In vista dei prossimi appuntamenti senesi con Marco Guzzi, previsti per il prossimo fine settimana (2-3 marzo), pubblichiamo l’intervento al convegno “Accettare il limite”, organizzato da Quavio (Associazione di volontariato per la qualità della vita in oncologia) a Siena il 26 ottobre del 2018.
Ecco in dettaglio le informazioni degli incontri di sabato 2 e domenica 3 marzo:
2 marzo: “Eros e relazione: un corpo in cerca d’amore” conferenza di Marco Guzzi organizzata dalla Pastorale Universitaria. Chiesa di San Cristoforo, piazza Tolomei, ore 19.30. Scarica la locandina;
3 marzo: “Rinnovare il matrimonio in questa fase di crisi antropologica”, incontro mattutino di Marco Guzzi con l’Equipe Notre Dame della Toscana. Casa ritiri Santa Regina, Via Bianca Piccolomini Clementini 6 (Strada di Vignano, 6).
Buona visione!
Decidere cosa credere, cambiando radicalmente l’impatto con il mondo.
Non è dato, in se: lo decido io.
L’uomo di oggi non l’ha capito bene, dice Marco e io direi anche di più, non l’ha capito,
affatto. E’ terribilmente reale la profilazione dell’uomo
funzionale al consumo. Ed è terribilmente bello che
venga così individuato, smascherato. Sì questo ci insegnano, oggi. Non dobbiamo
chiederci se c’è
vita nell’universo, ma cercare il gestore telefonico più
conveniente.
Universo. Marco assai giustamente inquadra questo “nuovo” profilo umano con un modello di universo.
Per ogni modello di uomo esiste difatti un modello di universo.
La storia ce l’ha insegnato
bene.
Una nuova cultura deve riaprire le antiche domande.
Decidere di credere in cosa credere.
Un tragitto di nuova libertà.
Finalmente.
Devi
decidere.
Eccolo: l’universo, riaperto.
Caro Marco, concludere ricordando le trasmissioni radiofoniche di un tempo mi ha fatto ritornare giovane! Ricordo bene quella sera sul tema “l’indispensabile”, e le toccanti parole della dicianovenne suicida; ancora risuonano in me. Credo fosse la stagione serale di radio2 rai 1992/’93 con altissima qualità e ascolti. Quelle sere noi davvero volavamo come gli uccelli di Battiato: voli indescrivibile ed ascese velocissime. Avevo 28 anni e, oltre aver già perso la vista quattro anni prima, da poco erano anche comparsi alcuni preoccupanti e inusitati segnali d’impaccio alle gambe, e una facile stanchezza diventando così difficoltoso comandare a lungo i pedali della bici. Oggi non mi alzo dalla mia sedia a rotelle e anche la visione è più offuscata. In questa lenta costante evoluzione di una rara malattia cronica che non ha cure il tuo incontro e poi l’ascolto di tanti dialoghi e confronti è stato una grande compagnia, e uno stimolo ad affrontare e a valorizzare il percorso di una vita segnata da limitazioni funzionali sempre più pesanti. Il riferimento che fai ai grandi poeti citati sono da custodire, e magari memorizzare come preziose gemme di consolazione e risanamento.
E, riascoltando ancora mi pare di comprendere meglio quanto conta il valore della mia forza nel credere quanto è grande la bontà di quell’Intelligenza in cui l’universo intero si muove, vive e ci fa respirare, e continuamente rigenerare per lo splendore del bene di ciascuno.
Un caro saluto a tutti voi! Grazie per ciò che ci doni, con impegno, fatiche e tanta passione.
Un abbraccio.
Fabio.
Caro Fabio.
Apprezzo e condivido con te il riferimento alla fatica della carne, che nella vita si manifesta in tanti modi.
Questa carne “affaticata ed oppressa”, per me sta prendendo sempre più valore di “luogo sacro”. Perché come tu dici, in un forte gesto di fiducia, in questo “luogo”, avvengono cose a volte quasi impercettibili, ma sorprendenti, e l’abisso che ci abita, capita che diventi ciò che È, luogo di espansione.
Un caro saluto.
Stefano
Grazie di cuore, caro Fabio, la tua memoria affettuosa e profonda è sempre per me motivo di consolazione e di nuovo slancio. Un abbraccio. Marco
I vostri commenti mi hanno portato a rileggere le parole dei versi che concludono il libro di M.G.: “IL CUORE A NUDO” edizione Paoline 2012 – pag. 138.
Li trascrivo di seguito con piacere, e li memorizzo.
“Tutto procede per il meglio, non temere.
Vedrai l’Eterno
Compiere in te opere sante, opere senza uguali.
La tua azione
————— Fiorirà al’improvviso
Giorno per giorno. Io ti prometto
La forza del mio getto
Dritto e potente nel cuore.”
Ma credo sarà sicuramente ancora meglio ascoltare, come un grande dono, la voce del poeta, che legge il testo, alla chiusura di questa importante e magnifica conferenza il cui video si trova nel link:
https://www.youtube.com/watch?v=c9R0vK_hBDA
Ringrazio degli stimoli ricevuti per questa gran bella ricerca.
Fabio.
grande marco sei una buona speranza !