
Oggi è il tempo della Rivoluzione.
Nell’inverno del 1800, Hölderlin
Nell’elegia “Pane e Vino” scriveva:
“Mi chiedo se non sia meglio dormire
Che stare così senza compagni
A languire in attesa.” Quest’attesa
Di qualcosa che neanche conosciamo,
In cui così forte e netto ci appare il tramonto
E così deboli e impercepibili i tratti dell’alba,
È il tempo che ci è dato di abitare.
Che fare in quest’ attesa? “E che fare intanto
E che dire
Non so: e perché i poeti in tempi di privazione?”
In questo spazio storico in cui tutto è già caduto,
si chiede il poeta tedesco,
dove tutto è già vuoto e terra di cactus,
perché continuare a cercare una parola che salvi?
Perché continuare a vivere?
Perché continuare a parlare? Perché continuare?
“Ma tu dici che sono come i preti sacri di Dioniso:
Che di paese in paese andavano nella sacra notte.”
Questo è il tempo della sacra notte.
Della grande preparazione. E a noi,
uomini e donne del XXI secolo,
ci è dato solo di vigilare, di vagare
e restare desti
e di destare in chi ci sta attorno
il fascino autentico del risveglio,
il gusto di scoprirci compagni.
Così il movimento giovanile l’Indispensabile,
nella notte profonda dell’anno 2019,
convoca la prima Assemblea Rivoluzionaria,
il 19 gennaio alle ore 17 e 30,
al Lab 116 in Via dei Volsci 116, a Roma.
Convochiamo tutti i depressi,
gli stanchi e gli oppressi,
chi sente il cuore vuoto e appesantito,
stretto in una gabbia urbana di ferro e Co2.
Convochiamo gli insoddisfatti.
Chi sente il sacro disgusto del tutto.
Chi cerca ossigeno.
Chi cerca una risata più sincera
Delle maschere di orrore che indossiamo
quotidianamente. Chi cerca una nuova gioia,
l’allegria di un’impresa da ricominciare.
Questo è il tempo che ci è dato.
Rimanendo nella devastazione i più vigili,
E nella disperazione i più saldi,
Aggrappati come naufraghi
A una speranza che non conosciamo,
A un anelito che si rende a volte visibile
E a volte oscuro e difficile da decifrare.
A questa speranza instabile, che oscilla,
Che vacilla: ma come non potrebbe vacillare
In un mondo che tracolla?
Dice ancora Hölderlin nell’estate del 1800,
nell’elegia “Lamento di Menone per Diotima”:
“E come, o amabile spirito, dalla fronte pensosa e serena
Cade sicuro fra i mortali il tuo raggio benedicente,
Così m’attesti e lo dici a me perché agli altri
Lo ridica, anche se gli altri non credono,
Che più immortale del dolore e dell’ira, è la gioia
E che un giorno aureo, alla fine, è quotidiano ancora.”
Con la voce flebile che ci rimane.
Con il groppo in gola. Poveri.
Così come siamo,
Gridiamo a tutti che una speranza è possibile.
Che una vita nuova è possibile.
Anzi è Indispensabile. E che alla fine
Una nuova alba sorgerà, ma è già ora,
È già quotidiana questa fine, è già presente
Questo giorno aureo.
La rivoluzione non si rimanda.
L’alba non si rimanda.
Ma per inaugurare il nuovo giorno
Servono tante braccia e tanto coraggio.
Serve la forza di un gruppo.
È necessario riunirci. E allora iniziamo,
con la nostra piccola ma sincera volontà,
il 19 gennaio 2019.
Lab 116, Via dei Volsci 116, Roma.
Tutti i giovani sono convocati
Per impostare il lavoro del nuovo anno!
E del nuovo millennio!
Il canto odierno è pure in quelle parole di Mandel’stam dove “aspettiamo la morte come il lupo delle favole, ma prima di tutti temo morirà chi ha tremanti labbra scarlatte ed un ciuffo che gli cade sugli occhi.”
Peccato la distanza, peccato la geografia, peccato la povertà. Ma di più peccato la frammentazione dei cuori, la disgregazione dell’etica che si misurò già con la plurimillenarietà dell’Uomo.
Dalla mia borgata abbandonata, dal mio ‘forzato esilio’ per dirla con Gaber, un pensiero a voi – e confido che l’universo materico rifletta la concentrazione delle vostre energie sino al mio canto, che è terzo al clamore di quel mondo che volle pure la mia non salvazione. Grazie a voi. Buon incontro.
Leggendo le vostre parole sento vibrare uno per uno i sentimenti di ogni giorno, i pensieri che agitano quotidianamente la mia esistenza. Uno per uno, tutti. Peccato la distanza non solo geografica, ma anche anagrafica che c’é ma non divide. Di certo le motivazioni così precise e l’energia delle vostre parole toccheranno e coinvolgeranno una moltitudine inaspettata di anime, lontane e vicine, giovani e meno giovani, ora nelle loro tane, impaurite e impotenti, senza speranza nella loro solitudine. Buon lavoro ragazzi ! Di cuore.
Finalmente una buona notizia, una eco della Buona Novella, una notizia vera, di quelle che i giornali di oggi non riportano ma che rispondono alle nostre attese di uomini del XXI secolo, isolati nonostante la globalizzazione delle comunicazioni, disorientati, in cerca di autenticità, di libertà… Una buona notizia che le giovani generazioni attendono, un annuncio che anelano, alcuni di loro magari senza saperlo… Io sono con voi, ragazzi, col cuore, con la preghiera, con tutta me stessa. Auguri !!!
Maria Letizia
Tutto questo ripetersi del numero 19 mi ha incuriosito…allora sono andata a ‘spulciare’ in rete per avere qualche informazione (più o meno ‘esoterica’ o ‘angelica’) e mi ha favorevolmente colpito ciò che ne ho sommariamente tratto :
“…il n.19 porta ad avere come scopo il servire l’ umanità affidandosi a pratiche spirituali basate sul cuore…siete invitati a fare luce per l’umanità…” !
Mi è sembrata l’esatta “messa a fuoco” dell’obiettivo del vostro Indispensabile gruppo!
Grazie per esserci,
AUGURI…vi seguirò !
mcarla
Grazie dei commenti!
A questo link trovate l’evento facebook, con tutte le info: http://www.facebook.com/events/340830906510192/
L’incontro poi sarà sicuramente filmato e poi caricato sul canale youtube Darsi Pace.
Un abbraccio a tutti. Andrea
Auguri vivissimi nell’unità che riunisce tutti i cuori anelanti di vita piena! Non sono certo le distanze fisiche che ci distanziano sono e siamo con voi in questa nuova apertura per un inizio davvero nuovo.
Alle luci di questo gennaio 2019 l’alba del nuovo uomo è qui presente, indispensabile intuire i primi segnali e iniziare a crederlo con tutto il cuore.
Grazie ragazzi la vostra forza è un fuoco che alimenta la vera speranza!
Con affetto , Vanna
Grazie infinite di esistere.
Coraggio, coraggio, cioè…Spirito!
Continuerò a pregare per voi.
Benigno
Bellissimi i vs incontri che per ora seguo per via telematica. Riguardo al 4’ incontro e all’argomento del “sentirtsi in colpa”, nella mia esperienza posso dire che sostituire la parola Colpa con Responsabilità mi ha aiutato molto ad uscire da questo loop creato dall’educazione ricevuta. Non esiste colpa ma solo la responsabilità di ognuno di noi rispetto alle vicende della vita. Il sentimento di colpa non serve, serviva solo ai ns genitori/insegnanti/conoscenti/ datori di lavoro a tenerci in pugno e a subire situazioni di sudditanza. Questa è solo un piccolo passo, ma a me è servito molto.
Buon lavoro
Tizian
Mi piacerebbe esserci e dare il mio piccolo contributo, dalla Sicilia sarà dura esserci, specie con così poco preavviso, ma vi seguo con ammirazione e spero di poter seguire una diretta e magari partecipare al progetto ???
Siamo in tanti, non solo quelli Che potranno partecipare di persona. A noi Che non possiamo venire a Roma, mandate in onda IL filmato.
Un grande abbraccio.
“Convochiamo gli stanchi e gli oppressi, chi sente il cuore stanco e appesantito, chi cerca ossigeno…..”
Ho letto e riletto questo scritto profondo e poetico; descrive alla perfezione il mio stato d’animo di questo periodo.
Seppure con fatica rimango ancorata al mio percorso in Darsi Pace, fiduciosa che queste bene-dette parole finali
“E come, o amabile spirito……….e che un giorno aureo, alla fine è quotidiano ancora” mi daranno sollievo (nella misura in cui ci crederò).
Con cuore sincero, GRAZIE e buon lavoro.
Rosaria
Scusate ma c’ è stato qualche cambiamento di data in questi giorni o li ho visti solo io tutti quei 19?
???ciao, mcarla
Cara Maria Carla, in effetti un cambiamento c’è stato, perchè quando hai scritto il tuo commento mi sono accorto di un errore nel testo. Il locale infatti si chiama Lab 116 ed è in via dei Volsci 116, perciò abbiamo corretto.
Resta comunque la ridondanza del numero 19 nell’anno e nel giorno del mese, e il significato che tu hai trovato sembra perfetto per l’occasione! Accogliamo dunque questo piccolo segno con un sorriso!
Buona serata,
Andrea
Tutti i giovani sono convocati Per impostare il lavoro del nuovo anno!
E del nuovo millennio!
Rispondo all’appello che mi com-muove.
Da sempre i poeti, e i mistici sanno che il verbo“finire” fa rima con fiorire …in questo post dell’ Indispensabile Movimento poetico-rivoluzionario vedo già i mandorli in fiore…Grazie per la vostra puntuale Convocazione, che mi arriva come un dono: sono nata 72 anni fa il 19gennaio a Nuoro in una freddissima alba ( anche l’onomastico è il 19 di marzo ) e con stupore leggo quanto scrive Maria Carla:
“…il n.19 porta ad avere come scopo il servire l’ umanità affidandosi a pratiche spirituali basate sul cuore…siete invitati a fare luce per l’umanità…” !
Anche a me è sembrata l’esatta “messa a fuoco” dell’obiettivo del vostro Indispensabile gruppo e di tutto l’intero percorso del mio viaggio…All’alba del 19 gennaio 2019 sbarcherò a Livorno dalla Sardegna dove il 16 all’Università della Terza Età di Quartu S. Elena (Ca) presento e canto in sardo i miei versi intitolati Fiza (Figlia) di Pastore, frutto delle mie radici e del percorso di tanti anni in Darsi Pace!
Siamo veramente tutti invitati a fare luce per l’umanità, a bene-dirla e a farla rifiorire
GRAZIE di cuore per esserci
Giuseppina Nieddu
Grazie Andrea e grazie Giuseppina, mi avete confermato che ancora “ci vedo bene”????mcarla
Grazie a tutti voi per questi bellissimi commenti, che ci danno forza e motivazione per andare avanti. Più consapevoli che ciò che stiamo cercando di impostare, ossia un grande cambiamento mentale e politico, è veramente una necessità che sentiamo tutti, a prescindere dalle distanze geografiche e anagrafiche, che vengono semplicemente compensate da una grande vicinanza spirituale.
Vi abbraccio!
Gabriele Guzzi
Cara Giuseppina, Fiza di Pastore, se puoi fai riprendere il tuo evento e condividilo con noi! Un saluto indispensabile e rivoluzionario!
bene, bravo. Ma… diramare o diradare?
Senza speranza, ma con fiducia, che ci sarà un modo un sogno, un nuovo inizio che ci permetterà una vita che porti condivisione e amore fra tutte le creature. Io sono geograficamente e anagraficamente lontana, ma so che saranno gli spiriti giovani a delineare un nuovo futuro?
Siete voi? Benvenuti♥️