Il matrimonio come opera d’arte

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Una risposta

  1. Io c’ero! Un’esperienza per me quasi eroica essermi messo in viaggio per assistere finalmente a una conferenza del Guzzi, e stare per tutto il tempo in piedi, non avendo trovato da sedere nella sala gremita, con mal di schiena, un ginocchio gonfio, gli occhi divergenti e ruotanti di un camaleonte: uno fisso sul conferenziere, l’altro sul tavolo alle mie spalle colmo di golose attrattive e in testa il pensiero infantile di rubacchiare una fetta di torta prima del tempo. Qualcosa ho perso, per la mia distrazione, qualcosa ho forse assimilato nel profondo, se dopo me ne sono andato senza pensiero per il rinfresco preparato. Ora ho l’occasione di risentire quanto detto, (con una scatola di cioccolatini aperta davanti a me), e di questo ringrazio molto gli amministratori del sito e l’équipe di Notre Dame.

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