Vegliare in ogni momento

Commenti

  1. Filosofi preparatissimi hanno intuito lo svuotamento totale e la manipolazione dell’uomo spogliato di tutto ad opera del tecnicismo imperante . Marco Guzzi sì avvede bene di ciò ma anche percepisce che la soluzione è uscire dal tecnicismo e cercare l’uomo autentico. Speriamo che non sia il crollo totale di ogni cosa che costringa a orientarsi più diffusamente in tale direzione. Speriamo che basti lo sfacelo attuale a far desiderare di uscire dalla dittatura del pensiero unico e ridare all’unico legittimo detentore, la gente, ciascuna persona, il diritto di scegliere la propria formazione scolastica per esempio alla luce della identità liberamente ricercata e nello scambio con le altre. E poi di qui maturare verso una nuova partecipazione anche civile, a cominciare dal decisivo campo dell’informazione. Quando la formazione è decisa da chi non è legittimo detentore dello stabilirla si va verso lo svanire dell’uomo ad opera di una dittatura del dominio sulle menti. Non bastano le sofferenze attuali perché si intuisca la necessità di uscire da tale lavaggio del cervello?

  2. Si veda su Youtube il video di Darsi pace: La distruzione dell’essenza umana

  3. Claudio Rampazzi dice

    Caro Fabio, ho letto tutto d’un fiato la tua riflessione e ti ringrazio. Io sono del ’56 e sono nato in casa, anche le nascite erano un segno di vicinanza con la morte. Oggi dal pensiero della morte, così come dal trascendente, ci siamo allontanati così tanto che ora con coraggio è necessario convertirci . Rivolgere lo sguardo all’invisibile e per farlo occorre sedersi in silenzio. In questo periodo, spontaneamente, senza imposizioni dettate da scelte egoiche, ho iniziato a praticare anche il pomeriggio oltre alla mattina. Dico questo per sottolineare l’importanza che ha la pratica nel nostro cammino. Penso che uno dei suoi frutti sia proprio quello di farci assaporare la bellezza ed il gusto di abbandonarci all’ascolto. La perseveranza è il carburante che ci porterà verso la liberazione. Quella vera non quella illusoria invocata dalle piazze. Purtroppo non credo siano sufficienti le sofferenze inflitte dalle menti degli uomini vecchi per operare una conversione radicale. Occorrono anche discernimento, menti lucide ed il coraggio di andare contro corrente.

  4. Si dico proprio questo: solo un’autentica maturazione è la via.

    Gesu’, i poteri religiosi, la politica
    Agosto 30, 2019 / gpcentofanti
    Interessante meditare su come Gesù viveva i rapporti con i vari orientamenti, con la politica.

    Tendo a ritenere che, almeno in molti casi, il sacerdote debba seguire in ciò lo stile di Gesù. Mentre il laico è giusto che in un modo o nell’altro prenda posizione a tal proposito.

    Dialogo, comprensione, accompagnamento verso una crescita. Così anche gradualità di un percorso, passaggi personalissimi, ben oltre schemi astratti. Pensiamo a Nicodemo. Cristo era vicino a ciascuno, orientava verso le chiavi profonde di sblocco della maturazione di ciascuno. Non era in guerra con alcuni né ingenuamente associato e alfine manipolato da altri. Poteva indicare senza equivoche parzialità atteggiamenti errati. Quasi mai, se non in casi di stretta necessità, faceva però riferimento a persone concrete. Mostrava un profondo, equilibrato, discernimento sui tempi, sui modi, sulle piste, anche del rapportarsi ai poteri. Dialogare, condividere, pazientare, stimolare… Certo essendo Dio poteva avere un sintonico polso della situazione non facile ad una mera creatura umana. Ma anche era capace di ascoltare, di imparare da ognuno. Come vediamo in tanti episodi della sua vita: con i dottori del tempio, con Giovanni Battista…

    Rileviamo come la sua autentica sequela poteva aprire ad un rinnovamento non solo personale ma anche comunitario. Liberando tra l’altro nell’intimo dalle logiche di apparato, dalle parole d’ordine, che distingueva dalle persone e dal loro realistico percorso: “date a Cesare…”. Mentre tante meschinità gli hanno impedito di poter rinnovare ancor più la vita di tutto un popolo. Al tempo stesso non è stato un perfezionismo da energumeni a collaborare con lui ma la semplice piccolezza in fondo desiderosa di lasciarsi aiutare. E conforta il constatare che in mezzo a certa possibile cattiva miseria la storia della salvezza tesseva paziente la sua meravigliosa tela: https://gpcentofanti.altervista.org/la-parola-carne/

  5. Giuseppina Nieddu dice

    Caro Fabio, anch’io ho letto tutto d’un fiato la tua riflessione e ti ringrazio. Desidero rilanciare il tuo invito pieno di speranza:
    “Teniamoci allegramente pronti. Ricordiamoci ogni momento di Lui, non lasciamoci distrarre… Addestriamoci tutti i giorni. Perseveriamo. Apriamo le porte giuste, chiudiamo quelle sbagliate. Rinunciamo a ogni parola e a ogni gesto di odio. Rimaniamo pronti.”
    Si, si la perseveranza nella contemplazione meditativa sono il vero scudo e baluardo al contagio della disperazione corrosiva. Sono il viatico per attraversare insieme lucidamente e gioiosamente questo passaggio epocale per tutta l’Umanità.
    Rimaniamo pronti e uniti.
    Un abbraccio areospaziale.
    Giuseppina

  6. Una dittatura da studiare
    Dicembre 1, 2020 / gpcentofanti

    Un aspetto su cui riflettere della dittatura che sta svuotando e manipolando le persone e conducendo la società al crollo può consistere nella circostanza che essendo tale pensiero unico per certi aspetti soft può non stimolare prese di posizione verso di esso più chiare. Non si vuole rompere del tutto i ponti, in fondo l’apparato al servizio del potere è composto da esseri umani… Loro magari per il bisogno di lavorate annullano ogni diverso vedere, annullano l’umano ma tu li comprendi, vuoi prendere il buono di quello che affermano, non vuoi contrastare persone, persino se pure ti hanno tolto il lavoro, magari sperando in qualche caso di venire riammesso o di potere aver bisogno in futuro e via dicendo. Ecco dunque un esempio tra i tanti dei paradossi di questa nuova tirannide che opererà certo più profondamente finché non siano stati diffusamente chiariti i metodi che la animano e anche gli atteggiamenti che tende a suscitare. Altro aspetto singolare riguarda la gente manipolata la quale si affeziona alle idee che ha assimilato, drammaticamente senza avvedersi che sono quelle che la hanno spogliata di tutto. Se non si trovano le adeguate vie del dialogo si può finire per umiliare qualcuno. La differenza dall’epoca dei balilla è che almeno allora vi era una coercizione evidente.

    Bisogna dunque tra l’altro chiarire che proponendo per esempio lo sciopero della recezione della grande comunicazione, delle eccellenze della varia cultura e della società, non si vuole operare contro persone, che possono talora semplicemente dover lavorare, ma soltanto non seguire piste che stanno distruggendo tutto. Se il dominio è ad opera della formazione e dell’informazione a senso unico l’impegno per la libera, autentica, maturazione di ciascuno e della democrazia è rifiutare tale pseudo cultura e sviluppare vie alternative. Il non voler evidenziare tale punto per un errata forma di pacifismo ricorda il tempo in cui la Russia sovietica piazzava missili ai confini dell’Europa occidentale e qualcuno, magari ispirato da altri, proponeva di non approntare difese adeguate.

    Il buonismo è in vario modo un altro inganno di questa nuova dittatura soft. Gesù non cadeva in codesta confusione, evidenziava i limiti e i pericoli per esempio di certo fariseismo. Non agire così potrebbe persino comportare il sostituirsi di logiche e interessi terreni alla ricerca di un’autentica spiritualità.

    Nella Chiesa però crediamo che al di là di ogni pur possibile ostacolo umano vi è Gesù che non permetterà, secondo le vie della sua sapienza, alle porte degli inferi di prevalere su di essa.

  7. Scusate questo commento volevo inserirlo al post precedente.

  8. Grazie Fabio della profonda e toccante riflessione : la storia vista e vissuta von il cuore ha i risvolti , la nostalgia, la tenerezza , il profumo dell’amore cristiano. Sei riuscito a trasmettere e a farci ricordare i volti amabili, sofferti e saggi dei nostri famigliari . Posso scrivere che stiamo male, nel malessere , ed oggi tanto dolore ovunque, proprio perché il potere occulto che vuole , vorrebbe, comandare, cerca di farci dimenticare la voce interiore che ogni uomo ha in se’. MA IL BENE VINCE SEMPRE, a volte bisogna arrivare ai limiti del sopportabile, ma Vince il Bene.
    Nel mio piccolo appena le notizie del covid, o del pil o degli sbarchi cercano di penetrarmi nell ‘anima dico una preghiera o semplicemente Signore pensaci Tu , fa di me uno strumento della TUA BONTA…..Ogni giorno qualcuno nasce e qualcuno muore vorrei che la morte mi trovasse con le stesse parole con le quali mivtriva la gioia: SIGNORE pensaci Tu….in questa invocazione mi sento vicina a chi vive cercando il volto luminiso di Cristo, mi sento vicino a questi poveri ragazzi con la didattica a distanza, con i genitori senza lavoro, con i nonni senza un abbraccio….cerco di vivere ogni giorno con il pensiero di una mite gioia, a volte il dolore é straziante ma basta un raggio di sole, un bicchiere d ‘acqua, un sorriso di un bimbo, mia madre che racconta….e ricomincio a sentire : Il Bene vince sempre. Ecco Carissimo Fabio, perseverare nel bene, cercare di capire i segni dei tempi sperando di trovare la forza di testimoniare….e forse un giorno trovare anche il coraggio di seguire Gesù quando cacciò via i mercanti dal Tempio..
    Perché Tempio é anche il nostro corpo ed i mercanti lo stanno usando per toglierci la fiducia, lo stanno mercanteggiando spaventandoci, dissacrando le nostre risorse spirituali che tanto servono al corpo fisico….Ecco prego e piango per questa umanità “alla derriva”… ma poi ” un pensiero felice,segreto e nascosto e sono subito al sicuro” Elisabetta Sciò

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