Pubblichiamo la conferenza tenuta da Marco Guzzi nel Duomo di Orvieto, all’interno della bellissima cappella di San Brizio, il 2 giugno del 2012.
Questa cappella, che si trova nel transetto destro del duomo, contiene il celebre ciclo di affreschi con Storie degli ultimi giorni, avviato nelle vele da Beato Angelico e Benozzo Gozzoli nel 1447 e completato da Luca Signorelli nel 1499-1502.
“Apocalisse: leggere il presente attraverso le immagini di Luca Signorelli”: questo il titolo dell’incontro, organizzato dal Festival Arte e Fede, e Marco ci pone di fronte all’opera d’arte nella fiducia che possa parlarci e dirci qualcosa di essenziale per la nostra vita.
E’ solo questa modalità contemplativa di rapportarsi alla creazione artistica che rinnova e attualizza l’evento rivelativo, un miracolo dello spirito che, pur essendo datato, assume una valenza universale ed eterna.
Un ringraziamento particolare va agli amici Patrizia Pelorosso e Fabio Massimo Del Sole, della società editrice Mirabilia Orvieto, per aver promosso l’evento e per le preziose guide, che valorizzano le opere artistiche del loro territorio, coniugandole alla spiritualità e ai misteri della fede.
Buona visione e buon ascolto!
Ciao Marco,
ho appena finito di ascoltare le tue parole ispirate dalla contemplazione di questa opera meravigliosa di Signorelli.
Io non ho alcuna preparazione né di arte,nè di alcuna materia scientifica o culturale in genere,a fatica ho finito la terza media e a 15 anni sono subito andato a lavorare in fabbrica (ora di anni ne ho 55),e anche lo scrivere “bene” per me è spesso un problema.
Fin da ragazzino però,ho avuto una particolare sensibilità verso IL CREATO,restavo ore a contemplare le nuvole,le stelle,le montagne (abito vicino a Torino e le Alpi nelle giornate limpide sono ben visibili in tutta la loro bellezza).
Quando c’era la lezione di religione a scuola,io non intervenivo quasi mai (ero troppo timido e introverso),ma una mattina,alla domanda del parroco rivolta a tutti gli alunni sul “perché dobbiamo amare Dio?” io non ci pensai un’attimo
e risposi senza nessuna paura “perché è Lui che ci ha creato!”. Ricordo ancora la faccia sorpresa del parroco!
Forse è anche per questa contemplazione alla bellezza delle OPERE di Dio che riesco a comprendere molto bene le parole che hai detto in questo video,ma non mi ritengo certo tra i pochi umani che si fermano colpiti dalla bellezza del mondo. Oggi hanno tutti una macchina fotografica o uno smartphone e con essi vengono fatte milioni di immagini quasi da far venire ormai la nausea….
L’unica differenza,e a mio modo di vedere non da poco,che mi viene da considerare,è che tutte queste immagini alla fine stanno facendo cadere sempre di più nella noia l’essere umano,e sarà anche per questo che si cercano luoghi sempre diversi,più lontani,con atmosfere particolari…ma alla fine tutto è inutile! Perché?
Grazie alla lettura e meditazione che nel corso del tempo ho fatto della “PAROLA DI DIO” (e purtroppo a invogliarmi a leggere la Bibbia non è stata la chiesa cattolica ma l’incontro con dei testimoni di Geova che poi salutai cordialmente),
per me la risposta è ovvia: perché la maggior parte ancora non sa o non vuole riconoscere che dietro le cose visibili c’è
la mano del Creatore,LO SPIRITO che crea di continuo,eternamente….esattamente il contrario di ciò che dice Qhoelet
“nulla di nuovo sotto il sole”!
L’anticristo per me in questo tempo agisce anche in questo modo: se da una parte è un bene che sempre più persone
godono (e fotografano) delle meraviglie della natura e ne approfondiscano il funzionamento,dall’altra parte sta avvenendo quello che San Paolo già ammoniva nella sua lettera ai Romani “hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato le creature anziché il Creatore” (Romani 1,25).
E’,a mio parere.come se nell’osservare un bellissimo quadro non ci ponessimo nessune domande sul suo autore!
Non solo,ma alle mostre o concorsi fotografici si premiano gli autori dello scatto,come se la luce,i colori,la bellezza
dei fiori e dei panorami li avessero creati loro stessi! Dell’AUTORE vero c’è l’omertà assoluta.
Ed è la stessa Sapienza di Dio che dice: “davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio,
e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere Colui che è,nè,esaminandone le opere,riconobbero l’Artefice”
(Sapienza 13,1-9)
Scusa se mi sono dilungato un po’ troppo….come hai detto tu “la verità è semplice” e non sempre la sintesi è il mio forte.
Un caro abbraccio,Domenico
Grazie, caro Domenico, di questi tuoi pensieri così precisi e profondi, ed espressi così bene … il che dimostra che a volte la terza media puà bastare per accendere un’intelligenza, che si lasci illuminare dallo Spirito di Dio. Un abbraccio. Marco
Concordo con le parole del ‘post’ di Domenico e del commento di Marco…LA VITA CI È DATA e anche solo questa considerazione ci dovrebbe portare all’ umiltà e al riconoscimento di una ‘fonte’ più grande di noi da cui tutto proviene (come del resto fece ‘quel ragazzino’ che intuitivamente ne colse tutta la grandezza) !
Intuizione ed espressione artistica (quando davvero c’è ) vanno insieme ma spesso l’ eccesso di ‘istruzione’ ( mentale) le separano.
Auguriamoci di saper e poter discernere ascoltando la verità dello Spirito…
un caro saluto, mcarla
http://gpcentofanti.altervista.org/nuove-liberanti-prospettive-per-scienza-e-fede/