Apocalittica allegria. E’ possibile essere felici mentre finisce un mondo?

Commenti

  1. La collana Crocevia è proprio una bellezza, un nutrimento importante e fruibile da qualsiasi posizione spirituale.
    Peccato che molti volumi, incluso il manuale Darsi Pace, non si trovino ancora come ebook, penso che averli anche in tale formato ne favorirebbe non poco l’ulteriore – meritoria – diffusione.

  2. Andrea Cioni dice

    Mi piacciono molto i sempre pertinenti commenti di Marco Castellani, anzi mi entusiasmano al punto che, in questo caso, non solo vorrei ci fosse anche l’edizione ebook, ma proporrei persino di tatuarli sulla pelle, ogni libro con i propri colori, perché anche esteticamente la collana è bellissima.
    Vi ringrazio per aver pubblicato questo video, che mi ha molto emozionato.

  3. Pasqualino Casaburi dice

    Ho scoperto la collana Crocevia e quindi il pensiero di Marco Guzzi circa due anni orsono. Ci sono arrivato sull’ onda della conoscenza di altri autorevoli rappresentanti, nella schiera di coloro che considero ” anime risvegliate”. Al pari di quegli incontri personali che ti lasciano dentro la sensazione ed il sapore del già vissuto, ho capito che questo incontro non è stato un caso, avvertendo come un senso di familiarità nel leggere parole e concetti che hanno immediatamente ri-suonato nella mia anima. Un pensiero organico e ben strutturato mi ha da subito accompagnato ed indicato, in prossimità di quel crocevia, la strada da prendere, una via possibile da imboccare. Ho realizzato che qualcosa di grande era stato messo in moto, una piccola grande opera, se vogliamo, uno spiraglio di luce di un nuovo Giorno foriero di una autentica svolta antropologica.

  4. Grazie caro Andrea, sei davvero gentile.

    Riguardo i colori sono proprio d’accordo con te, è bello comporre i volumi della collana anche in senso cromatico (mi piace in particolare che lo stesso tema grafico essenziale venga declinato nelle varie modalità cromatiche, generando “istanze” sempre nuove). I colori sono una gioia per gli occhi e questi libri una gioia per lo spirito, e una gioia che non sia colorata, ne converrai, è certamente qualcosa di imperfetto.

    Spero non paia discorso troppo ozioso, ma a mio avviso il contenitore dice molto del contenuto. Un libro con una bella copertina non può che contenere bellezza nel testo, in qualche modo. Così da ragazzo pensavo che un disco con una bella copertina non poteva essere veramente brutto (anche se ho memoria di LP con brutte copertine ed eccellente musica).

    Più seriamente, il riproporre un tema variandolo cromaticamente mi sembra una idea veramente riuscita per comunicare un senso di pluriformità dei diversi volumi ed al tempo medesimo, un forte significato di appartenenza organica ad un solo (e ben definito) progetto (culturale, spirituale, politico). Questa cosa si percepisce d’istinto, senza necessità di tradursi in parole. Le immagini valgono molto più dei discorsi, come insegna la psicologia moderna.

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