Immaginare un mondo al contrario? Sì, possiamo!

Commenti

  1. Mi piace molto quello che hai condiviso, Davide. Poter immaginare che questo possa avvenire è già entrare nell’ intento di sostenere lo slancio che noi tutti auspichiamo. Immagin-azione è a un passo dalla realizzazione, laddove il precipitare dei tempi ci pone davanti ad una scelta urgente. Mantenere il pensiero sempre attivo e “frizzante”, dico io, è compito ed impegno di tutte le persone sveglie ed attente a quanto sta accadendo intorno a noi, evitando però di ricadere negli errori del passato riguardo alle “controfigure” che bene conosciamo essere state protagoniste di un anelito di cambiamento.
    Adesso le controfigure sono quelle di un impegno mascherato da un’ ideologia che si avvale di alcune tematiche forti riguardo ad esempio la salute per ricadere nelle contraddizioni ( violenza verbale e fisica nelle piazze) proprie vissute nel passato.
    Dovremo fare costantemente opera di pulizia di queste ombre ancore latenti nelle dinamiche dei rapporti e delle relazioni sociali facendo emergere quello che di marcio ancora stenta a morire.
    Sarà come aprire un rubinetto di acqua limpida e farne scorrere il flusso nel bicchiere contenente acqua contaminata.
    Grazie Davide

  2. Josè Cavalieri dice

    Complimenti. Siamo sulla strada giusta. Bisogna andare oltre la ripetizione delle (giuste) critiche a questo sistema che non contribuiscono ad immaginare un’alternativa e soprattutto ‘come’ gestire la trasformazione. Proposte, idee, creatività e possibilmente Fede nella Vita. Altrimenti siamo, come tu hai sottolineato, alla ripetizione degli errori degli anni ’70. Troppi intellettuali oggi (forse tardivamente visto l’età) si concentrano in ripetere fino alla nausea la critica al Neoliberismo. Credo che il rischio sia la stimolazione di sentimenti ‘tristi’ e portino ad una strada senza uscita se non viene indicato un percorso che superi questa situazione. A meno che non si pensi, ripetendo appunto gravi errori, che prima bisogna ridurre in macerie quello che c’è per poi pensare o come ricostruire e ricostruirci. “L’intenzione” (e qui c’entra anche la fisica quantistica) deve essere quella di immaginare da subito il nuovo ed impegnarci nel trovare i modi di realizzarlo. Complimenti ancora.

  3. Davide Sabatino dice

    @pasqualino Grazie di questo tuo rimando. Sì, c’è ancora molta strada da fare, ma “il cammino si fa camminando” per dirla col poeta sivigliano. Darsi Pace, come sai, è un buon punto di partenza, di tragitto e di revisione. Immaginiamo e pensiamo insieme. Un caro saluto

    @josè Grazie anche a te. Credo tu abbia colto molto bene il punto: occorre imparare – almeno come singoli o piccoli gruppi – a non sostare troppo nella palude critica degli errori del passato, ma, una volta elaborato il nesso storico, cercare di compiere il “folle volo” in avanti. In questo l’arte è da sempre musa e maestra. Un caro saluto

  4. Grazie Davide, è bello quel mondo futuro che hai descritto e può essere certamente realizzato.
    Con le scoperte tecniche attuali si potrebbe stare tutti bene. Con poche ore di lavoro al giorno si potrebbe avere tutto quello che serve, non per essere venduto, ma per essere semplicemente usato. E nel tempo ritrovato si potrebbe parlare con gli amici, giocare coi figli, coltivare altri interessi e partecipare a seminari come quelli di Darsi Pace, per iniziare a maturare quella consapevolezza gentile verso se stessi e verso gli altri che è così necessaria.
    Ma in questo modo, i 100 gradini della scala sociale che dividono gli esseri umani si dissolverebbero rapidamente e coloro che si credono i padroni del mondo ne hanno paura.
    Un caro saluto

  5. Grazie Davide, ha descritto il nostro momento in modo agile e scorrevole.
    Ci impegnamo per esser sempre più desti e contribuire al nostro meglio a liquefare le gabbie di depressioni , paure e passività totale che si chiamano “nichilismo”/”realismo”!
    Ciao

  6. Cercare il vero ovunque possa essere, sempre più liberati dagli automatismi che orientano inconsapevolmente i discernimenti.
    https://gpcentofanti.altervista.org/le-vie-nuove-e-feconde-non-emergono-sui-media-del-sistema/

  7. Davide Sabatino dice

    @aldo grazie a te, hai ragione, la tecnologia ha fatto passi da gigante, ma non si può dire altrettanto del modo (coscienzioso?) con cui la collettività a fin ora usufruito della stessa. Spesso il tempo guadagnato viene impiegato in distrazioni tecnologiche ed evasive, invece di avvicinarsi allo Spirito. C’è molto da mediare in questa direzione. Un caro saluto

    @claudia sì, sciogliere fino a dissolvere le proprie strutture difensive è il primo, e sempre nuovo, passo indispensabile per riuscire a immaginare in modo sano e reale! Grazie, un caro saluto

  8. Loredana rosati dice

    Questo articolo mi ha tolto le
    Parole di bocca. Erano giorni che avevo in testa esattamente questi concetti ma non riuscivo ad esperimerli. Grazie per averlo fatto per me. Loredana

  9. Loredana rosati dice

    Questo articolo mi ha tolto le
    Parole di bocca. Erano giorni che avevo in testa esattamente questi concetti ma non riuscivo ad esprimerli. Grazie per averlo fatto per me. Loredana

  10. Grazie carissimo per avermi fatto volare per un po’ tra concetti e parole che liberano dal torpido incantesimo dell’uomo vecchio. Anch’io cerco di guardare oltre l’attuale intricato guazzabuglio, interiore ed esteriore, ricercando un respiro più ampio in un desiderio impegnato di Bellezza e di Pace. Forse ci vorrà tanto tempo per realizzare l’umanità nuova, a cui però sono certa che siamo destinati, ma fin d’ora possiamo distillare qualche goccia di nettare che ripaga per il peso a volte davvero quasi insostenibile che questo mondo ci butta addosso. E il tuo bel post è una nuova goccia di nettare. Ciao.

  11. Davide Sabatino dice

    @loredanarosati ti ringrazio, sono contento di questa risonanza, significa che non è poi così difficile trovare un sentire comune. Un caro saluto

    @loredanaventuri grazie anche a te per queste belle parole. Il processo di realizzazione è faticoso e infinito, ma ciò che lo rende sopportabile ed entusiasmante è il fatto di poter vedere la fioritura di piccoli grandi momenti di lucidità creativa. Ecco perché il centro del percorso di Darsi Pace, almeno per come lo vivo io, è la ricerca costante di una centratura interiore che ci permetta di cogliere tali momenti. Diversamente… non potrebbe essere. Un caro saluto

  12. Grazie Davide… sí, immaginare il mondo futuro, diverso dal presente…ripulito dalle distorsioni stratificate nel tempo, nel cuore e quindi nella storia umana!
    Una speranza che il lavoro di Darsi Pace rende attraente e possibile!
    Attingendo alla speranza cristiana.
    Purificare l’ immaginazione è quindi uno dei passi essenziali …e questo non è cosí facile nè immediato, come vediamo anche negli esercizi di autoconoscimento…per immaginare un mondo umano diverso, nutriamo la nostra immaginazione con cibi adatti!
    Quasi impossibili da trovare nei supermercati del sistema; possiamo peró imparare a coltivarli.
    Con l’ aiuto dello Spirito!
    Lui giá crea nuovi cieli e nuove terre:
    Quando ce ne accorgiamo?
    Saluti. Brunella

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  1. […] Lo scopo di coloro che continuano a ostacolare quello che Gramsci chiamava affettuosamente lo “spirito popolare creativo” è molto semplice: far perdere alle persone ogni tipo di speranza verso un mondo migliore; ma ancora più nel dettaglio potremmo dire: arrivare a disinnescare alla radice qualsiasi spinta vocazionale che abbia come intento quello di voler stravolgere, con la forza della ragione poetica, qualsiasi negazione della libertà umana. Perciò diventa indispensabile impegnarsi per “articolare concretamente e collettivamente, anche sul piano giuridico” – come ha sostenuto più volte il giurista torinese Ugo Mattei – “una resistenza legittimata dalla volontà popolare di invertire la rotta rispetto al continuo rafforzamento del dispositivo politico e culturale del neoliberismo”[1]. […]

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