In vista del nuovo anno che sta per iniziare, pubblichiamo con piacere il racconto di un praticante dei Gruppi Darsi Pace, che ha concluso il triennio di base. E’ la testimonianza di una trasformazione che oggi non può che agire su entrambe le dimensioni della realtà: quella interiore, che coinvolge la mente e il cuore, e quella esterna, relazionale, affettiva, lavorativa di ciascuno di noi.
Dal 1 settembre sarà possibile rinnovare l’iscrizione ai gruppi, come anche per le persone nuove partecipare alla prima annualità, che sarà avviata sabato 9 ottobre alle ore 17.30 all’Università Salesiana di Roma. Questo incontro, come anche il secondo (sabato 30 ottobre) saranno gratuiti e aperti a tutti e trasmessi in diretta sulla pagina fb.
DARSI PACE: Una nuova fondamentale occasione per riprendere il filo della propria esistenza, per operare sintesi in grado di farci proseguire il cammino con maggiore consapevolezza, con rinnovato vigore e con inaudita speranza!
Vi aspettiamo numerosi!!! (tutte le informazioni le trovate qui, sulla destra dell’home page).
Mi chiamo Alessandro Rossi sono nato a Sansepolcro in provincia di Arezzo dove risiedo. Sono sposato e padre di tre figli, insegnante di scuola superiore di 2° grado e quest’anno ho frequentato il terzo anno dei gruppi Darsi Pace.
La mia testimonianza su questo triennio di base è un ripercorrere i miei stati.
Vorrei brevemente ripartire dal momento della decisione. In questo contesto di revisione credo sia importante scrutarne la motivazione principale, il perché di questa scelta. In aiuto riporterò un piccolo testo che mi ha fatto decidere, è un testo del dott. Raffaele Fiore. Si trova alla fine del suo libro “Creatività Medica” egli scrive nei ringraziamenti finali: “A Darsi Pace di Marco Guzzi che mi ha aiutato a riportare “Cristo al centro della mia vita”.
Dopo aver letto il libro e questa semplice frase ho preso la mia decisione. Negli anni precedenti però il mio interesse per le parole di Marco mi avevano molto interessato. Seguivo i suoi video su youtube e facebook. Oggi posso dire risuonavano in me inconsapevolmente quelle parole.
Ma la frase “riportare Cristo al centro della mia vita” ha convinto la mia parte razionale e forse quella irrazionale perché è questo che ho cercato per tanto tempo senza esserne consapevole.
Il centro di tutto: la mia fede. Questa si trascinava avanti in maniera ormai stanca e senza più riferimenti precisi. A Messa solo per le feste comandate, per qualche occasione particolari. In passato un percorso iniziato nella adolescenza in parrocchia negli anni settanta. Ma poi piano piano dopo il matrimonio, i figli, la scuola, lo sport e tutto quello che è capitato, piano piano si “congela” tutto, tutti i miei schemi mentali si riproducono sempre uguali. E poi ……. mi sono dato un’altra occasione per riprendere questa relazione con me stesso e riportare Cristo al centro, forse sarebbe meglio dire: portare Cristo per la prima volta al centro della mia vita.
Una piccola fiammella però era accesa dentro di me e la mia ricerca anche se sopita ha permesso l’incontro con Darsi Pace soprattutto a seguito di alcuni avvenimenti che mi hanno messo in crisi. Nel 2008 dopo la crisi economica. Nel 2011 nello sport una delusione profonda, nel 2017 un altro episodio nella mia vita familiare hanno cominciato a far ronzare nella mia testa un’ inquietudine, un desiderio che però non riuscivo a decifrare. In internet è poi iniziata la ricerca che mi ha portato a conoscere Marco Guzzi, ad acquistare i suoi libri “Darsi Pace”, “La nuova umanità”, “Il cuore a nudo”, che ho letto ancor prima della mia iscrizione, ma di cui avevo compreso ben poco. Tutto però si stava preparando per un nuovo inizio. Ed eccomi arrivato dal 2018.
Ho subito capito che il metodo era quello giusto e il mio primo anno è stato una conferma e un consolidamento della mia scelta. Meditazione sempre presente: tutte le mattine prima di andare al lavoro, lettura meditata dei libri Darsi Pace e la Nuova Umanità come prescritto (anzi rilettura ma con una consapevolezza nuova ed è già previsto ancora la rilettura) e altri libri della collana come supporto culturale. Gli esercizi di autoconoscimento. Ecco il mio limite, non riuscendo a condividerli, in quanto telematico. Ma oggi al terzo anno ho capito: questo è lo “scoglio” da superare, infatti ancora sento molte resistenze all’interno di me stesso e la difficolta di scendere in profondità, di insinuarmi fra le crepe e riconoscere le mie emozioni e sentimenti. E’ come se una parte di me non volesse approfondire, è come se si rifiutasse. “Troppo di testa ancora” dice Lula la tutor che ha guidato la mia condivisione a Sacrofano. Si perché, come al solito, speravo di non essere invitato a intervenire. Tutto ciò era già successo a Trevi nel 2019 con Silvia: lei mi aveva fatto condividere perché ero al primo anno. Mettersi “a nudo” è difficile e incute timore perché scopre parti di te che non conosci o non riesci a riconoscere. Ma alla fine i tutors hanno “sentito” la mia “paura” ed è stata una benedizione.
La fine del secondo anno è decisiva. Mi impegno a ripercorrere durante l’estate tutti gli incontri della prima e seconda annualità, sento una profonda tristezza per tutto ciò che sono diventato. Capisco che c’è qualcosa dentro di me che mi chiede un passo decisivo verso l’abbandono, lo svuotamento. Un periodo da incubo aggravato anche dalla cosiddetta pandemia. Le mie esperienze di vita, familiari e lavorative, mi interrogano. Comincio a sentire quella “estraneità” agli ambiti in cui mi ero illuso di realizzarmi, quella mancanza di gioia interiore per ciò che facevo. Il pensiero di aver fallito la mia vita, o per lo meno di una non completezza, durante tutta l’estate mi perseguita e mi accompagna. Il tutto, però, riesco ad esprimerlo alla fine dell’anno anche nel blog del gruppo.
Riparte la scuola con tutti i miei impegni e le problematiche causate dal Covid. Per la prima volta dopo tanti anni sono spinto a svolgere una relazione/revisione riassumendo tutte le azioni e le attività che svolgo all’interno della scuola. Alla fine consegno il tutto al nuovo Dirigente Scolastico.
Ma perché l’ho fatto? Volevo forse che fosse un memorandum per fare chiarezza in me? Per lasciare tutti i miei incarichi? Non trovo il coraggio di prendere questa decisone.
Ed ecco l’evento che arriva imprevisto, l’accelerazione alla mia consapevolezza. La risposta alla mie domande (così l’ho interpretata). Un incidente molto grave a scuola il primo giorno il 14 settembre, di cui sono testimone, occorso ad un ragazzo. Il Dirigente Scolastico e l’ispettrice del Ufficio Scolastico Regionale nei giorni successivi cercano di incolparmi con un provvedimento disciplinare e un provvedimento penale associato, senza nemmeno ascoltarmi e men che meno confrontarsi. Sono giorni molto difficili all’interno del mio istituto con molti colleghi e personale di segreteria che fanno circolare voci non belle. Dopo un primo momento di sbandamento, la mia disciplina nella meditazione e contemplazione che naturalmente rimane un punto fermo, mi fanno ”aprire gli occhi”, mi fanno ”sentire cose” che non avevo mai sentito, entro nel mio dolore. Un piccolo miracolo, nel vero senso del termine, è avvenuto a salvare la vita dello studente, ma un miracolo è anche avvenuto nella mia vita, scendo anche io in quell’abisso di dolore, anch’io sono caduto dentro quel “buco maledetto”. Per alcuni mesi rivivo la scena, si trasforma in un interrogativo: perché proprio a me?
Inizio il mio terzo anno di DP in queste condizioni. Riesco pure ad andare a Roma per il primo incontro con il proposito di tornare a metà cammino e alla fine, ma purtroppo le nuove restrizione scoraggiano il mio proposito. L’aiuto della meditazione, dello studio dei testi, degli esercizi di auto conoscimento mi danno la forza di andare avanti e di dare una spiegazione a quel “segno” imprevisto e miracoloso.
L’ incontro dove Marco ci ha fatto riscoprire la figura di Maria, ha completato questo periodo di trans-formazione. Maria mi ha portato a quell’io-in-relazione che non riuscivo a sentire, con il suo aiuto ho potuto piano piano risalire il baratro dove ero caduto, accettarlo, convincermi che tutte le scelte e i percorsi di vita intrapresi, sia familiari sia professionali, sono stati funzionali a che io mi trovassi in quella situazione.
Nel campo minato della fede sono riuscito ad accostarmi di nuovo ai sacramenti della confessione e quindi alla comunione, meditazione e contemplazione diventano sempre più profonde e la grazia diventa sempre più esperienza. Le maschere stanno cadendo piano piano, un millimetro alla volta , come dice Marco. La mia ombra viene controllata un po’ di più anche se il mio temperamento impulsivo ancora è in agguato per tentare il mio ego e riportarmi ai vecchi schemi. Purtroppo cado, poi ricado e ricado ancora, ma oggi con più consapevolezza.
Infine sto per rinunciare a Sacrofano per la maturità di mio figlio. Ma poi ecco un altro “segno” mio figlio è estratto fra i primi il 16 giugno e per il 18 giugno sono libero di iscrivermi. Telefono a Bianca per mettermi a disposizione per fare l’autista. Però è già d’accordo con Simona per il viaggio. Ma un paio di giorni prima mi telefona per dirmi che potremmo fare il viaggio insieme. Ci troviamo a Sansepolcro e partiamo. Le intuizione di Bianca per il percorso da seguire e la piacevole compagnia di Simona sono il preludio di quella risonanza che sarà il filo conduttore di tutto l’intensivo.
Sacrofano con le sue suggestioni ed esperienze ha completato questo periodo di vibrazioni positive. Che mi ha portato ad entrare anche nel gruppo di Darsi Scuola.
Il progetto anche quest’anno è di risentire durante l’estate tutto il terzo anno e poi letture edificanti, tanta preghiera, tante relazioni ma selezionate.
Infine un grazie a Silvia e a tutti i tutors che mi hanno supportato e con il loro entusiasmo in questi anni hanno contribuito a confermare la mia scelta. Mi preparo per il primo biennio di approfondimento e spero di poter ripartire da uditore dal primo anno, si perché fin da quella decisione presa di: portare Cristo nella mia vita, il mio obiettivo è arrivare fino al settimo anno (e forse come dicono tutti) ricominciare sempre da capo.
Grazie a tutti e specialmente a Marco.
Grazie caro Alessandro. Ho appena letto il tuo “racconto di vita”, così schietto e onesto: mi ha molto colpito.
E’ proprio vero, in questo campo abbiamo più bisogno di testimoni che della ripetizione “meccanica” dell’Annuncio.
Bene, molto bene, che Darsi Pace abbia questo approccio squisitamente esperienziale. E’ ciò che serve, credo, in questo millennio.
Grazie di cuore!
Grazie Alessandro per la tua testimonianza. E’ un invito a dare slancio al percorso di meditazione, a non mollare nei momenti difficili, a puntare in alto, verso un cambiamento effettivo e sorprendente delle nostre vite.
Grazie per questa testimonianza
In molte cose che hai scritto mi ci ritrovo…in particolare la ricerca di Dio dopo essermi accorto che il dio in cui credevo altro non ero che un dio fatto a immagine e somiglianza degli altrui moralismi…un dio ciucciotto con cui placare per breve tempo le mie difficoltà esistenziali. A settembre mi iscriverò al primo anno. Parli di una forte delusione a livello sportivo…anche questo ci accomuna…
Grazie, Alessandro, per aver messo ” il cuore a nudo” con tanta schiettezza e coraggio: e’ veramente notevole! Dalle tue parole traspaiono un grande amore e una grande fede. E’ una bellissima testimonianza!
Grazie Alessandro per quanto hai espresso con semplicità e schiettezza, mi ritrovo nelle tue difficoltà anche se vivo esperienze diverse, le tue riflessioni mi aiutano ad andare avanti e spero a settembre di iniziare il percorso di Darsi Pace senza più tentennamenti.
Grazie Alessandro per aver condiviso la tua esperienza. Spero di riuscire anch’io a condividere il mio percorso con tutti voi, prima o poi. E sentirmi parte del gruppo per continuare a crescere insieme.
Alessandro, ti ringrazio per aver aperto il cuore nella condivisione della tua esperienza. Le tue parole, semplici e genuine, arrivano dirette ad accompagnare questo cammino da me iniziato quest’ anno in una modalità inusitata. Non ho mai avuto, infatti, la possibilità di presenziare. Questa condizione però non ha tolto la profondità dei vari incontri telematici scanditi da un incremento di conoscenza mista ad una sensazione di scioglimento di blocchi interiori. Un vero cammino iniziatico che comincia già a dare i suoi frutti.
Farò perciò tesoro delle tue esternazioni nell’ aprirmi a questi nuovi orizzonti.
Grazie Alessandro
Grazie Alessandro per la tua sincerità e la tua fiducia in “noi” che ti ascoltiamo e leggiamo.
Per quanto mi riguarda posso solo dirti che il percorso è un crescendo continuo di scoperta della bellezza di Dio, vedrai è sempre più ricco e profondo e stupefacente! Non sono mai stata diligente come te e ho ancora tante paure e resistenze “egoiche” che voglio vincere per istanti sempre più lunghi…ma quest’anno ho terminato il settimo anno e penso proprio che ricomincerò un “sempre nuovo” ciclo…
Grazie Alessandro per la tua bella testimonianza e per aver messo il tuo cuore a nudo.
Ti abbraccio con affetto
Lula
Grazie di cuore Alessandro.
Testimonianza preziosa.
Caro Alessandro,
grazie per la tua condivisione e grazie per aver sottolineato come il metodo che propone Darsi Pace – meditazione, studio, autoconoscimento – quando lo si vive in pienezza, porta a consapevolezze insperate. e a svolte decisive.
Un abbraccio
Silvia
Caro Marco
è come dici l’ “approccio esperienziale” di cui c’è bisogno oggi e l’attenzione al sentire interiore.
ti ringrazio per il tuo commento e perdona il ritardo della mia risposta.
Caro Francesco
come dici è nella meditazione e nella preghiera che possiamo ritrovare la forza per un cambiamento ed è un atto libero dello Spirito.
Grazie per il tuo commento
Alessandro
Sono io che ringrazio te Loredana
per il tempo che hai dedicato alla mia testimonianza
Un caro saluto
Alessandro
Caro Andrea
mi fa piacere che ti iscriverai al primo anno,
vedrai ma soprattutto sperimenterai dentro di te quella ricerca interiore
per superare le difficoltà.
Grazie
Alessandro
Carmela ti sono grato
per le tue parole, devo ancora molto camminare e lottare ogni giorno,
ogni ora, con le mie maschere, le mie ombre e il mio ego centrato.
Ma ogni giorno si ricomincia nella pratica.
Un caro saluto
Alessandro
Ciao Fiorella
non perdere questa occasione, non tentennare,
iscriviti sentirai subito i benefici se sarai disciplinata.
Grazie di aver lasciato il tuo commento e spero di vederti ai nostri intensivi finali.
Alessandro
Cara Stefania
all’inizio di questa esperienza non avrei mai pensato di poter condividere
il mio percorso e le mie esperienze. E’ una grazia dello Spirito.
Grazie del tuo commento
Alessandro
Caro Pasqualino
siamo incamminati in un percorso che come dici bene “scioglie i nostri blocchi interiori”
e non ti preoccupare della tua impossibilità a presenziare. Importante è fortificarsi nel metodo
pratica spirituale, auto conoscimento e culturale.
Grazie delle tuo commento
Alessandro
Cara Agnese
ti ringrazio del tuo incoraggiamento a continuare per scoprire la bellezza di Dio,
io sono ancora all’inizio e momenti come quello che stiano passando mettono alla prova le mie “resistenze egoiche”,
ma la speranza che mi trasmetti in un percorso ancora più ricco e stupefacente mi consola e mi aiuta.
Un caro saluto
Alessandro
Cara Lula
ti ringrazio per quello che fai e per consigli che cercherò di applicare.
Un abbraccio di cuore,
Alessandro
Caro Dario
sono io che ringrazio te per il tempo che mi hai accordato.
E’ un incoraggiamento prezioso per me in questo momento.
Un abbraccio di cuore.
Alessandro
Cara Silvia
la disciplina e il metodo sono ormai punti fermi della mia vita.
Gli alti e bassi non mancano. Ma il “tesoro” è stato scoperto.
Ti ringrazio ancora per quello che hai fatto.
Un abbraccio di cuore
Alessandro