RICOMINCIAR-SI
(Imparando a Darsi Pace)

Commenti

  1. Mariapia Porta dice

    Hai ben descritto in modo essenziale e attrattivo gli aspetti fondamentali del cammino di Darsi Pace. Auguriamoci che molte persone di tutte le età decidano di percorrerlo. Una veterana, Mariapia

  2. IMPARARE A RICOMINCIARE!
    Ho appena finito il primo settennio e il bisogno di ‘ricominciare’ si è fatto subito sentire come se in questi primi e lunghi sette anni (per la verità percepiti da me come ‘volati via’) avessi esclusivamente preparato il terreno per una semina che ancora deve essere fatta!
    Un po’ come preparare un orto che per dare frutto deve essere lavorato a dovere…e poi concimato…e annaffiato…e zappettato…e ripulito dalle erbacce…
    Insomma, un lavoro che non finisce mai perché ogni raccolto ne prepara un altro che migliora la qualità dei frutti e rende il contadino più ‘sapiente’ …
    Auguri a tutti coloro che vorranno IMPARARE a gustare la vita nel suo divenire, ciao, mcarla

  3. ivano caminada dice

    Grazie Luca per la tua giovanile freschezza di pensiero.
    Si, bisogna sempre RI-COMINCIARE da dove eravamo rimasti, dai nostri fallimenti, dalle nostre mancanze, dalle nostre incompiutezze. Ri-cominciare sempre il lavoro su noi stessi, per imparare a GODERE delle nostre guarigioni e liberazioni; ad ABITARE la terra senza avidità distruttive; a PENSARE con mente creativa e non nevrotica, imparando a vivere i nostri giorni in maniera più umile e fiduciosa , nell’ascolto del nostro spirito più profondo che ci unifica nella speranza di una Nuova Umanità, non più auto-distruttiva.
    Grazie per gli auguri poichè ri-comincio quest’anno, con un certo timore e tremore, credo che scoprirò un po meglio, se ho davvero amato quello che fino ad oggi ho vissuto e creduto di Amare. Forse le cose migliori arrivano solo dopo aver vissuto quelle peggiori …..
    Ivano

  4. Alessandro Talu dice

    Io e la mia compagna abbiamo conosciuto Marco Guzzi circa 4 mesi fa, in un periodo per me nero per via del lavoro. Ci siamo subito innamorati della persona e quest’anno inizieremo il cammino. Io ho 43 anni ma mi sento perennemente principiante. Grazie per la tua testimonianza e a presto!

  5. Caro Luca, mi concedo di chiamarti così, il tuo scritto è quanto mai puntuale e a dritto al nocciolo. Sono appena al secondo anno del primo triennio e leggere le tue parole è come ri-fare il punto e , come dice Marco, ri-trovare la motivazione, ri-lanciare come quando durante la pratica sentiamo il dorso piegarsi un poco. Personalmente , nel muovere i primi passi in questo cammino, le tue riflessioni sono linfa che alimenta la fame di pace in me ha bisogno di essere nutrita. Ci sono la freschezza e l’intensità del desiderio, che spesso disperdiamo in una inutile fuga, quando invece bisognerebbe fermarsi, guardarsi dentro e riconoscere tutte le ombre, chiamarle per nome anziché nasconderle nell’inutile tentativo che ce ne si possa dimenticare ed allontanare, ascoltarne le voci e comprenderne infine passionevolmente la condizione, che è la nostra. E così arrivare un giorno al perdono ed essere grati di aver ricevuto per-dono l’opportunita’ di poter sviluppare, attraverso questo umile riconoscimento, quella consapevolezza, quel desiderio di senso che sentiamo innato dentro di noi. In questo ri-trovo lo slancio e la motivazione che mi fanno incontrare un nuovo inizio ogni volta. Grazie

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