Sono una praticante dei gruppi Darsi Pace da tre anni, avendo concluso quest’anno il triennio di base del percorso.
La mia vita non è mai stata semplice: infatti ben presto ho conosciuto quegli stati di sofferenza, alienazione e scissione dei quali così chiaramente parla Marco.
A soli 10 anni ho avuto il primo incontro con la morte, dato che mio fratello, più piccolo di me di un anno si è ammalato di tumore e purtroppo ci ha lasciato. Negli anni seguenti la mia famiglia è stata più volte colpita da lutti e malattia.
Sono quindi sempre stata piuttosto insofferente e sensibile al tema della ricerca di una vita più tranquilla, serena, ed appagante, ricerca che con gli anni si è fatta sempre più forte e pressante.
Quando ho incontrato i gruppi Darsi Pace, nel settembre 2019, grazie all’amicizia con una persona che già li frequentava e che non finirò mai di ringraziare, ero in un momento molto difficile della mia vita: sentivo la limitatezza e l’insoddisfazione della vita che fino a quel momento avevo condotto e nonostante avessi tutto ciò che una persona “realizzata” può desiderare (una famiglia, un marito, dei figli, un lavoro, una certa agiatezza economica) a causa degli eventi che mi erano capitati uniti ad una mia sensibilità di fondo, ero completamente scissa ed alienata, in uno stato di profonda confusione e sofferenza.
L’incontro con Marco e i suoi gruppi ha subito lenito la mia sofferenza e subito mi sono rallegrata per aver trovato un posto dove le mie sofferenze erano universalmente riconosciute e condivise da un gruppo di persone che, evidentemente e per le situazioni più varie, si trovavano anche loro tutte in difficoltà, in questo mondo così difficile.
Avevo finalmente trovato un posto sicuro nel quale riporre le mie insoddisfazioni e paure.
Piano piano, seguendo i consigli di Marco e frequentando i gruppi Darsi Pace ho cominciato a sentirmi meglio: da una parte trovavo i suoi insegnamenti e le sue teorie molto veri ed affascinanti perchè entravano nel profondo dell’animo umano studiandolo in tutti i suoi aspetti, anche i più inediti.
Dall’altra gli strumenti di approfondimento psicologico che Marco proponeva sono stati molto efficaci per entrare nel profondo della mia anima, studiarne i moti di base ed iniziare a capire come funziona. Ma Marco non si accontenta di questo e propone anche la condivisione degli esercizi psicologici che ciascuno svolge, ed è chiaro che un’ esperienza di questo tipo permette di conoscere e mettere a confronto la propria con l’esperienza di altre persone e di cercare insieme delle chiavi per affrontare la vita di tutti i giorni con i suoi momenti più o meno felici o, al contrario, più o meno dolorosi.
Ma lo strumento più potente ed efficace che Marco ci offre è la meditazione: è proprio grazie ad essa che piano piano, esercitandola con costanza ogni giorno, sono riuscita a distaccarmi dai miei problemi, a sciogliere il mio spirito congelato, e a ritrovare un nuovo equilibrio, limando quegli stati di grande sofferenza che mi portavano ad essere aggressiva sia con me stessa, sia con chi mi circondava, rendendo a tutti la vita difficile.
Ora ho appena terminato il primo triennio di base di Darsi Pace, il cammino è ancora molto lungo e, come dice Marco, reinizia ogni giorno, dato che sempre rischiamo di ricadere in quegli stati egoici che tanto ci fanno soffrire, ma grazie a Darsi Pace ho compreso che nell’animo umano è sempre presente una scintilla dello Spirito Divino e, soltanto lasciando che tale spirito operi in noi, possiamo diventare uno strumento di Dio, apportando pace, serenità, gioia ed amore prima di tutto a noi stessi e poi a chi ci sta vicino; soltanto così possiamo sentirci pienamente realizzati, appagati e quindi più sereni. Penso quindi che il prossimo anno mi iscriverò all’approfondimento uno, per continuare questa strada così tortuosa ma anche così entusiasmante che è il cammino di Darsi Pace!
Ringrazio quindi di cuore Marco prima di tutto, ma anche tutti i suoi collaboratori, Daniela in primis che tante volte ci ha ospitato a casa sua e tante volte ci ha guidato con grande maestria nella meditazione e nella condivisione degli esercizi spirituali. E ringrazio anche tutti i miei ‘compagni di viaggio’ con i quali tante volte ho condiviso pensieri ed emozioni e che mi hanno aiutato a crescere e progredire in quest’esperienza così costruttiva ed entusiasmante!
Ma soprattutto ringrazio il Signore che mi ha permesso di incontrare sul mio cammino Marco e Darsi Pace, fornendomi così uno strumento efficacissimo per la mia crescita spirituale e per la mia serenità!
Buon cammino a tutti
Fano, 5 luglio 2021
Maria Cristina
cara Cristina
è proprio così, siamo stati illuminati dalle parole di Marco, da un percorso non solo spirituale, senza astrattismi, ma reale ed esperienziale che permette sempre di più di apprendere e incarnare quella “parola” che può guidare le nostre vite, e di capire, come dici tu, “che nell’animo umano è sempre presente una scintilla dello Spirito Divino e, soltanto lasciando che tale spirito operi in noi,” diventeremo ciò che siamo chiamati ad essere
un caro saluto compagna di viaggio
Grazie mille per questa stupenda condivisione che sento mia poiche’ mi ci rivedo appieno.
Un abbraccio,
Alessandro
Bello scoprire che sul sentiero di Darsi Pace, personalmente battuto dal 2013 – con altre anime in ricerca, stanno procedendo altre generazioni desiderose di mettersi su questo cammino di liberazione dai condizionamenti psicologici, culturali e religiosi che ci fanno soffrire fino a quando non ne diventiamo consapevoli per le nostre condivisioni.
Da sempre, ogni generazione sta camminando per le strade del mondo cercando libertà, pace, amore, giustizia, ma è solo ri-unificati alla vita dello Spirito, che scopriamo lavorando su noi stessi, che la meta da raggiungere è solo la Via stessa sulla quale stiamo tutti camminando, quella verso una nuova umanità.
Grazie cara Maria Cristina. Ogni persona che testimonia “da dentro un cammino” è un conforto, è veramente un ambito in cui “prendere rifugio”, per dirla secondo la tradizione buddista. A me ricorda che c’è un lavoro da fare e ogni volta che disattendo e mi penso “guarito” e per conseguenza, “autonomo” e non (più) bisognoso di guida, vado sempre a sbattere contro un muro (molto duro).
Ma va bene così, perché in fondo è un lavoro dolce, dolcissimo, quello a cui siamo invitati. Perché è un modo per prendersi in braccio, per essere teneri con sé stessi. Come scriveva Guzzi in un post su Facebook, qualche giorno fa, “Devi essere molto più indulgente con la tua carne, la carne è debole, la carne soffre, la carne grida di dolore, la carne si tormenta di mille paure, giorno e notte.” Questa indulgenza mi fa spuntare un piccolo sorriso, all’angolo della bocca. Per quanto misero e bisognoso mi possa trovare. Serve un sì a camminare, e allora non importa più quanto zoppicante io sia, non conta più.
Grazie.
Cara Maria Cristina,
per me è una grande gioia e anche un grande conforto leggere le tue parole così calde e sentite. Sono stati anni difficili, ma anche fruttosi, ti ringrazio per la tua costante presenza, per la dedizione e per il tuo incantevole sorriso.
Un abbraccio
Daniela
Vi ringrazio tutti….questa condivisione mi è venuta spontanea dal cuore per esprimere tutta la mia riconoscenza….senza di Voi Darsi Pace non sarebbe quel bellissimo luogo di rigenerazione dello Spirito che è! Un abbraccio e a rivederci presto
Cara Maria Cristina, compagna di viaggio in questo triennio di base, grazie per la tua testimonianza così intensa, che mi stimola a dare anche il mio contributo.
L’esperienza in Darsi Pace è, come dici tu, entusiasmante, grazie sicuramente alla figura carismatica di Marco, che considero un vero maestro e profeta del nostro tempo. Ma i gruppi esprimono la loro forza nella condivisione di un progetto comune: la Liberazione interiore per la Trasformazione del mondo e il senso di appartenenza per me è fondamentale. L’aver intrapreso questo percorso con una cara amica, Loretta, la partecipazione ai gruppi regionali tenuti da Daniela Rondina, e agli intensivi, mi hanno sempre dato molta forza.
Pazienza, perseveranza, umiltà e coraggio, come dice sempre Marco, mi hanno guidato nel percorso in un continuo e incessante lavoro per l’integrità della mia persona con lo Spirito divino che ci abita.
Un cammino iniziatico che nasce da un desiderio di conoscenza e da una tensione verso l’infinito.
I benefici nella mia vita non hanno tardato ad arrivare. Grazie allo studio, agli esercizi di autoconoscimento e alla pratica meditativa, ho compreso la strada per riscoprire una nuova umanità: più gioiosa, più pacificata e solidale. Con un nuovo sguardo sul mondo e sulle persone che mi ha permesso di prendere consapevolezza dei condizionamenti, dei meccanismi distorti e alienati del mio ego, delle dinamiche bloccate e “lasciar andare” convinzioni, persone, controllo sulle situazioni.
I frutti di questo lavoro si traducono nel vivere uno stato più armonioso e integro della mia persona e in relazioni più vere e appaganti. Inoltre, una maggiore creatività che mi ha portato verso l’espressione poetica.
Come dici tu, il cammino è ancora lungo e ogni volta è un ricominciamento, un morire all’uomo vecchio per rinascere.
Sarò felice, quindi, di condividere con te ed altri anche l’approfondimento 1 PER DONARSI.
Carissima Maria Cristina, grazie!
Voglio ringraziare di cuore te e tutte le altre amiche e amici che ogni giorno mi scrivono (come referente dell’equipe del terzo anno) per dire che il prossimo anno si iscriveranno all’approfondimento Perdonarsi!
Che grande gioia è poter condividere il desiderio di trasformazione interiore ed esteriore, sentire dentro di sé ed esprimere agli altri il ‘boato’ fragoroso della rinascita che riunisce ciò che prima era diviso, coniuga il cielo con la terra e ci rende un’unità psicosomatica più consapevole e felice!
Grazie a tutti, un caro abbraccio.
Silvia
Sì, Maria Cristina, non posso dire di avere un percorso simile al tuo, ma ammiro la sincerità con cui affronti la tua strada,e i cambiamenti decisivi della tua vita sono in perfetto accordo con la via intrapresa. Ti auguro tutto il bene per il tuo cammino