Pubblichiamo il video storico di presentazione dei Gruppi Darsi Pace (2012) che, dopo la versione sottotitolata in inglese, è stato finalmente sottotitolato in lingua giapponese.
Autore di questa preziosa opera di difficile e complessa traduzione è un praticante dei Gruppi Darsi Pace che vive in Giappone.
Ascoltiamo la sua testimonianza, con la gioia e la gratitudine per questa nuova amicizia che ci avvicina a un paese lontano, e per l’espansione sempre più vivace e dinamica del nostro movimento.
A conclusione del suo racconto, Emanuele Davide ci regala anche la traduzione in lingua giapponese di alcune pagine (47 e 48) de La nuova umanità.
Mi chiamo Emanuele Davide Giglio, sono nato a Torino nel 1980 e vivo stabilmente a Tokyo dal 2008. Faccio l’insegnante da circa 4 anni. Dal 2017 tengo corsi di Culture Comparate, Comunicazione Internazionale e Storia e Cultura del Giappone per studenti stranieri di un istituto tecnico post-liceale in inglese e in giapponese. Dal 2018 insegno anche Etica e Bioetica in un’Università Ospedaliera, dove sono stato chiamato per organizzare un corso specifico in giapponese per apprendisti medici e infermieri, soprattutto per quanto riguarda la cura della salute in contesti internazionali a contatto con pazienti di diverse culture. Sono inoltre ambasciatore turistico per il Distretto Globale di Ōta, uno dei 23 distretti principali di Tokyo, in cui vivo orami da diversi anni. Originariamente mi ero laureato in lingue e letterature orientali (Giapponese e Cinese) presso l’Università di Torino nel 2007, con una tesi nel campo delle religioni e delle forme di pensiero dell’Asia Orientale. Successivamente, in seguito al mio ingresso a Tokyo come borsista del Ministero dell’Educazione del Giappone, ho conseguito prima un master e poi un dottorato, rispettivamente nel 2012 e nel 2019, in Letteratura e poi in Filosofia, per la precisione in Filosofie dell’India e Buddhologia presso l’omonimo dipartimento dell’Università di Tokyo, con una tesi in lingua giapponese su un tipo particolare di letteratura religiosa del Giappone medievale. Pur senza mai uscire dalla Chiesa Cattolica né negare il valore degli insegnamenti cristiani, sono passato per lungo tempo attraverso una forte fascinazione di natura filosofica per il Buddhismo, all’inizio in Italia per interesse personale, poi in Giappone come ricercatore presso l’Università di Tokyo, e attualmente presso l’Università di Minobu (prefettura di Yamanashi), prima di giungere alla condizione attuale.
Nel 2017 sono entrato a far parte di una bellissima comunità cattolico-francescana, la cui parrocchia è molto vicina al luogo in cui vivo, e partecipo regolarmente alle funzioni sia festive che feriali. Personalmente mi ritengo appartenente a quella generazione di giovani degli anni ’90 annoiati, insoddisfatti, e se vogliamo anche un po’ ingannati, dalla rappresentazione mediatica dello sterile dibattito tra “scienza” e “religione” di fine millennio. Un altro elemento di insoddisfazione in quel periodo potrebbe essere individuato nella cosiddetta “crisi dei valori dell’Occidente” nel suo complesso. Come sappiamo questi elementi hanno già portato, da diversi decenni, un notevole incremento di persone desiderose di dare uno sguardo “altrove”, me compreso, laddove questo “altrove” poteva indicare o qualunque tipo di “altro” all’infuori della sfera culturale del mondo occidentale, come le forme spirituali d’Oriente, o ad esempio il contatto con le “correnti profonde” (specialmente di carattere mistico) ancora legate all’orizzonte religioso del Cristianesimo. Nel mio caso specifico, avendo avuto un’infanzia e un’adolescenza come atleta di Karate, sono stato portato ad avere un grande interesse per le forme di spiritualità dell’Asia Estremo-orientale, quindi per quelle legate alla tradizione Sino-giapponese, di cui alcune tipologie di letteratura medievale sono poi diventate il mio specifico ambito di ricerca. La “crisi dei valori del mondo occidentale” è una problematica che ho continuato comunque ad approfondire per vie private, seguendo soprattutto la riflessione del professor Umberto Galimberti, con cui sono in contatto dal 2014 dopo aver avuto l’occasione di incontrarlo qui a Tokyo nel corso di una conferenza su “Il corpo in Occidente”. Ed è seguendo in rete le conferenze del professor Galimberti che sono giunto a conoscere la figura del professor Guzzi. Fu quando ascoltai la conferenza sul Nichilismo, ancora visibile su Youtube, che venni colpito in modo particolare dalla forza delle affermazioni del professore. L’interesse verso la sua figura crebbe, e nello scorso anno 2019, dopo aver visionato quanto più materiale mi è stato possibile dai canali internet di Darsi Pace, ho deciso di iniziare a sperimentare le pratiche meditative proposte e di iscrivermi alla prima annualità dei gruppi telematici. A Settembre ho iniziato a parlare di questa mia scelta ad alcuni compagni e conoscenti della comunità cattolico-francescana che sto frequentando e sentendo, come unico praticante attualmente iscritto ai gruppi Darsi Pace in Giappone, il bisogno di avere qualcosa di concreto, e soprattutto di ufficialmente concordato col professor Guzzi e con tutto lo staff dei gruppi, ho deciso di proporre una sottotitolatura in lingua giapponese del video: “Darsi Pace – Groups of interior liberation (subtitled in english)” del 5 Dicembre 2013. Grazie alle attenzioni delle signore Paola Balestreri e Antonietta Valentini, e al lavoro tecnico del signor Andrea Falcone, la versione del video sottotitolata in lingua giapponese è attualmente pronta e sarà presto disponibile in rete. Ringrazio inoltre mia moglie, Tamao Giglio Yamashiro, per aver dato uno sguardo ai sottotitoli che avevo preparato. Preciso che anche mia moglie è cristiana, con un passato di studi in America, nel campo della lirica, ed affiliata alla Nihon Kirisuto Kyōdan (Chiesa Cristiana del Giappone) della corrente protestante presbiteriana. La sua parrocchia, che è a soli pochi minuti a piedi dalla mia, è un’altra bellissima comunità. Il pastore intrattiene regolarmente scambi amichevoli con i parroci della vicina comunità cattolica.
Un altro piccolissimo lavoro che ho concluso ultimamente è una traduzione integrale in lingua giapponese di pagine 47 e 48 de La nuova umanità, che nel giorno di Natale ho postato sulla mia pagina Facebook sotto il titolo “Gokōtan no gendaiteki igi ni tsuite” (Sul significato attuale del Natale), riscuotendo un certo interesse anche da parte di molti utenti non cristiani e del direttore editoriale di un giornale locale su cui avevo in passato pubblicato due articoli sulla mia tesi di dottorato. Il titolo del post, “Sul significato attuale del Natale”, l’ho scelto in riferimento alle righe che recitano: “È sempre così: il Nascente nasce povero e ai margini della grande città…”. La prima cosa che ho fatto è stato leggerlo alla mia famiglia di qui, ossia a mia moglie e ai miei suoceri giapponesi, i quali mi hanno subito detto che i contenuti erano molto chiari e condivisibili, pur senza leggerli direttamente. Il Giapponese è una lingua ideografica con moltissimi omofoni. Quindi qualunque contenuto andrebbe letto personalmente per maggiore chiarezza, ossia per verificare direttamente da quali caratteri (ideogrammi) alcuni termini sono composti. Il fatto che i miei familiari di qui, i quali a parte mia moglie non sono né religiosi né tantomeno cristiani, mi abbiano detto subito che i contenuti erano molto chiari e ampiamente condivisibili senza visionarli direttamente significa che la traduzione è andata a buon fine, come del resto gli apprezzamenti ricevuti in seguito su Facebook mi hanno confermato.
L’esperienza accumulata in questi anni in Giappone mi consente di fare questo tipo di lavoro: quando ho tradotto le pagine de La nuova umanità, e in generale quando traduco contenuti filosofici dall’Italiano al Giapponese, in realtà opero una sorta di riscrittura e addirittura in parte un ripensamento dei contenuti in base al modo in cui si dispiega il pensiero nella mente dei giapponesi. Provate solo a pensare al fatto che in Giapponese la struttura grammaticale è completamente invertita, con post-posizioni invece che pre-posizioni e verbi a fine frase, più altre importanti caratteristiche su cui per il momento non mi dilungherò. Durante la traduzione cerco di mettermi nell’attitudine di dar voce all’autore, in questo caso il professor Guzzi, come se fosse stato lui ad esprimersi fin dall’inizio e naturalmente secondo i codici della sfera linguistico-culturale del Giappone, rimanendo pur tuttavia il più possibile fedele alla forma e ai contenuti del testo originale, ma soprattutto riproducendone la potenza di pensiero. Alla luce di questo, allego qui di seguito la traduzione giapponese di pagine 47 e 48 de La nuova umanità, nella speranza che questo possa contribuire alla diffusione dei Gruppi Darsi Pace anche qui nel Sol Levante.
In fede,
Emanuele Davide Giglio da Tokyo.
Martedì 6 Gennaio 2021.
「特定のグループでありながらみんなと繋がっていること。地元を愛しながら地球を愛すること。自分らしくいられるからこそ他者にどんどんオープンに成れること:これこそこれからのグローバルな革命の始まりである。テクノロジーはすでにこれを可能にできるはずである。ただし、この革命は心を深い次元から再生させた人類にしか成し遂げられないであろう。
全世界の文化の再生はどのように為されるのだろうか。死につつある古い世界が「注目に値する」と判断した領域から離れたところで、メディアのカメラから離れたところで、最初はゆっくりと「素朴」と「謙虚」とも思われる形で為されるであろう。主イエズス・キリストのご降誕から現代まで、いつもそうなった:「新しく生まれる者」はいつも大都市の中心から少し離れたところで生まれ、死につつある古い世界の勢力から無視され、時にはその数々の代表者から嫌われた状況で生まれてくる。死につつある古い世界の代表者はだいたい、彼らをも自由にしようとする「新しく生まれる者」を理解せず、愚かに警戒してしまうからである。
今日、キリスト教文明の再生には何が求められているのだろうか。違う世界を作りたいと考えている者たちはまず、自分の中でもっと自由になること。自分の中でもっと自由になるとは、もっと自己中心ではなくなっていくこと、自分の中に引きこもった状態の攻撃性と破壊性が中心的ではない在り方になっていくこと、自分がより大きな「生きた全体」の一部であるということを自覚した在り方になっていくことである。要するに、喜びをもって自分の在り方を変え、新しい時代づくりに貢献したいと願っている、「超自我的な存在」になっていくことである。新しい時代では、地上の富と権力、すなわち経済的な価値とその利益ばかりを求める世界が、そのふさわしい立場に戻されるであろう:二次的な役割。人々の、自他共の「地球人としての成長」を支える二次的な役割、愛と無償行為ができる領域の拡大を支える二次的な役割。我々の人間性は、愛と無償行為、他者との関わり、創造性、知と精神性の中で実現され、完成するものだからである。
私たち現代人の文化と価値観に新しい生命を吹き込み、浄化できるのは、こういった謙虚な努力しかないであろう。また、この惑星での生活に新しい方向性を与えるために、この努力を様々なレベルで行う必要がある。こういった努力は最終的に、変革の様々な過程を経て、歴史的な体制変革の文化的酵母として機能してくれるであろう。片道などない。今まで通りに地上の権力に悪用されてきたような「楽な解決策」ももちろん通用しない。最初に解放的であった近代化の様々な目的の実現方法を考え直し、西洋のキリスト教文明に新しい方向性を与えるためには、複数の世代の努力が要されるであろう。しかし、この努力はまず一人一人から始まらなければならない。
キリスト教で言われる「平和の王国」は - バベルの帝国を倒してくれる「平和の王国」とは-最初は小さな種に過ぎない:地上のすべてを美しいものにしていきたいと願っている心、その願いのスリルと無限の力を信じる人々の中の小さな種。」
(マルコ・グッツィ、『新しい人類 - 精神的および政治的な新計画』、聖パウロ社、2005年、47頁~48頁;イタリア語からの直訳:ジッリォ、インマヌエル・ダビデ)
Originale in italiano:
Essere un gruppo specifico ed essere al contempo connessi con-tutti, amare la propria terra e amare la terra, essere se stessi ed essere proprio per questo sempre più aperti agli altri, sarà questa la rivoluzione globale, che gli strumenti della tecnica già ci consentirebbero, ma che potrà compiere solo una umanità profondamente rinnovata innanzitutto nell’apertura della propria mente.
3. Un ultimo punto mi sembra importante sottolineare: la cultura (antropologica) del mondo si rinnova attraverso un lavoro che per molto tempo può apparire modesto e svolgersi addirittura nell’invisibilità rispetto alle telecamere della CNN, e cioè nei confronti di ciò che il mondo vecchio ritiene degno di attenzione. E’ sempre così : il Nascente nasce povero e ai margini della grande città, trascurato e in definitiva odiato dai rappresentanti del potere del Morente, che stupidamente temono ciò che invece è venuto a liberare anche loro. Oggi il rinnovamento della civiltà cristiano-occidentale richiede che ogni persona intenzionata a costruire un mondo diverso e migliore si impegni innanzitutto a diventare dentro di sé più libera, e cioè meno ego-centrata, meno fissata nel sistema di pensiero disperato e aggressivo del nostro io chiuso in se stesso, e più consapevole del Tutto vivente di cui fa parte. Una persona trans-egoica, che accetti con gioia crescente di passare di figura di umanità, di collaborare ad inaugurare una nuova era, e per la quale perciò la ricchezza e il potere mondano, e cioè l’intero piano economico dell’utile non può che tornare ad occupare il posto che gli spetta, un ruolo secondario cioè, al servizio della propria e dell’altrui crescita globale, e cioè dell’ampliamento di quelle sfere di gratuità e di amore in cui si realizza in definitiva la nostra umanità : le relazioni autentiche e affettive, l’arte, il sapere, la spiritualità. Io credo che solo un lavoro umile ed assiduo di questo genere potrà ridare un’anima viva alla nostra cultura, e purificarla, agendo poi ai vari livelli come lievito culturale e testimonianza, sollecitazione e ispirazione dei diversi passaggi trasformativi, anche storico-istituzionali, che si renderanno necessari per riorientare la vita del pianeta.
Non ci sono scorciatoie, né facili soluzioni dietro l’angolo che qualche “cattivo” non si risolverebbe a prendere. Il processo di riorientamento della civiltà cristiano-occidentale, e quindi delle modalità di realizzazione degli obiettivi originariamente liberatori della modernità, richiederà molto impegno e forse il lavoro di alcune generazioni ; ma non può che iniziare nel cuore di ciascuno di noi. Non a caso il Regno della Pace, nell’orizzonte cristiano, il Regno cioè che sconfigge per davvero l’Impero babelico, è sempre un piccolo seme all’inizio e anche in ogni nuova fase della sua espansione, un piccolo seme che cresce nei cuori delle donne e degli uomini capaci di ascoltarne il fremito e di credere nella potenza sconfinata della sua voglia di fare bella tutta la terra.
Nel messaggio per le comunicazioni sociali il papa ha riconosciuto che persone attente si avvedono dell’uniformismo dei media, elogiato chi scova voci libere e originali e dà voce alle esperienze, intuizioni, difficoltà, ai bisogni, di ciascuno. Facendo emergere un mondo ricchissimo. I gruppi Darsi pace cercano il nocciolo del problema la libera, fin dalla scuola direi, ricerca umana autentica e la condivisione. In un mondo dove la conquista del potere si fa sempre più subdola e manipolativa.
https://gpcentofanti.altervista.org/il-potere-oggi/
Grazie di cuore Emanuele per questo bellissimo e prezioso lavoro!
Daniela
Carissimo Emanuele Davide,
È stata una sorpresa vedere quest’anno un iscritto dal Giappone, e poi la sorpresa è continuata con il dono di queste traduzioni.
La presentazione che oggi fai della tua storia è un ulteriore regalo, un piccolo seme prezioso per la diffusione del messaggio di Darsi Pace.
Grazie!
Antonietta
Ho letto il tuo post, con un senso di meraviglia. Per ciò che hai scritto, per ciò che fai, per il tempo che mi è dato, io ti ricorderò.
L’unificazione della Nuova Umanità procede per vie incredibili ma reali, come è ogni miracolo che stupisce e ti gonfia il cuore di gioiosa e rinnovata speranza. Che meraviglia poter leggere il mondo, e il cuore delle persone in lingue diverse e trovando in ognuna di esse, la stessa verità del seme che germoglia e cresce in ogni nostra spirituale, terra interiore.
Grazie del dono che scopro anche nella Grazia e nella Forza dei tuoi due nomi : Emanuele e Davide.
Grazie carissimo del tuo racconto e, sento che incontrarti sarà sicuramente uno scambio ricco di cose entusiasmanti e di novità! Un saluto affettuoso e incoraggiante. Fabio.
Grazie Emanuele Davide. La tua testimonianza è un prezioso contributo che ci consola nel profondo perché dimostra e ci fa capire che tutto è possibile . Avvertire veramente una sottile connessione che abbatte tutte le barriere, gli spazi e i confini per fare spazio al pensiero creativo.
Carissimi compagni. Vi ringrazio di cuore per i vostri calorosi commenti. Spero di incontrarvi presto. Un caro saluto da Tokyo. E.D.Giglio.
Ciao Daniele,
Sono Rosario, insegno in Giappone da diversi anni (https://www.icla.ygu.ac.jp/en/rosario-laratta/).
Ho appena scoperto il tuo sito e sono molto felice perche’ seguo Marco Guzzi da tempo.
Mi farebbe piacere incontrarti. Vivo vicino Kofu con mia moglie (Giapponese) e le mie 4 figlie.
Un caro saluto,
Rosario
Daniele sarebbe il combinato di Davide ed Emanuele , Scusami, Davide!
A presto,
Rosario