Si sono celebrati il 6 ottobre alle ore 10 presso la sala Paolo VI dell’Università Pontificia di Roma i primi vent’anni del movimento Darsi Pace, fondato da Marco Guzzi nell’ottobre del 1999. La festa si è svolta in occasione del primo incontro della prima annualità dei gruppi 2019/2020.
Quasi 600 persone si sono ritrovate per festeggiare insieme un piccolo ma importante traguardo dei nostri gruppi: persone da tutta Italia hanno letteralmente affollato l’aula Paolo VI, che a stento ha potuto accoglierci tutti, mentre altre migliaia di persone seguivano l’incontro in streaming sui social.
È stata una festa che è andata oltre le nostre più ottimistiche aspettative: segno che lo spirito con cui nasce il movimento stia diventando sempre più comprensibile e diffuso. La crisi sociale ed economica, come quella ambientale e culturale, e le milioni di crisi individuali, psicologiche, esistenziali, che viviamo tutti spesso nella solitudine delle nostre città, rendono infatti sempre più diffuso il bisogno di uno spazio areato, di un ospedale da campo, di una camera di ossigenazione, dove ricominciare a prendere fiato.
Questa è infatti la prima emozione che si prova venendo ai gruppi Darsi Pace: la possibilità concreta, ossia percepita nella realtà del nostro corpo, di poter riprendere a respirare. Di poter liquidare un po’ di più le tante contrazioni che costipano le nostre anime in luoghi angusti, in pensieri angosciosi, in paure terrificanti. Di poter lasciare andare mille tensioni, mille pensieri distorti, mille aspettative confuse e desideri disordinati. Di poter provare a vivere altri-menti, con un’altra mente cioè, con una coscienza più felice.
La buona notizia che abbiamo annunciato nel nostro ventesimo anniversario è che è possibile lavorare su questa sostanza, che è la nostra anima, che è possibile sciogliere molto dolore, e che esistono gruppi di persone in cammino che cercano di fare proprio questo, insieme, con un metodo serio ed efficace, e con un’atmosfera di accoglienza e di semplicità. Questa mi sembra già un’ottima notizia: non siamo soli in questo travaglio, non siamo cioè sbagliati noi, c’è un modo diverso per vivere questi tempi, è possibile curarci e migliorarci, ed è possibile vivere già ora stati del nostro Io più dilatati, più felici, dove sperimentare un’integrità e una pace che mai questo mondo e questa cultura potranno donarci.
Queste sono le caratteristiche che animano il lavoro dei nostri gruppi, e che ritengo siano perfettamente rappresentate dall’opera artistica di Simone Cristicchi, che era presente al nostro incontro e ci ha regalato due canzoni bellissime (Lo chiederemo agli alberi e Abbi cura di me) e la poesia “Credo”. La sua potenza poetica è infatti veicolata attraverso un’anima semplice e un linguaggio umile, che ci fanno comprendere come i testi dei suoi lavori non siano solo un prodotto musicale bellissimo ma anche e soprattutto il risultato concreto di un cammino spirituale reale. La sua efficacia poetica sta a mio avviso nella concretezza iniziatica con cui parla, e che quindi viene comunicata con il solo linguaggio possibile: la genuinità elementare di una parola che non ha più aspettative, non ha più costrutti egoici in sé, ma vuole donarsi completamente nella realtà di un’anima liberata.
È stata una festa incredibile! E vi ringraziamo per aver partecipato così numerosi. Vi ricordiamo che è possibile iscriversi ai nostri gruppi da tutto il mondo a questo link. La caratteristica di Darsi Pace è infatti che sono gruppi fisico-telematici, che possono essere seguiti fisicamente a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana, ma anche telematicamente da tutte le parti d’Italia e del mondo. Ogni gruppo ha infatti un suo sito riservato dove vengono caricati i video degli incontri, ed è possibile anche condividere gli esercizi e le pratiche all’interno di questo sito: ognuno è infatti seguito nel lavoro da tutor e formatori che hanno seguito per anni il corso di formazione del nostro movimento.
Vi rimandiamo quindi al secondo incontro del primo anno, che si svolgerà il 27 ottobre alle ore 10 sempre presso la Sala Paolo VI dell’Università Pontificia Salesiana. Sarà un evento ancora aperto a tutti, gratuito, dove ognuno potrà venire liberamente e conoscere il nostro lavoro, il nostro metodo e la nostra atmosfera. A seguito di questo secondo incontro, i gruppi si definiranno e inizierà il lavoro proprio di ogni annualità.
Grazie ancora per questa bellissima festa e ci rivediamo (per replicarla) Domenica 27 ottobre alle ore 10.
Grazie Gabriele per questa bella sintesi,
la gioia e l’emozione insieme alla gratitudine che ho provato ieri sono il segno di un lento ma costante scongelamento che nei miei nove anni di percorso è avvenuto quasi senza che me ne rendessi perfettamente conto, questa Nuova Umanità, calda, accogliente, libera, sta nascendo ed è stato molto bello vederlo nei volti distesi e a volte raggianti dei partecipanti, gli occhi esprimono meglio di ogni parola la felicità densa che ho toccato con mano ieri.
Grazie Darsi Pace e Grazie alla lungimiranza di Marco che avendo ideato nove anni fa il percorso fisico-telematico mi ha permesso di poter vivere questa fantastica avventura comune.
Daniela
Sono stata per la prima volta a questo incontro. Sono uscita con speranza e con più quiete nell’anima dopo la breve meditazione. Grazie di cuore per questo oasi di Pace e amore
Grazie per quest’opportunita’ di Vita Nova che state offrendo a me ed alla mia compagna Silvia. È bello sentirsi ragazzi a 40 anni! Durante l’incontro ci siamo emozionati e commossi. A presto e saluti dalla Sardegna.
Non sono riuscita a vedere il video che apre questo video! Non ho partecipato di persona perché abito lontano da Roma, a Genova. Potete provvedere a questo ostacolo tecnico? MariaPia
Cara MariaPia, non è un video, ma una foto. Il video definitivo dell’evento sarà pronto tra qualche giorno su YouTube. Se sei iscritta al canale yt riceverai la notifica. Nel frattempo è possibile vedere la diretta sulla pagina Facebook di Darsi Pace. È stata davvero una bellissima festa: portavamo nel cuore tutti gli amici e le amiche che in questi anni ci hanno seguito telematicamente. Un abbraccio, sperando di vederti presto a Roma!
Eravamo in tanti domenica e in tanti, fin dall’inizio, siamo stati portati dalla musica di Bach e dalle parole di Marco nello stato meditativo: attenzione, ascolto, silenzio, parole che sgorgano dalla gioia e arrivano al cuore.
Abbiamo ricominciato la prima annualità in un clima di festa consapevoli del passaggio antropologico che stiamo attraversando nella dimensione evolutiva della modernità che è la libertà.
Dal luogo interiore dove sgorga la gioia possiamo essere davvero liberi.
La rivoluzione del XXI secolo è allegra, è felice (…) batte con forza al nostro cuore e ci chiama allegramente a ricominciare. (M. Guzzi, Dizionario della lingua inaudita, pag.287)
Dopo dodici anni in Darsi pace ricomincio da qui, col desiderio di lasciare fiorire l’inaudito, ciò che ancora non vedo ma che sento pulsare nel mio cuore.
Ringrazio di cuore Marco e Paola e tutte le persone che hanno contribuito a realizzare questo evento e che, con coraggio e pazienza, nel corpo che si trasforma e si fa grande, proseguono il cammino nella fatica della libertà.
Giuliana