Viviamo un tempo storico contrassegnato
da una grande crisi di tutte le identità tradizionali,
così come delle istituzioni fondamentali,
dalla famiglia allo Stato, dai partiti alla Chiesa fino alla scuola.
In questo interregno sembrano vincere identità fluide,
plasmate secondo i dettami del mercato e della pubblicità
e di un nichilismo neoliberale che rende ogni individuo
unico arbitro del proprio destino.
Ma qual è il senso più profondo di questa crisi?
Ci sta forse insegnando che l’esistenza
in quanto tale è un’Opera d’Arte?
Che la nostra identità è una continua riscoperta
del senso della vita?
Buona Visione!
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