Pubblichiamo una bella lettera che ci ha inviato Agostino, da molti anni praticante dei Gruppi Darsi Pace e responsabile regionale dei Gruppi in Piemonte e Liguria.
A seguire un breve resoconto delle attività nelle regioni da lui guidate.
Cosa è cambiato in me a causa del LOCK DOWN
Carissimi Amici, non mi è facile mettere per iscritto i miei pensieri, esprimere le mie emozioni su quello che mi capita, ma ho preso il coraggio e provo a condividere ciò che sento.
Stiamo passando un periodo molto particolare della nostra vita, la pandemia ci ha obbligato a cambiare radicalmente i nostri comportamenti, le nostre abitudini. Nel mio caso mi ha portato a un utilizzo del tempo completamente diverso azzerandomi completamente tutti gli impegni che avevo nel dedicarmi al volontariato.
Mi sono trovato con molto tempo a disposizione e quindi ho avuto modo di ripensare alla mia vita, alle cose che facevo, alle priorità delle stesse e a come stessi spendendo le mie energie.
Devo quindi dire che il Look down costringendomi a casa ha cambiato completamente le mie attività e mi sono ritrovato a vivere forzatamente nella mia comoda casa con mia moglie, mio figlio la sua compagna le nipotine. Di questo periodo trascorso con loro conservo un bel ricordo e ringrazio di ciò che mi è stato dato e del tempo che mi è stato dedicato.
Questa fermata forzata mi ha portato a ripensare agli impegni che mi ero preso e al tempo che dedicavo, a cercare di capire se fosse giusto quello che stavo facendo e soprattutto che senso avessero per me.
Ebbene la conclusione a cui sono giunto è che la quantità di attività in cui mi sono impegnato rispondono alla mia necessità di dare un senso alla mia presenza in questo mondo, dopo aver completato la fase produttiva della mia vita ed essendo entrato mio malgrado nel novero degli anziani.
Io ho conosciuto Marco Guzzi nel 2010 a Torino insieme a Rosanna in una conferenza organizzata da Torino Spiritualità, una iniziativa torinese di conferenze e incontri che raccoglie persone che si contraddistinguono a livello nazionale per portare idee, proposte e riflessioni su argomenti scelti nell’ambito della Spiritualità quell’anno l’argomento di riflessione era I Tempi sono maturi.
Il titolo della relazione che lui propose ci interesso in modo particolare, fu : Il tempo che ci manca
Rileggendo ora queste poche righe di presentazione del suo intervento dal libretto del programma, hanno avuto un senso di profetico perché rappresentano quanto mi sta capitando ora, …è urgente un ripensamento della risorsa tempo, per guadagnare velocità sostenibili e aprirsi al senso del respiro… mi risuonano perché le vivo.
Debbo dire che questa pandemia mi ha cambiato, ho cadenzato lo scorrere del tempo in modo diverso dandomi spazi certi per la meditazione, la preghiera e letture, dedico attenzione alle persone e alle attività che svolgo, cerco di entrare in sintonia con chi mi sta’ intorno.
Faccio mie le parole che Marco dice spesso e che sento ora più attuali che mai: “il cambiamento del mondo passa prima di tutto attraverso il nostro personale cambiamento, mediante un cammino di liberazione interiore che cambiandoci si ripercuote su quelli che ci stanno intorno, facciamo cioè parte di questo processo creativo continuo che è nel mondo”.
Questo cammino di liberazione personale non è certamente né facile, né indolore, ma è una strada che ora mi sembra l’unica per trovare un senso ed un aiuto nell’affrontare con voglia ed interesse quello che la vita mi proponendo in questo tratto del mio percorso terreno.
Attività del Gruppo Regionale Darsi Pace per il Piemonte e la Liguria
Il gruppo regionale del Piemonte e della Liguria conta su numerosi iscritti (rispettivamente 42 e 18) che, data la vastità delle due regioni, sono distribuiti nel territorio in modo diffuso, e anche la varietà nelle annualità frequentate è significativa.
A settembre 2019 abbiamo mandato a tutti gli iscritti delle nostre regioni una mail in cui evidenziavamo la proposta per organizzare alcuni incontri a livello regionale. Abbiamo ottenuto molte adesioni e richieste di partecipazione da parte degli amici contattati, nelle risposte ricevute ci sono state date anche indicazioni sulla durata preferita della sessione e indicazione sulle preferenze dei giorni della settimana.
Ci siamo sentiti spronati per la organizzazione di questi incontri, ed abbiamo trovato la disponibilità di due sedi centrali e facilmente raggiungibili da parte di più persone; una a Torino presso una struttura del Gruppo Abele (di don Ciotti) e una a Genova presso un istituto delle Suore dell’Immacolata.
L’organizzazione della giornata scelta per l’incontro è stata scandita da vari momenti secondo questa scaletta: – Accoglienza – Meditazione – Ascolto su un argomento, preso dalle 36 pietre Angolari – Riflessione – Pausa per il pranzo – Esercizio – Condivisione dell’esercizio – Meditazione e preghiera finale.
È stato di grosso aiuto poter utilizzare i video prodotti e messi su YOUTUBE delle 36 Pietre Angolari perché mettono molto bene in luce tutti gli aspetti relativi all’argomento trattato.
Abbiamo poi verificato la utilità della condivisione sugli esercizi proposti e altrettanto importante è stato il condividere quanto ogni partecipante avesse recepito dal video.
Abbiamo lasciato anche uno spazio per l’ascolto della propria esperienza personale e degli aspetti sul cammino di ciascuno di noi, e anche il momento conviviale della pausa è stato piacevole e aggregante.
Siamo riusciti ad organizzare tre incontri a Torino e due incontri a Genova prima che il LockDown ci fermasse per la impossibilità di trovarsi fisicamente.
Pensiamo di organizzare in futuro anche incontri telematici, come già stanno facendo in altre regioni, consapevoli che la forza del movimento Darsi Pace è proprio in questo carattere fisico-telematico, che ci ha consentito negli ultimi anni di moltiplicare i praticanti (dai 40 dei primi anni, ai 1000 di quest’ultimo anno).
Nostra intenzione, sperando che ci sia permesso e rispettando le norme sulla sicurezza, è comunque di riprendere gli incontri ‘fisici’ dopo l’estate, perché molte persone hanno manifestato questa richiesta e perché conosciamo la bellezza della relazione personale e la gioia di sguardi che si incrociano e si capiscono.
Caro Agostino,
pur non gravitando nella zona del Piemonte o della Liguria, leggo con un senso di conforto il tuo bell’intervento, scandito sui registri della trasformazione personale e dell’attività associativa, e ti dirò, trovo così bello questo tenerli assieme: senza sforzo o artificiosità, anzi proprio a dimostrazione che tutto nasce dall’attenzione alla persona.
Penso a quante volte Marco riporta alla domanda “ma tu, come stai?”, domanda che tu non sfuggi affatto ma anzi prendi come punto sorgivo di tutta l’esposizione. Che così (e forse solo così) diventa davvero autentica.
Dai frutti si riconosce l’albero, e assaporare questi buoni frutti rende anche più certi, se ci fosse bisogno, della bontà e dell’utilità di questo cammino. E si riprende, allora, con rinnovata fiducia. Rilanciando l’attività, come dice sempre Marco.
Grazie.
Grazie, Agostino, per la tua condivisione: sono convinta che per ciascuno di noi questo periodo così particolare, che definirei “apocalittico” e cioè “rivelativo” come ci insegna Marco, ci abbia appunto rivelato il valore del tempo, facendoci riscoprire la bellezza e l’importanza della vita spirituale intesa come ritorno al nostro cuore, per poter, da questo centro di noi stessi, guariti, rinnovati dallo Spirito, irradiare vita attorno a noi.
Vorrei soprattutto ringraziarti per la generosità che hai dimostrato verso di noi praticanti della Liguria, rendendoti subito disponibile a raggiungerci, insieme a Rosanna, nella nostra regione. E’ nato così un nuovo gruppo nella grande famiglia di Darsi pace che ci ha permesso di condividere le nostre esperienze personali e che, speriamo, porterà buoni frutti anche in futuro.
http://gpcentofanti.altervista.org/alle-fonti-della-comunicazione/
Caro Agostino grazie per le attente riflessioni che ha voluto condividere su quanto e come ci ha cambiato la sosta forzata cui ci ha costretto questo evento imprevisto. Sono certo che ciascuno di noi ha tratto da quanto accaduto un qualche insegnamento sia a livello conscio che inconscio. Sarebbe interessante animare una sorta di confronto sulle varie emozioni e sensazioni che ci hanno attraversato in quei giorni: in primis certamente solitudine, paura, angoscia, precarietà , ma forse anche amore, bellezza, silenzio, gioia ritrovata. Magari potremo provare a confrontarci in un prossimo incontro a Genova. Sono sempre grato a te e Rossana per l’impegno e la attenzione personale che sempre mettete nell’organizzare gli incontri regionali e nel rapporto con tutti noi. Ancora grazie e speriamo di poterci vedere presto spero di persona cinfidando che le cose non peggiorino. Un abbraccio e un saluto a tutti. Piero
Carissimi, grazie dei vostri commenti. Che bello vedere che quando ci mettiamo in relazione con il nostro profondo risuonano pensieri di serenità ed appertura, constato che è sempre più vero che noi siamo Relazione, viviamo in quanto relazione e quanto è bella quando questa e sul piano del NOI e non del nostro IO. Ciò ci porta ad una sintonia di parole e senzazioni che fanno vibrare la nostra anima.
Un caro abbraccio a tutti, buon cammino.
Buon giorno, mi chiamo Riccardo Corsano e sono di Novara, vorrei sapere se anche a Novara esiste un gruppo di Darsi Pace, grazie per l’attenzione.
Salve
Mi interesserebbero i contattindi darsipace a genova… x potre approfondire le tematiche..
Grazie
Saluti
M Grusi
Genova
331 4853300