Vi aspettiamo numerosi questa domenica, 11 ottobre alle ore 10, all’evento di inaugurazione del nuovo anno dei Gruppi Darsi Pace: il primo incontro della prima annualità, guidato da Marco Guzzi, sarà come sempre gratuito e aperto a tutti (come anche il secondo, il 1 novembre alle 10).
Potrete seguire la diretta Facebook (pagine di Darsi Pace e di MarcoGuzzipagina) o venire fisicamente all’Università Salesiana di Roma. In questo caso è necessario prenotarsi entro domani secondo le istruzioni su questo sito (non sarà possibile accedere all’incontro senza autocertificazione).
Daniela Rondina, formatrice e responsabile per le Marche, l’Abruzzo e il Molise, ha curato i video delle Pietre Angolari e delle Immersioni, e ce ne parla in questa riflessione, che è anche un invito a sperimentare il metodo dei Gruppi Darsi Pace.
Come faccio ad avere una idea del percorso Darsi Pace?
Quali sono i temi che vengono trattati?
Qual è la tonalità emotiva che si respira nei gruppi?
Quando si incontra un cammino complesso come quello dei gruppi Darsi Pace, le domande sono tante, è difficile comprendere a fondo un percorso innovativo e rivoluzionario come il nostro, è difficile soprattutto oggi dove il panorama delle offerte formative è una miriade di svariate possibilità che incrementano in tutti noi quel senso di smarrimento e di confusione che rende l’uomo di oggi così alienato e disorientato.
Ritrovare una rotta, ritrovare un filo, ritrovare una strada da percorrere, ritrovare la fiducia, ritrovare il sorriso, è un’esigenza ormai impellente e indispensabile.
Il mare dei tempi che stiamo vivendo è burrascoso e le onde sono impetuose, occorre diventare esperti di navigazione anche in acque così spaventose e torbide.
Ma posso fidarmi di queste parole? Come essere sicuri di non sbagliare la rotta? Come faccio a scegliere questa avventura e non un’altra?
A chi avesse tutti questi dubbi, consiglio la visione sul nostro canale you tube delle “36 pietre angolari dell’umanità nascente”, un sunto del nostro triennio di base, 36 video più due (12 incontri per ogni annualità, un video sulla meditazione e uno sulla meditazione più contemplazione).
Per chi poi volesse approfondire, sono già a disposizione 16 video del primo biennio di approfondimento “8 Immersioni Per-Donarsi”
Sono in cantiere anche altri 16 video relativi al secondo biennio di approfondimento “Imparare ad Amare”, che pubblicheremo nel corso di questa annualità 2020/2021.
Penso che tutto questo materiale possa aiutare a fugare ogni dubbio, a dare risposte per ogni domanda e possa orientare verso una scelta consapevole, che poi viene fatta semplicemente come si sceglie qualunque cosa, perché ci attrae, perché ci incuriosisce e perché risuona dentro di noi di una vibrazione consonante.
Così è stato per me ormai più di dieci anni fa e il mio cuore non ha mai smesso di battere all’unisono con il cuore di Darsi Pace!
Con l’augurio a tutti voi di una riappacificazione sempre più profonda e di un sollievo dalle pesantezze infinite della nostra quotidianità.
Daniela
P.S. come assaggio vi propongo la visione della 14^ pietra angolare, si tratta del secondo incontro della seconda annualità, in cui troverete una meditazione iniziale di 17 minuti e poi due spunti sul piacere del lavoro interiore e sull’importanza di lavorare su noi stessi. Buona visione!
Cara Daniela, sento le tue come parole vissute nella carne con fede ed entusiasmo, senza enfasi, con lo sguardo lucido che non nasconde nessuna difficoltà del vivere.
Sono parole che si addicono perfettamente alla proposta audace del percorso profondo di Darsipace che osa dire ad un mondo disperato nientemeno che la salvezza si può raggiungere.
Le 16 pietre angolari e le 8 immersioni delineano una cultura di vita di letizia che solleva dal peso delle culture del nulla.
Noi crediamo di non essere un sogno e crediamo che la Verità esiste, e la sua luce ci guida in forme di conoscenza diverse da quelle da cui nasce il pensiero dominante ma che sono concrete e ci danno grande speranza per noi personalmente e per il mondo intero.
Le tue parole lo attestano perchè nascono da una esperienza vissuta e reale, come tanti di noi stanno vivendo.
Ti sono molto grato per il tuo lavoro creativo e ti mando un grande abbraccio.
GianCarlo
Grazie Giancarlo,
nessuna enfasi è vero, mi ispiro alla sobrietà scarna della poesia di Marco così visceralmente aderente al sentire fisico e così trascendente allo stesso tempo!
Il nostro vissuto è spesso molto pesante, non mi piace nasconderlo, ma questa pesantezza spesso è come un trampolino di lancio verso orizzonti ampi e liberi.
Le tue parole mi hanno riportato alla mente la poesia ECCE HOMO di Marco che condivido:
Stondato a viva forza nel presepe
Delle mie ossa; ben lavorato
Al fegato dagli eoli, dagli olii
Tuoi, sacramentali;
Uscivo dalle gabbie come uno spettro
Di luce
Ricamata dal dolore, e mi tirava
Fuori lo stringato
Cappio di resurrezione, incontro a un uomo
Che restava sempre un passo avanti a me.
“Io sono l’uomo
Come lo vorrai.
Nel corpo in cui mi sdraio io sono l’io
Che sei te.
Sono morto se tu sei morto.
Sono storpio se strascichi il tuo corpo.
Sono il risorto se tu sei sovrano.
Sono lo sguardo che tu mi dai,
E vengo come un dentino
Sveglia di notte il primo nato
E gli fa male”.
Con amicizia
Daniela
Sì, quanto vi è bisogno di una ricerca libera, integrale, partecipata nel pericoloso incombere della dittatura.
https://gpcentofanti.altervista.org/antidoti-al-drammatico-incombere-della-dittatura/