Il 28 gennaio 2010 Marco Guzzi presentava alla Casa delle Letterature di Roma la Collana Crocevia, da lui ideata e diretta, e pubblicata dalle Edizioni Paoline.
In occasione di questa ricorrenza decennale pubblichiamo perciò il suo intervento di allora.
Erano già usciti 10 volumi da quando, nel 2004, aveva avviato la Collana con il libro “Darsi Pace”, il primo manuale dei Gruppi Darsi Pace.
E oggi sono 20 i testi di questa piccola biblioteca, che nasce dalla consapevolezza che viviamo in una fase storica di enormi trasformazioni, in cui però mancano chiavi interpretative adeguate per attraversare questo tempo in modo positivo.
Il progetto editoriale si rivolge perciò a quel vastissimo pubblico, continuamente in crescita, che sta cercando risposte al proprio smarrimento interiore e che spesso non si sente affatto rappresentato dalle proposte della cultura dominante.
La collana offre testi di vario genere che possono aiutare il lettore a riprendere con nuovo slancio il cammino personale e storico-collettivo, segnalando le straordinarie opportunità di crescita che questa epoca sta aprendo.
I 20 volumi rappresentano inoltre la base teorica del Movimento Darsi Pace, avviato nel 1999 e che ha compiuto 20 anni lo scorso ottobre 2019.
Nel lavoro dei Gruppi Darsi Pace infatti una delle pratiche che viene coltivata con attenzione è proprio lo studio e la lettura: testi edificanti e selezionati con cura, che possano spostare la mente verso frequenze di pensiero più elevate e luminose, verso un ampliamento della coscienza che la realtà globalizzata rende possibile e necessario.
CROCEVIA si rivolge a tutte le persone in ricerca, credenti e non credenti, e si pone perciò al crocevia tra assenza di fede e necessità di rinnovamento della fede; al crocevia dei tempi e dei saperi; al crocevia delle discipline e dei linguaggi: lì dove appunto sta germogliando la sintesi nuova di umanità che preme in ciascuno di noi.
Buon ascolto e, a seguire, buona lettura!!!
La collana Crocevia è proprio una bellezza, un nutrimento importante e fruibile da qualsiasi posizione spirituale.
Peccato che molti volumi, incluso il manuale Darsi Pace, non si trovino ancora come ebook, penso che averli anche in tale formato ne favorirebbe non poco l’ulteriore – meritoria – diffusione.
Mi piacciono molto i sempre pertinenti commenti di Marco Castellani, anzi mi entusiasmano al punto che, in questo caso, non solo vorrei ci fosse anche l’edizione ebook, ma proporrei persino di tatuarli sulla pelle, ogni libro con i propri colori, perché anche esteticamente la collana è bellissima.
Vi ringrazio per aver pubblicato questo video, che mi ha molto emozionato.
Ho scoperto la collana Crocevia e quindi il pensiero di Marco Guzzi circa due anni orsono. Ci sono arrivato sull’ onda della conoscenza di altri autorevoli rappresentanti, nella schiera di coloro che considero ” anime risvegliate”. Al pari di quegli incontri personali che ti lasciano dentro la sensazione ed il sapore del già vissuto, ho capito che questo incontro non è stato un caso, avvertendo come un senso di familiarità nel leggere parole e concetti che hanno immediatamente ri-suonato nella mia anima. Un pensiero organico e ben strutturato mi ha da subito accompagnato ed indicato, in prossimità di quel crocevia, la strada da prendere, una via possibile da imboccare. Ho realizzato che qualcosa di grande era stato messo in moto, una piccola grande opera, se vogliamo, uno spiraglio di luce di un nuovo Giorno foriero di una autentica svolta antropologica.
Grazie caro Andrea, sei davvero gentile.
Riguardo i colori sono proprio d’accordo con te, è bello comporre i volumi della collana anche in senso cromatico (mi piace in particolare che lo stesso tema grafico essenziale venga declinato nelle varie modalità cromatiche, generando “istanze” sempre nuove). I colori sono una gioia per gli occhi e questi libri una gioia per lo spirito, e una gioia che non sia colorata, ne converrai, è certamente qualcosa di imperfetto.
Spero non paia discorso troppo ozioso, ma a mio avviso il contenitore dice molto del contenuto. Un libro con una bella copertina non può che contenere bellezza nel testo, in qualche modo. Così da ragazzo pensavo che un disco con una bella copertina non poteva essere veramente brutto (anche se ho memoria di LP con brutte copertine ed eccellente musica).
Più seriamente, il riproporre un tema variandolo cromaticamente mi sembra una idea veramente riuscita per comunicare un senso di pluriformità dei diversi volumi ed al tempo medesimo, un forte significato di appartenenza organica ad un solo (e ben definito) progetto (culturale, spirituale, politico). Questa cosa si percepisce d’istinto, senza necessità di tradursi in parole. Le immagini valgono molto più dei discorsi, come insegna la psicologia moderna.