La parola di Dio come scoperta di Sé

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6 risposte

  1. Sì, potremmo dire che cercare il sereno e autentico sé stessi è cercare, dove si riceve questo dono, Dio. Gradualmente liberati da forzature, moralismi, sensi di colpa, risposte meccaniche, da, magari per reazione, inutili sbrachi… La Parola di Gesù non è un concetto da comprendere con la mente e applicare con le proprie forze, secondo il razionalismo imperante ma Gesù stesso in modo rivoluzionario dice che Essa è un dono di grazia, come l’eucarestia, un seme donato a tempo opportuno e che, quando si cerca di accoglierlo, matura in noi secondo i percorsi della personalissima, ben al di là degli schemi, crescita di ciascuno.
    Da qui, amati, compresi, liberati, la via di una semplice e serena rinascita personale e anche della società.
    https://gpcentofanti.altervista.org/bufalo-bill/

  2. Grazie Massimo e grazie Francesca!

    Caro Giampaolo, con il tuo commento hai reso più profondo il mio scritto.
    La dimensione del dono della grazia è esperienza liberante e liberatoria. Attraverso lo Spirito, Dio stesso si dona nelle parole, che noi accogliamo, del Figlio.
    È la riconoscenza nella grazia che dà significato alla quotidianità della nostra vita, trasformandola in dinamica portatrice e fattiva del Regno.
    Grazie!

    Lia

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