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LA TRAGEDIA DI MALTA E LA SVOLTA ANTROPOLOGICA
L’Illuminismo credeva possibile che con i Lumi della Ragione, con la scolarizzazione universale, con il welfare sostenuto dallo sviluppo economico, tutti i cittadini sarebbero stati liberati, e sarebbero stati rispettosi della legge, civili e solidali.
La Chiesa ha sempre proposto la Buona novella, la vita cristiana virtuosa e principi morali solidi come mezzi per vincere l’egoismo e la violenza ed il male del mondo.
Tanto che Kant sintetizza:”Il Cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”.
Due ipotesi forti, belle ed affascinanti, alle quali hanno dedicato la loro vita milioni di persone.
Perchè allora dopo venti secoli di cristianesimo e dopo cinque secoli di modernità illuministica non si sono realizzate le promesse tanto attese ed entusiasmanti?
Ed anzi ci troviamo davanti, ed è solo un esempio dell’oggi ma paradigmatico, la dolorosa vicenda del governo di Malta coinvolto in un delitto politico?
Credo che la ragione e la morale siano necessarie ed insufficienti a salvare il mondo se non sono affiancate da un percorso iniziatico che porti le persone a conoscere le profondità del loro essere, la verità del loro io bellico, per purificarsi e favorire la salvezza dell’umanità, della Chiesa e della democrazia.
La tragedia di Malta credo possa essere la cartina di tornasole di questa verità.
Si tratta dell’ assassinio di Daphne Caruana che a me ricorda il “Caso Matteotti” con la differenza che qui al governo ci sono i socialisti e la vittima è una donna, giornalista, che conduceva un’inchiesta sulla corruzione.
Malta avrebbe potuto essere uno Stato adatto alla realizzazione del sogno illuminista secondo cui per avere cittadini onesti, solidali, pacifici e rispettosi delle leggi, bastavano il benessere materiale ed una educazione buona.
Infatti Malta vive un boom economico ed ha una disoccupazione bassissima, il reddito pro capite è nella media europea, il livello di scolarizzazione è elevato, il welfare è molto avanzato.
Per di più il governo di sinistra ha portato Malta ad essere il Paese europeo che più strenuamente afferma i diritti civili ed LGBT (Lesbiche, Gay, Bisex, Transex) tanto che i diritti degli omosessuali sono stati inseriti nella Costituzione.
Libertà, democrazia, benessere, diritti sociali e civili, cultura, una grande storia: non manca niente.
Ma non manca nemmeno la mafia, che sembra poter travolgere un governo progressista coinvolto in crimini come nei regimi fascisti e in quelli comunisti di Cina o di Corea del Nord o di Eritrea.
Si fosse trattato di Trump e di Bolsonero, della Merkel, e di Orban, molti avrebbero trovato conferma alle loro analisi attribuendo le responsabilità al capitalismo finanziario neoliberista e alle destre autoritarie e poco democratiche.
Invece la torbida vicenda maltese fa saltare tutti gli schemi, le ideologie e anche la boria del “politicamente corretto” che viene contrabbandato come il rimedio a tutti i mali della politica e la medicina contro i mali della società.
Io amo Malta ed ho grande stima del popolo maltese e degli eroici Cavalieri che hanno resistito due anni all’assedio ottomano e permesso alla Serenissima di sconfiggere a Lepanto l’imperialismo islamico.
Ma manca qualcosa di decisivo tanto a Malta quanto alle ottime liberal-democrazie del mondo.
Per una Nuova Umanità non basta la ragione e non basta la morale.
Il cambiamento dell’economia e della politica deve essere accompagnato da una svolta antropologica, personale e comunitaria, che passa attraverso percorsi iniziatici del tipo di DarsiPace.