“Nel dare senso al creato, nel vederlo passare
lieto d’essere il tempo e il luogo che ne dà voce,
ricordami così: sguardo patito che patisce”
Alfonso Gatto
A PARTIRE DA DOMANI, 1 SETTEMBRE, SARÀ POSSIBILE ISCRIVERSI AI GRUPPI DARSI PACE.
Tutti desideriamo cambiare in meglio e dare un senso alla nostra vita. Superare lo stato di vuoto e di disperazione che spesso impregna i giorni e le stagioni dell’esistenza.
Vorremmo trovare un significato alle fatiche e alle sofferenze, e, al contempo, radicare gli aneliti e le gioie nella dimensione dell’eterno, per sottrarle alla natura effimera degli eventi.
Effettivamente è proprio in questa ricerca che scopriamo la vera vocazione dell’uomo, quell’“essere lieto” nel dare parola alla creazione di cui parla il poeta salernitano, che colora di dolcezza anche il dolore, lo “sguardo patito che patisce”.
Avanzando sul cammino, arriviamo a scoprire che “la pace è il farmaco miracoloso, la grande medicina della trans-figurazione, e il suo regno avanza attraverso una dinamica terapeutica antropocosmica … La pace infatti non è soltanto un sentimento o un proposito umano, essa è viceversa la modalità di ordine dell’ Ordine del Giorno … Le cose nell’ ordine del giorno sono nella pace, sono in pace tra loro … La mia guarigione, la cura dei miei rapporti, la crescita dello spirito sanante della comunione opera direttamente la terapia del mondo: la sua pacificazione … Questo scioglimento da me e verso me stesso mi offre un progressivo rilassamento, slaccia le cinture di sicurezza, le rigide cinghie psichiche dell’ego, la sua tensione spasmodica che altro non è se non paura, paura degli altri, difesa di sé … In questo scioglimento, che mi assolve/discioglie dall’ordine interiore di tutte le separazioni, e quindi della guerra, si incomincia a tratti a sperimentare la pace, che non è altro se non la sostanza spirituale dell’Ordine del Giorno che cresce … Anche se all’inizio lo si avverte soltanto per un frammento di tempo, quell’istante di nuova scioltezza diviene talmente affascinante, talmente attraente che pian pianino ci orientiamo sempre più decisamente verso la ricerca della sua ripetizione, del modo in cui poterlo rivivere … La cura è rimettere tutto nella pace” (Marco Guzzi, L’Ordine del Giorno).
Il cammino dei Gruppi Darsi Pace offre una sperimentazione originale e inedita per orientare la propria ricerca di pacificazione che non sia né disimpegno né anestesia, attraverso tappe precise e organiche di trasformazione, nella consapevolezza che “Chi lotta senza metodo, lotta invano” (motto benedettino).
L’invito è a superare le naturali resistenze a intraprendere qualcosa di nuovo, a vincere l’inerzia e quegli atteggiamenti dettati da calcoli utilitaristici quasi sempre fallimentari, per riscoprire il gusto verso una radicale gratuità: una propensione alla ricerca pura della verità, senza secondi fini.
A partire da domani, 1 settembre, sarà possibile iscriversi ai Gruppi Darsi Pace per l’anno 2020-2021.
Il metodo, la struttura del percorso, il calendario degli incontri (link) sono tutti visibili su questo sito, ai vari link in alto in home page.
Invitiamo tutte le persone interessate a partecipare ai primi due incontri del primo anno (11 ottobre e 1 novembre, dalle ore 10 alle ore 13), che si svolgeranno all’Università salesiana di Roma: sono aperti a tutti e trasmessi anche in diretta sulla pagina Facebook di Darsi Pace.
Sarà così possibile soddisfare tutte le legittime curiosità e decidere se iscrivervi al primo anno.
La partecipazione fisica agli incontri prevede la prenotazione obbligatoria sul sito dell’Università Salesiana, secondo quanto specificato sulle Istruzioni in home page su questo sito.
Ogni annualità prevede 12 incontri e un intensivo finale a giugno 2021.
Accompagnamo questo invito con la pubblicazione della recente conferenza di Marco Guzzi sul senso alla vita tenuta il 12 luglio a Misano Adriatico, nell’ambito della rassegna organizzata da Gustavo Cecchini.
Un’ora e mezza ben spesa per un’avventura di pensiero che regala preziosi spunti di meditazione e motivi di fondata speranza. Buona visione
Cara Paola,
sono contento che l’invito alle nuove iscrizioni sia stato da te collegato alla conferenza di Marco a Misano Adriatico, alla quale ho assistito ovviamente in modalità telematica, e che mi ha colpito moltissimo per la nitida precisione dei passaggi (ci credo totalmente al fatto che Marco ci abbia lavorato molto, la parola qui è veramente limpida e la focalizzazione è totale, con grande beneficio e direi “ristoro” degli ascoltatori). Dici benissimo, “spunti di meditazione e motivi di fondata speranza”.
Sono anche contento che il post si apra non con una scaltrita teorizzazione ma con dei versi poetici, e di un poeta italiano. Se c’è questa prossimità al poetico, questa amicizia con la poesia, mi pare già una garanzia, già una partenza rassicurante, mi pare già un tributo alla verità, mi pare un buon inizio, un buon ricominciamento.
Le cose nuove profumano di fresco, e questo profumo mi pare di avvertirlo, e lo avverto anzi più deciso dopo questa mia pausa. Forse la pausa è per questo, per avvertire meglio i profumi? L’invito ad un cammino (e non ad una “soluzione facile”, per questo ho ricircolato su Twitter il bel post di Maila di qualche tempo fa) è una proposta equilibrata fatta su una base ormai robusta, con tutti i presupposti teorici e di esperienza, ma tutto questo non evita – grazie al cielo – quel pizzico di entusiasmo “bambino” e di gioia per questo nuovo inizio. Diceva Pavese che “L’unica gioia al mondo è cominciare. E’ bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante” e certi momenti sono propizi per assaporare la gioia di un ricominciamento.
Per me è questione di profumi, di odori e sapori, luci e colori, prima ancora che di idee e concetti (quelli verranno, al tempo debito). Le cose importanti sono così, sono fuori dalla retorica, vivono più in cucina e magari a volte nelle camere dove si riposa, che nei salotti alti della cultura. Mi sono andato a rivedere quello che scrissi nel mio primo “attracco” a Darsi Pace, e ho riavvertito le sensazioni di allora, quella tavolozza di sensazioni con quel sapore buono, gastronomicamente direi prima ancora che logicamente (e ricordo al proposito il mio Guzzi che in Aula Zatti parlava di “girare il sugo”) …
http://blog.marcocastellani.me/2014/10/un-luogo-di-ricominciamento.html
Grazie per questo laboratorio “di cucina dell’anima”, onesto e fecondo. Venite ad assaggiare, sò cose bbone.
Che la Pace da dentro possa dilagare a macchia d’ olio.
Grazie Paola. A presto !!
Grazie Marco e grazie Pasqualino!
A tutti l’augurio di un nuovo, fresco, profumato, saporito anno di lavoro ricco di scoperte e di consolazioni spirituali!
https://gpcentofanti.altervista.org/la-parola-carne/
Cara Paola è proprio un bell’invito, ricco e denso .
Sempre, ogni volta che la sento Prof.Guzzi io trovo un senso della mia inadeguatezza. Grazie veramente con tutto il mio cuore per le sue lezioni preziosissime.? Marco Guzzi sempre immenso denso di senso.